{"id":9734,"date":"2011-10-28T00:00:00","date_gmt":"2011-10-27T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9734"},"modified":"2015-07-27T14:50:38","modified_gmt":"2015-07-27T12:50:38","slug":"la-chiesa-diocesana-guarda-avanti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-chiesa-diocesana-guarda-avanti\/","title":{"rendered":"La Chiesa diocesana guarda avanti"},"content":{"rendered":"
Sabato 22 ottobre, a Collevalenza, si \u00e8 svolta l\u2019Assemblea diocesana convocata dall\u2019arcivescovo Giovanni Marra, amministratore apostolico, per presentare il tema guida di questo nuovo anno pastorale: \u201cEducare le nuove generazioni alla buona vita del Vangelo, a partire dai sacramenti dell\u2019iniziazione cristiana\u201d. Riempiendo l\u2019auditorium del santuario, in un clima di comunione gioiosa, si sono ritrovati intorno all\u2019arcivescovo i presbiteri, i diaconi, i religiosi, le religiose impegnati nel servizio pastorale della diocesi, i membri del Consiglio presbiterale diocesano, del Consiglio pastorale diocesano, della Consulta delle Aggregazioni laicali, i catechisti designati dalle Vicarie e i responsabili degli Uffici diocesani. Dopo la preghiera iniziale, mons. Marra ha subito spiegato le ragioni della scelta del suddetto tema, e attraverso un\u2019attenta analisi socio-religiosa della situazione attuale \u00e8 giunto ad indicare gli obiettivi da raggiungere. Al termine della relazione dell\u2019Arcivescovo, i presenti sono stati suddivisi in cinque gruppi, in ognuno dei quali si \u00e8 approfondito un argomento specifico (\u201cBattesimo\u201d, \u201cEucaristia\u201d, \u201cCresima\u201d, \u201cFormazione dei catechisti\u201d, \u201cPreparazione al sacramento del matrimonio\u201d). Tante riflessioni, esigenze e proposte sono emerse dai lavori, delle quali ne accenniamo alcune: l\u2019attenzione alla famiglia, ad ogni famiglia; l\u2019importanza della preparazione al sacramento del matrimonio, che richiede ancora pi\u00f9 impegno e \u201cformule\u201d di continuit\u00e0 affinch\u00e9 le coppie di giovani sposi possano incontrarsi anche dopo ed aiutarsi scambievolmente; il coinvolgimento in un cammino di fede dei genitori che chiedono i sacramenti per il proprio figlio; l\u2019auspicio che la messa domenicale, oltre che con il Corpo e Sangue di Cristo, sia anche momento di comunione con i fratelli; l\u2019attenzione e la vicinanza ai ragazzi della cresima, ripartendo dalla persona e dal rapporto personale, scoprendone peculiarit\u00e0, attitudini e valorizzandoli nel loro essere; la necessit\u00e0 che i catechisti si formino anzitutto vivendo la vita della parrocchia, realizzando quella comunione essenziale con la comunit\u00e0 dalla quale ricevono il \u201cmandato\u201d (prima del catechismo \u2013 \u00e8 stato ricordato – vengono i catechisti, e prima dei catechisti viene la comunit\u00e0 parrocchiale) di annunciare il Vangelo; che il catechista sia, insomma, un testimone (e un modello da imitare in particolar modo dai ragazzi) e, allo stesso tempo, abbia le pur necessarie capacit\u00e0 metodologiche e psicologiche. Ancora una volta \u00e8 emersa, poi, la necessit\u00e0 di far riferimento ai preziosi documenti conclusivi del Sinodo diocesano, presieduto dal compianto mons. Grandoni. Mons. Marra, ringraziando per la \u201cpartecipazione attiva e per il buon lavoro svolto\u201d, che servir\u00e0 ad ognuno per \u201ctrovare le soluzioni migliori per la sua comunit\u00e0\u201d, ha detto: \u201cPossiamo guardare al futuro con speranza e coraggio, superando qualsiasi difficolt\u00e0 \u201d. E a proposito di futuro\u2026 l\u2019Amministratore apostolico – dopo aver fatto presente che ha ritenuto doveroso convocare tale Assemblea ad inizio del nuovo anno pastorale, come avviene in ogni diocesi, per dare segno della normalit\u00e0 della vita della diocesi di Orvieto-Todi – ha annunciato: \u201cTuttavia, nessuno pensi che possa essere io a chiudere questo anno pastorale, perch\u00e9 \u00e8 da prevedere