{"id":9725,"date":"2011-10-28T00:00:00","date_gmt":"2011-10-27T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9725"},"modified":"2018-03-01T19:19:02","modified_gmt":"2018-03-01T17:19:02","slug":"leroe-di-assisi-underground","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/leroe-di-assisi-underground\/","title":{"rendered":"L\u2019eroe di Assisi Underground"},"content":{"rendered":"
(In occasione della giornata della Memoria riproponiamo il ricordo di padre Niccacci pubblicato il 28 ottobre 2011)<\/em><\/p>\n Nell\u2019anno centenario della nascita di padre Rufino Niccacci (n. 19 marzo 1911) \u00e8 bello far memoria di un figlio di san Francesco la cui opera ad Assisi, unita a quella di tanti altri generosi, ha contribuito a riscattare i tempi bui della Seconda guerra mondiale. Padre Rufino Niccacci, in comunione con il vescovo di Assisi, mons. Placido Nicolini, con religiose, religiosi e laici della citt\u00e0, costitu\u00ec un\u2019organizzazione clandestina che salv\u00f2 la vita di un numero considerevole di ebrei perseguitati dalla follia nazista.<\/p>\n Per due volte a Gerusalemme, nel 1996 e 1997, un frate suo parente, padre Alviero Niccacci, fu invitato a presentare la figura e l\u2019opera di padre Rufino ad un\u2019associazione ebraica chiamata Root and Branch<\/em> (\u201cRadice e ramo\u201d) alla vigilia del ricordo annuale dell\u2019Olocausto, Shoah<\/em> in ebraico. Ogni volta la cosa produsse grande interesse e commozione dell\u2019uditorio. Si verific\u00f2 per\u00f2 anche un forte shock quando il padre Alviero lesse una parte della lettera che padre Rufino scrisse alla nipote suor Chiara, Stimmatina, il 27 novembre 1945: \u201cAvrai saputo dei miei arresti, della mia condanna alla deportazione, ma poi nulla!!! Dio mi ha protetto. E poi sono seguite insidie, ricatti, intimidazioni e simili complimenti. Ancora non \u00e8 tutto finito. Ancora sono in campo di battaglia, ieri con i perseguitati, oggi con gli sventurati\u2026 Cos\u00ec mi piace la vita. Non la so concepire senza battaglia. Ho lottato, lotto e lotter\u00f2 ancora perch\u00e9 mi pare sia diritto di ognuno di difendere gli oppressi e soprattutto per tenere alti i nostri ideali di civilt\u00e0, di religione, di patria\u201d.<\/p>\n Solenne memoria a Toronto nel 1990<\/strong> Commemorazione nel centenario della nascita<\/strong> Conclusione<\/strong> La famiglia<\/strong> Si nota un riferimento a una frase del comandante Ernst von den Velde che in un momento decisivo della vicenda disse a padre Rufino: \u201cLei \u00e8 furbo, Padre, forse troppo furbo per essere un contadino di Deruta\u201d. Sicuramente padre Rufino avr\u00e0 preso la frase come un complimento! Ora \u00e8 sepolto a Deruta nella cappella di famiglia, liberamente visitabile.<\/p>\n Il riconoscimento<\/strong> Libro e film<\/strong> (In occasione della giornata della Memoria riproponiamo il ricordo di padre Niccacci pubblicato il 28 ottobre 2011) Nell\u2019anno centenario della nascita di padre Rufino Niccacci (n. 19 marzo 1911) \u00e8 bello far memoria di un figlio di san Francesco la cui opera ad Assisi, unita a quella di tanti altri generosi, ha contribuito a riscattare […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":21643,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[7],"tags":[1412,2591,2094],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9725"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=9725"}],"version-history":[{"count":5,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9725\/revisions"}],"predecessor-version":[{"id":51118,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/9725\/revisions\/51118"}],"wp:featuredmedia":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media\/21643"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=9725"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=9725"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=9725"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}
\nParecchi anni dopo il riconoscimento a Gerusalemme di padre Rufino come \u201cGiusto tra le nazioni\u201d, ricordiamo una memorabile serata di gala in suo onore tenutasi a Toronto, Canada, il 1\u00b0 aprile 1990, organizzata da un comitato congiunto di ebrei e di italiani residenti in quella nazione. Lo scopo era presentare a quel grande Paese multietnico, in cui gli ebrei e gli italiani sono le comunit\u00e0 maggiori, un modello di dedizione e di collaborazione tra comunit\u00e0 etniche e religiose differenti. In quell\u2019occasione fu presente anche padre Alviero Niccacci, ma speaker di eccezione fu il prof. Philippe Garigue, che era stato comandante delle truppe alleate che liberarono Assisi nell\u2019estate del 1944. La sua testimonianza sulla vicenda e sui personaggi coinvolti, in particolare padre Rufino, costituisce uno dei documenti pi\u00f9 importanti degli ultimi anni.<\/p>\n
\nIl 20 marzo 2011 il Comune di Deruta, in collaborazione con la famiglia Niccacci e con la parrocchia, ha organizzato una giornata in memoria di padre Rufino nel centenario della sua nascita. Il motto della giornata \u00e8 stato lo stesso della memoria di Toronto: \u201cIo sono il custode di mio fratello\u201d.
