{"id":9794,"date":"2011-11-25T00:00:00","date_gmt":"2011-11-24T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9794"},"modified":"2015-08-03T14:45:50","modified_gmt":"2015-08-03T12:45:50","slug":"mille-anni-documentati","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/mille-anni-documentati\/","title":{"rendered":"Mille anni documentati"},"content":{"rendered":"

L\u2019archivio di Stato di Perugia ha compiuto 70 anni. Per l\u2019occasione ha promosso una settimana di iniziative (dal 18 al 26 novembre) per sensibilizzare l\u2019opinione pubblica sui problemi della tutela e della valorizzazione della memoria. L\u2019archivio di Stato di Perugia \u00e8 – tra l\u2019altro – l\u2019unico sul territorio nazionale ad avere quattro Sezioni dipendenti, dotate di attrezzature e di servizi per la conservazione e la consultazione del materiale documentario, situate a Gubbio, Assisi, Foligno e Spoleto. Il suo patrimonio documentario \u00e8 molto ricco in quanto rispecchia la storia pi\u00f9 che millenaria delle diverse citt\u00e0 in cui \u00e8 stato prodotto. La documentazione pi\u00f9 antica proviene dagli archivi di enti religiosi, in particolare da monasteri benedettini, gli unici istituiti prima dell\u2019anno Mille. Per esempio, a Perugia sono conservati documenti in pergamena datati dal 995 d.C. appartenenti al monastero di Santa Maria di Valdiponte. Nel XIII secolo, con la nascita degli Ordini mendicanti, anche la produzione documentaria registr\u00f2 uno straordinario incremento. In tutte e cinque le sedi sono inoltre presenti pergamene e registri delle corporazioni religiose soppresse dallo Stato dopo l\u2019Unit\u00e0 d\u2019Italia. Con l\u2019Archivio storico del Comune di Perugia sono pervenuti oltre 800 registri parrocchiali (battesimi, matrimoni, decessi e \u201cstati delle anime\u201d). Parallelamente, \u00e8 conservato l\u2019archivio del Delegato apostolico, l\u2019organo politico emanazione dell\u2019autorit\u00e0 pontificia preposto al governo cittadino in modo continuativo a partire dalla cosiddetta \u201cguerra del sale\u201d (1540). Non mancano archivi e documenti di uffici statali e di organi finanziari, di uffici dei vari ministeri, nonch\u00e9 gli archivi notarili; oltre all\u2019archivio storico della Provincia di Perugia. Lungo \u00e8 inoltre l\u2019elenco di archivi di enti soppressi, famiglie, persone, associazioni. Tra i pi\u00f9 antichi e interessanti, quello della famiglia Bourbon di Sorbello e del Monte Santa Maria con documenti dal XII al XIX secolo. Tra gli archivi personali, non si possono non citare quelli di Aldo Capitini (sec. XX) e Walter Binni (sec. XX). A inaugurare la serie di iniziative previste per la Settimana, il 18 novembre si \u00e8 svolto un convegno al Museo archeologico dell\u2019Umbria. Sono stati anche presentati il sito web e il sistema informativo dell\u2019istituto, a cura di Pier Maurizio della Porta. A conclusione di giornata, la cerimonia di intitolazione della sala di studio dell\u2019Archivio di Perugia a Roberto Abbondanza, gi\u00e0 direttore dell\u2019Archivio, presidente del Consiglio regionale, assessore comunale, docente universitario, raffinato esponente e animatore della cultura locale. Gioved\u00ec 24 novembre \u00e8 stato presentato il progetto di riordino e inventariazione de \u201cL\u2019archivio del Commissariato generale straordinario per le provincie dell\u2019Umbria: settembre 1860 \u2013 gennaio 1861\u201d. Il progetto \u00e8 stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Brunello Cucinelli nell\u2019ambito dell\u2019iniziativa \u201cAdotta un archivio \/ Adotta un documento\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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