ragionevolmente che entro tre-quattro mesi sar\u00e0 nominato il nuovo Vescovo. Auspico che in questi mesi nelle nostre parrocchie, nelle associazioni, nei gruppi e nei movimenti ecclesiali si crei un clima di attesa, in modo che il nuovo Pastore venga accolto con entusiasmo ed egli stesso, contagiato dal vostro entusiasmo, possa prendere in mano la diocesi per condurla sempre pi\u00f9 in avanti, anzi sempre pi\u00f9 in alto, come lo richiede la straordinaria storia religiosa e civile di Orvieto e di Todi\u201d.Michela MassaroUna catechesiche coinvolgatutta la personaEducare le nuove generazioni alla buona vita del Vangelo, a partire dai sacramenti dell\u2019iniziazione cristiana\u201d: questo il tema che si collega agli orientamenti pastorali indicati dall\u2019Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, prescelto e illustrato dall\u2019arcivescovo Giovanni Marra, amministratore apostolico della diocesi di Orvieto-Todi nell\u2019Assemblea diocesana per l\u2019inizio del nuovo anno pastorale. \u201cCi sentiamo incoraggiati ad affrontare il tema dell\u2019educazione – ha spiegato il presule – anche perch\u00e9 \u00e8 argomento molto stretto con l\u2019Anno della fede recentemente indetto dal Papa Benedetto XVI col motu proprio Porta fidei. Educare al fine di trasmettere la fede \u00e8 compito permanente della Chiesa, a cominciare dai pi\u00f9 giovani che si preparano a ricevere i sacramenti del battesimo, dell\u2019eucaristia e della cresima\u201d. Oggi viviamo in un tempo di emergenza educativa che obbliga la Chiesa ad affrontare la sfida dell\u2019educazione in generale e in particolare dei pi\u00f9 giovani. \u201cLa Chiesa di Orvieto-Todi \u2013 ha sottolineato mons. Marra – si vuole impegnare proprio in questa direzione cogliendo e valorizzando l\u2019occasione dei sacramenti dell\u2019iniziazione cristiana, perch\u00e9 ancora nelle parrocchie la richiesta del battesimo, della prima comunione e della cresima continua ad essere significativa, coinvolgendo quasi tutte le famiglie\u201d. Questo esige che la catechesi che noi svolgiamo, per preparare ai sacramenti dell\u2019iniziazione cristiana, sia una catechesi non nozionistica ma educativa. \u201cOccorre – ha sottolineato l\u2019Arcivescovo – promuovere una catechesi che trasmetta i contenuti della fede non in modo puramente dottrinale ma con modalit\u00e0 educative che coinvolgano tutte le dimensioni proprie della persona: intelligenza, cuore, volont\u00e0, azione. L\u2019impegno per una catechesi educativa impone una formazione adeguata dei catechisti che devono essere capaci di creare un\u2019alleanza educativa, cio\u00e8 una sinergia tra quanti sono impegnati per dovere naturale o istituzionale nell\u2019educazione delle nuove generazioni: la famiglia, la parrocchia, la scuola\u201d. A tal scopo, quest\u2019anno sar\u00e0 potenziata la Scuola diocesana di teologia e saranno organizzati itinerari specifici di formazione per catechisti, in quattro sedi diverse della diocesi (Orvieto, Bolsena, Todi, Acquasparta) per rendere pi\u00f9 agevole la partecipazione dei catechisti. Quattro gli obiettivi da raggiungere: il superamento del metodo del catechismo come ora di lezione; il coinvolgimento della famiglia e della comunit\u00e0 parrocchiale; far capire l\u2019unit\u00e0 dei sacramenti dell\u2019iniziazione cristiana e dei tre momenti della vita cristiana (Parola, liturgia, carit\u00e0), unificati dall\u2019eucaristia; l\u2019anno liturgico, e in esso la celebrazione domenicale della messa, \u00e8 il vero itinerario di iniziazione cristiana per tutti. Soprattutto, ha precisato mons. Marra, \u201cdeve essere chiaro che la fede cristiana trasmessa dalla catechesi non solo \u00e8 un complesso di idee, regole, norme morali, riti, ma anzitutto \u00e8 una \u2018persona\u2019 da conoscere, accogliere nella propria vita e seguire: questa persona \u00e8 Ges\u00f9 Cristo\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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