\u201cLa rivoluzione del 25 gennaio ha potuto far cadere un regime, forte e stabile da pi\u00f9 di trenta anni. Nello stesso tempo, il popolo si \u00e8 trovato in una situazione non prevista pochi mesi fa, dunque non era preparato ad affrontarla a vari livelli: politico, di sicurezza, economico… Anche il Consiglio superiore delle Forze armate si trova in una situazione molto complessa: affrontare la popolazione creando un conflitto di forza, o agire con molta cautela dando l\u2019impressione di lentezza e mancanza di fermezza. Questo crea confusione, e suscita molti interrogativi. Il futuro prossimo mostrer\u00e0 le intenzioni ed i piani. Con le prossime elezioni del Parlamento la situazione si chiarir\u00e0, e speriamo che sar\u00e0 per il bene del Paese\u201d. A parlare, nel giorno in cui Il Cairo conta i morti, 24, delle violenze seguite ad una manifestazione di cristiani, \u00e8 il Patriarca di Alessandria dei copti cattolici, il card. Antonios Naguib. Le violenze sarebbero state innescate da provocatori che hanno attaccato il corteo, i cui manifestanti si sono scontrati prima con estremisti islamici e poi con le forze di sicurezza.Eminenza, dal voto del 28 novembre (Camera bassa), e pi\u00f9 avanti, del 29 gennaio 2012 (Shura o Camera alta), che Egitto potrebbe uscire? \u201cIl futuro dell\u2019Egitto non si prevede con chiarezza. Possiamo esprimere le nostre preoccupazioni, e nello stesso tempo la nostra grande speranza di trovare un Egitto basato sui diritti civili e l\u2019uguaglianza di cittadinanza, senza nessuna discriminazione, soprattutto religiosa\u201d. Quanto potrebbe pesare sul voto l\u2019inesperienza politica dei giovani, e l\u2019organizzazione dei movimenti islamisti (Fratelli musulmani e salafiti)? \u201cIl popolo, impreparato, ha bisogno di essere guidato, di apprendere a fare una critica obiettiva della situazione politica e discernere il bene del Paese. Non mancano gli intellettuali e gli scrittori, per aiutare a creare questo clima di fiducia. Ma il discorso religioso rimane sempre molto influente, soprattutto nelle moschee. \u00c8 inevitabile dunque che pesi sull\u2019esito del voto…\u201d. La crisi economica, la mancanza di sicurezza, il carovita potranno indirizzare il voto su direzioni fondamentaliste? \u201c\u00c8 ovvio: di fatto, gli islamisti sfruttano questa carta con molta abilit\u00e0. Vendono le merci, specialmente gli alimentari e i vestiti, a prezzi ridotti, e danno aiuti generosi ai bisognosi\u201d. Quale futuro per i cristiani in Egitto? \u201cGli attacchi degli islamisti contro le istituzioni cristiane continuano, sempre con il pretesto che si stia costruendo una chiesa senza l\u2019autorizzazione ufficiale, che rimane ancora molto difficile ad ottenere. Le dichiarazioni dei salafiti creano molta preoccupazione, perch\u00e9 vogliono tornare a trattare i cristiani come nei periodi pi\u00f9 oscuri dell\u2019impero ottomano. Quanto alla Dichiarazione di Al-Azhar del 19 luglio, fatta dalla suprema autorit\u00e0 religiosa sunnita con un gruppo di intellettuali, \u00e8 molto positiva e segna una posizione chiara e decisa per uno Stato democratico moderno. Rimane per\u00f2 che pone la sharia come principio ispiratore della Costituzione e della legislazione. Non si vede bene come conciliare i due aspetti\u201d. A suo parere, i cristiani dovrebbero unire le loro forze in un movimento? \u201cFin dall\u2019inizio della rivoluzione, i capi delle Chiese cristiane d\u2019Egitto hanno deciso di non creare partiti religiosi. Non solo perch\u00e9 la legge esclude partiti a base religiosa, ma soprattutto per evitare una ghettizzazione. Abbiamo chiesto ai Pastori di incoraggiare i loro fedeli a un impegno positivo e attivo, per la partecipazione al voto ed il sostegno dei partiti e i leader che operano per la costituzione di una societ\u00e0 civile e democratica. Anche se poco numerosi \u2013 il 10% della popolazione che conta 88 milioni – i cristiani hanno un ruolo molto importante in questo momento. Possono favorire un ambiente di dialogo\u201d. \u00c8 ottimista sul futuro dei cristiani nel Paese? \u201cNonostante tutto, guardiamo al futuro con speranza. Abbiamo fiducia che il Signore ci far\u00e0 superare questa fase critica. I cristiani d\u2019Egitto hanno vissuto situazioni simili, nella loro lunga storia di sofferenza e di pace. Continueremo a fare tutto ci\u00f2 che possiamo\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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