{"id":9589,"date":"2011-08-12T00:00:00","date_gmt":"2011-08-11T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9589"},"modified":"2015-07-10T14:28:34","modified_gmt":"2015-07-10T12:28:34","slug":"va-concerto-sullali-dorate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/va-concerto-sullali-dorate\/","title":{"rendered":"Va\u2019 concerto sull\u2019ali dorate"},"content":{"rendered":"

Non poteva essere diverso il 44\u00b0 Festival delle Nazioni: nell\u2019anno in cui l\u2019Italia festeggia i suoi primi 150 anni, la manifestazione ha infatti optato per ospitare la stessa Italia con la tradizione musicale che nell\u2019Ottocento influenz\u00f2 notevolmente il pensiero risorgimentale, aiutando a diffondere un ideale patriottico di Italia unita. \u201cIn un momento nel quale il concetto di unit\u00e0 nazionale, declinata in un federalismo peraltro ancora tutto da definire, diventa oggetto di discussione e di polemica politica – come si legge nella presentazione proposta dal sito della manifestazione – il Festival non si sottrae a questa riflessione e cerca di esplorare in particolare i riverberi, che si ebbero nel mondo della musica, di quel lungo processo che port\u00f2 appunto all\u2019unificazione dell\u2019Italia; ma anche, e ancora una volta, cerca di raccontare come a quell\u2019epoca la musica – prima testimone nel mondo di una omogeneit\u00e0 culturale italiana (seppure nelle sue numerose sfaccettature locali- territoriali) anche nei secoli precedenti – fornisse gi\u00e0 una forte immagine identitaria della nostra penisola\u201d. Cos\u00ec, il Festival delle Nazioni, \u00e8 iniziato lo scorso 23 agosto con un concerto dedicato a due simboli della musica italiana: Gioacchino Rossini e Giuseppe Verdi, con un finale di serata incentrato sulla colonna sonora che Nino Rota compose per Il Gattopardo di Visconti. A Nino Rota \u00e8 poi stato dedicata anche la serata del Gian Burrasca di Lina Wertm\u00fcller, presentato lo scorso gioved\u00ec da Elio, visto il centenario dalla nascita del compositore, premio Oscar per le musiche del Padrino II. Dopo il concerto in cui di omaggio alla scuola napoletana di Pergolesi, Provenzale, Scarlatti e Vinci, che viene eseguito da \u201cPino de Vittorio Ensemble\u201d venerd\u00ec 2 settembre, nell\u2019oratorio San Crescentino di Morra, sabato 3 alle 21.15 i Solisti di Perugia, diretti da Massimo Quarta, proporranno al pubblico del festival, nella chiesa di San Francesco, le musiche di un\u2019altra importante scuola italiana: quella veneta con il suo rappresentante Tartini. Nel Festival 2011, inoltre, \u00e8 stato ricordato anche l\u2019anniversario dei 200 anni dalla nascita di Franz Liszt. Sul compositore ungherese \u00e8 stato infatti incentrato lo spettacolo proposto da Vittorio Sgarbi e Nazzareno Carusi: \u201cDiscorso a due\u201d, messo in scena all\u2019auditorium di S. Antonio lo scorso 26 agosto. Infine va ricordato come il melodramma rappresenti uno dei filoni della musica classica pi\u00f9 tipici della nostra Penisola. A questo genere, sviluppatesi nell\u2019Ottocento, appartengono molte delle arie a carattere patriottico che si diffusero durante il Risorgimento da nord a sud dell\u2019Italia; cos\u00ec, nel concerto che chiuder\u00e0 il Festival, domenica 4 settembre, presso San Domenico, non mancheranno l\u2019Inno alle Nazioni e il Va\u2019, pensiero di Giuseppe Verdi che saranno eseguiti dall\u2019orchestra sinfonica \u201cG. Rossini\u201d, dai cori \u201cM. Alboni\u201d, Collegium vocale Tifernum e schola cantorum \u201cAnton Maria Abbatini\u201d, diretti dal maestro Giovanni di Stefano. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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