La scuola per lei non ha segreti. Normative, graduatorie, riforme: una realt\u00e0 complicatissima che Eleonora Bodo conosce bene. Dopo 35 anni di servizio presso l\u2019Ufficio scolastico regionale dell\u2019Umbria, ha detto basta. Il 18 luglio scorso \u00e8 andata in pensione. \u201cHo preso questa decisione con serenit\u00e0 e consapevolezza \u2013 racconta \u2013\u00a0anche se dispiaciuta perch\u00e9 ho lasciato colleghi veramente eccezionali. Tutti insieme abbiamo sempre lavorato perch\u00e9 le cose funzionassero per il meglio, cercando di andare incontro alle diverse esigenze sia delle scuole che del personale, come degli studenti e dei genitori, cercando di conciliare le esigenze di contenimento della spesa fissate dalle norme di finanza pubblica, con quelle del territorio\u201d. \u201cGli ultimi tre anni sono stati particolarmente difficili – continua. – Il Piano programmatico triennale del Ministero (di cui quest\u2019anno ricorre l\u2019ultimo anno) aveva previsto, per l\u2019Umbria, tagli complessivi per 900 docenti e 600 Ata. Nonostante ci\u00f2, siamo riusciti ad avviare regolarmente anche questo anno scolastico. Questo \u00e8 stato possibile concedendo deroghe, nella formazione delle classi, solo nei casi effettivamente motivati da esigenze territoriali. Capisco il disagio dei docenti a lavorare in classi numerose, ma \u00e8 importante evitare anche gli sprechi. Per quanto riguarda il tempo pieno nelle scuole primarie\u00a0 – prosegue – non solo in questi anni abbiamo mantenuto l\u2019esistente ma siamo riusciti a istituire nuove classi, anche se non \u00e8 stato possibile soddisfare tutte le richieste\u201d. Il lavoro, certamente, non le \u00e8 mancato. Sono stati 35 anni molto impegnativi – racconta – ma ammette di essere stata fortunata. \u201cNel 1973, appena laureata in Giurisprudenza, ho vinto subito il concorso alla Pubblica istruzione nella carriera direttiva. L\u2019assegnazione alla sede di Perugia nel 1976 mi ha permesso di conciliare bene il lavoro con la vita familiare\u201d. Dal 2002, con incarico del Ministero, assume il ruolo di dirigente dell\u2019Ufficio scolastico provinciale di Perugia nell\u2019ambito della Direzione regionale. Un incarico che porter\u00e0 avanti fino alla pensione. Dagli anni \u201970 la scuola \u00e8 molto cambiata. Quali sono stati i momenti pi\u00f9 significativi? \u201cQuando sono arrivata, erano gli anni in cui si dava prima attuazione ai decreti delegati del 1974. Per la prima volta c\u2019era un forte coinvolgimento del territorio nell\u2019attivit\u00e0 della scuola, e per la prima volta le famiglie potevano partecipare alla vita della scuola con la costituzione degli organi collegiali. Una grossa novit\u00e0 per quei tempi, una rivoluzione. Devo riconoscere che per me \u00e8 stata una stagione complessa, ma positiva. Le prime elezioni dei Consigli di circolo, d\u2019istituto, organismi di gestione della scuola tuttora esistenti. \u00c8 da anni che si parla della revisione degli organi collegiali della scuola, ma ad oggi tale riforma non \u00e8 ancora attuata\u201d. E poi? \u201cPoi c\u2019\u00e8 stata l\u2019introduzione del tempo pieno nelle scuole primarie, le attivit\u00e0 complementari nelle scuole medie. E, cosa molto importante, la chiusura delle classi differenziate per gli studenti disabili, con l\u2019attuazione della legge 517 sull\u2019integrazione degli alunni disabili nelle classi normali. \u00c8 stata una fase molto complessa e faticosa, ma sicuramente una grossa conquista per il nostro Paese. In quest\u2019ultimo anno i disabili certificati sono aumentati sensibilmente. Per far fronte a questa situazione, il direttore regionale dell\u2019Umbria, Maria Letizia Melina, ha responsabilmente deciso di attivare 173 posti di sostegno, in aggiunta ai 1.001 posti assegnati dal Ministero, per far fronte alle specifiche esigenze del territorio. In futuro, con le nuove direttive per la formazione dei docenti, l\u2019obiettivo del Ministero \u00e8 di formare tutti gli insegnanti all\u2019integrazione degli alunni disabili. Altro importante progetto \u00e8 quello rivolto all\u2019inclusione e integrazione degli alunni stranieri: siamo tra le prime regioni per numero di immigrati nelle scuole di ogni ordine e grado. Per questi progetti sono previste, dal contratto della scuola, specifiche risorse che vengono dal Ministero. Nell\u2019ambito di tali progetti abbiamo avuto moltissime esperienze positive nelle scuole, con lavori eccellenti soprattutto nelle primarie. Siamo attenti anche alla tematica del disagio legata sia a fenomeni caratteriali e familiari che di disturbo dell\u2019apprendimento (come dislessia e disgrafia). Problematiche che meritano grande attenzione e che oggi le scuole possono affrontare non solo con le risorse interne, ma anche con il contributo delle istituzioni presenti nel territorio, degli enti locali e della Regione\u201d. Negli ultimi dieci-undici anni ci sono stati molti cambiamenti a seguito delle riforme Moratti e Gelmini… \u201cUno dei passi fondamentali si \u00e8 compiuto sicuramente nel 2000 con l\u2019introduzione dell\u2019autonomia scolastica. Tale autonomia non solo prevede un nuovo profilo per chi \u00e8 a capo della scuola, per cui presidi e direttori didattici sono ora dirigenti scolastici, ma anche una maggiore flessibilit\u00e0 e autonomia organizzativa, amministrativa, gestionale e didattica per tutte le scuole. L\u2019introduzione del maestro unico \u00e8 stata una scelta molto discussa nella scuola primaria, ordine di scuola che rappresenta il fiore all\u2019occhiello dell\u2019intero sistema scolastico. E poi la riduzione del monte ore delle classi che da 30 \u00e8 passato a 27: andr\u00e0 a regime tra due anni (essendo gi\u00e0 in atto nelle prime, seconde e terze elementari). La grossa scommessa ora \u00e8 quella della riforma delle scuole superiori: c\u2019\u00e8 la novit\u00e0 dei nuovi licei e la riduzione degli indirizzi di studio, oltre che delle ore di lezione. Un provvedimento necessario per allinearci all\u2019Europa. \u00c8 prematuro oggi esprimere giudizi, bisogner\u00e0 aspettare che la riforma vada a regime\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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