\nLa figura e l\u2019opera di padre Rufino sono state tracciate in particolare da padre Alviero Niccacci, dal padre Provinciale dei Frati minori e da alcuni confratelli che ebbero modo di conoscerlo personalmente. L\u2019assessore alla Cultura ha dato poi lettura di alcune testimonianze tratte dal volumetto Colligere fragmenta<\/em>, una raccolta di documenti curata dai Frati minori di Assisi, che attesta su basi storiche e testimonianze dirette l\u2019azione di padre Rufino. Il Sindaco ha infine ricordato \u201cquanto padre Rufino debba essere da esempio per tutti. La sua azione di aiuto nei confronti delle persone in grave difficolt\u00e0 ne fa una figura cos\u00ec importante da meritare di essere nominato cittadino benemerito del Comune di Deruta\u201d.<\/p>\n
\n\u00c8 facile comprendere quanto la figura e l\u2019opera di Padre Rufino siano importanti per i tempi che stiamo vivendo oggi. Baster\u00e0 citare un piccolo brano del documento pontificio Noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoah<\/em> (1998), numero 4: \u201cColoro che aiutarono a salvare quanti pi\u00f9 ebrei fu loro possibile, sino al punto di mettere le loro vite in pericolo mortale, non devono essere dimenticati. Durante e dopo la guerra, comunit\u00e0 e personalit\u00e0 ebraiche espressero la loro gratitudine per quanto era stato fatto per loro, compreso anche ci\u00f2 che Pio XII aveva fatto personalmente o attraverso suoi rappresentanti per salvare centinaia di migliaia di vite di ebrei.\u201d<\/p>\n
\nPadre Rufino apparteneva alla famiglia dei Niccacci della Molinella, originaria di Deruta, che produceva farina nel mulino che ha chiuso l\u2019attivit\u00e0 dopo seicento anni di storia nel mese di maggio scorso. A conclusione del suo libro Assisi clandestina<\/em>, Alexander Ramati scrive di padre Rufino: \u201cAlla memoria di questo nobile contadino, il Gentile pi\u00f9 giusto che io abbia mai avuto l\u2019onore di conoscere, questo libro \u00e8 dedicato\u201d.<\/p>\n
\nPadre Rufino and\u00f2 in pellegrinaggio in Terra Santa la settimana prima della Pasqua 1974. In quell\u2019occasione Alexander Ramati, che risiedeva a Tel Aviv, organizz\u00f2 la cerimonia di consegna di una medaglia come riconoscimento ufficiale dello Stato di Israele per lui che, come parecchi altri \u201cGiusti tra le nazioni\u201d, avevano rischiato la vita per salvare ebrei durante la guerra. Era il 29 aprile 1974. Sulla collina di Yad Vashem, o Memoriale dell\u2019Olocausto, a Gerusalemme, padre Rufino ricevette una medaglia di riconoscimento e piant\u00f2 un albero di carrubo con accanto il suo nome. Padre Rufino dedic\u00f2 la medaglia alla memoria di suo fratello Luigi che tanto lo aiut\u00f2 nell\u2019operazione clandestina insieme alla moglie Maria e all\u2019altro fratello Enrico.<\/p>\n
\nLa sua opera \u00e8 stata fatta conoscere da un volume scritto dall\u2019ebreo polacco Alexander Ramati, pubblicato originariamente in inglese nel 1978 (Assisi Underground<\/em>), poi in italiano nel 1981 dalle edizioni Porziuncola (Assisi clandestina<\/em>, ripubblicato nel 2000), e anche in tedesco e in ebraico. In uno stile semplice e immediato, il volume fa rivivere la figura di padre Rufino, il quale racconta in prima persona la storia che ha vissuto negli anni \u201943-44. Nel 1984 \u00e8 stato prodotto anche un film, diretto dallo stesso autore e con il titolo The Assisi Underground.<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"