\u201cAvevamo bisogno di un passaggio, una transizione tra la citt\u00e0 e il santuario, fra lo spazio profano e lo spazio sacro… Il cubo, la cui funzione non \u00e8 (immediatamente) riconoscibile, diviene un punto di riferimento che pu\u00f2 essere osservato da lontano, e acquisisce un forte valore simbolico. All\u2019interno, nello spazio della spiritualit\u00e0 e del raccoglimento, si gioca con l\u2019interazione che, a livello trascendente, si crea tra l\u2019uomo e il vuoto, e che trova una mediazione simbolico-evocativa nella luce naturale\u201d. Cos\u00ec l\u2019architetto Massimiliano Fuksas precisa il significato della chiesa folignate da lui progettata, nel suo contributo al volume Sursum Corda! Chiesa di San Paolo. Progetto di Massimiliano e Doriana Fuksas, in pubblicazione in questi giorni per la casa editrice Quater. Oltre agli architetti Fuksas, autori del volume sono i vescovi Giuseppe Betori e Gualtiero Sigismondi, e l\u2019architetto Bruno Mario Broccolo. Il volume, che sar\u00e0 presentato sabato 12 novembre presso la chiesa di via del Roccolo, vuole essere uno strumento di lettura per decifrare le dinamiche progettuali dell\u2019opera, ribadendo la sua centralit\u00e0 e il suo rilievo nel panorama architettonico regionale, e soprattutto internazionale. La chiesa di San Paolo, scrive mons. Giuseppe Betori nel suo contributo, non \u00e8 nata come un fenomeno isolato ma si \u00e8 inserita nel concorso per la progettazione di nuovi edifici di culto con cui la Cei ha voluto promuovere la costruzione di nuove chiese come \u201carchitetture di qualit\u00e0\u201d. \u201cLuoghi nei quali – aggiunge Betori – sia attuabile pienamente la liturgia rinnovata dal Concilio, in cui possa trovare casa la preghiera personale e la devozione popolare\u201d. La guida ha lo scopo di chiarire il significato intrinseco della chiesa e di dare maggiore lettura all\u2019opera stessa, al suo aspetto estetico. L\u2019augurio di molti \u00e8 che questo libro riesca a chiarire anche l\u2019aspetto \u201cfunzionale\u201d dell\u2019opera che tutt\u2019oggi viene definita (con accento negativo), \u201cil Cubo\u201d. Infatti, per alcuni la chiesa di San Paolo \u00e8 il simbolo della rinascita della Foligno post-terremoto del \u201997 e un innovativo modello d\u2019arte sacra che proietta la spiritualit\u00e0 oltre i canoni classici. Per altri, invece, solo molti metri quadrati di cemento. Ed \u00e8 proprio in questa \u2018crepa\u2019 che la pubblicazione s\u2019inserisce per interpretare le ragioni di una scelta urbanistica fortemente voluta dalla Conferenza episcopale italiana. Una scelta che, dando il via ad una vera e propria stagione di dibattiti, dentro e fuori le sedi istituzionali, ha animato moltissimo l\u2019intera societ\u00e0 civile folignate. Sabato 12 novembre, giorno della presentazione del volume, sar\u00e0 presente a Foligno mons. Giuseppe Russo, responsabile Cei per l\u2019edilizia di culto. L\u2019appuntamento \u00e8 alle ore 16 nella sala parrocchiale della chiesa di San Paolo: dopo i saluti del vescovo Sigismondi insieme a mons. Russo, interverranno l\u2019architetto Broccolo, curatore dell\u2019apparato critico, e l\u2019editore Monica La Torre. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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