{"id":9588,"date":"2011-08-12T00:00:00","date_gmt":"2011-08-12T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9588"},"modified":"2018-07-27T19:29:00","modified_gmt":"2018-07-27T17:29:00","slug":"tanta-sete-di-dio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tanta-sete-di-dio\/","title":{"rendered":"Tanta sete di Dio"},"content":{"rendered":"
I pi\u00f9 di mille giovani della diocesi dell\u2019Umbria partiti per la Giornata mondiale della giovent\u00f9, svoltasi a Madrid dal 16 al 21 agosto, sono tornati. Ognuno di loro ha tratto da questa esperienza, forte ma non priva di difficolt\u00e0 e disagi, un insegnamento diverso ed \u00e8 tornato a casa carico di un proprio bagaglio interiore. \u201cMi \u00e8 piaciuta tantissimo questa esperienza\u201d racconta Sara, 18 anni, della parrocchia di Tuoro sul Trasimeno, che vi ha preso parte per la prima volta. \u201cVedere cos\u00ec tanti giovani che hanno partecipato, stare insieme e conoscere persone di altre nazioni \u00e8 stato proprio bello. Occasioni di aggregazione non erano solo i momenti di preghiera ma anche gli attimi di svago durante i quali, cantando e ballando, ci divertivamo molto. Seppur parlando lingue diverse, ci capivano comunque\u201d. Ora che \u00e8 tornata a casa, dice di voler essere portavoce di quello che ha vissuto: \u201c\u00c8 un\u2019esperienza che ti cambia, e dunque vorrei coinvolgere altri ragazzi e trasmettere loro il messaggio che stare nella Chiesa \u00e8 meraviglioso: chi non ha ancora capito questo \u00e8 ora che apra gli occhi\u201d. Alla sua prima Gmg anche Pietro, 19 anni, della parrocchia di San Raffaele di Madonna Alta, che ha appena finito la scuola superiore e tra poco entrer\u00e0 in seminario. Per lui il momento pi\u00f9 toccante, utile sicuramente a riconfermare la sua vocazione, \u201c\u00e8 stato l\u2019adorazione durante la veglia di preghiera del sabato notte: davanti al Santissimo ho visto raccolta tutta la Chiesa mondiale e la sua immensit\u00e0\u201d. Anche per i pi\u00f9 grandi, come ad esempio per Sandra, 28 anni, della parrocchia di Tuoro sul Trasimeno, i momenti pi\u00f9 significativi sono stati quelli dell\u2019adorazione eucaristica e delle catechesi, e il condividere tutto ci\u00f2 con altri giovani. In mezzo a questi giovani ci sono anche educatori ed animatori che hanno avuto il compito di far loro da guida. Tra questi c\u2019\u00e8 Marica, 25 anni, della parrocchia di Castiglion del Lago che sta per entrare in convento. Alla sua seconda Gmg (la prima era stata quella di Roma nel 2000), questa volta vi ha preso parte come accompagnatrice dei ragazzi pi\u00f9 piccoli. \u201cQuesta esperienza – dice Marica – mi ha riconfermato la presenza quotidiana del Padre: \u00e8 sempre qui. Anche nei momenti di stanchezza o in quelli pi\u00f9 difficili avvertivamo la presenza di Dio. Vivere determinati tipi di situazioni ti insegna a riflettere. Ad esempio, quando siamo stati in un settore per due ore senza acqua, ho pensato alla Sierra Leone dove l\u2019acqua non c\u2019\u00e8, da qui ho iniziato a pregare per la siccit\u00e0 del Corno d\u2019Africa. Noi siamo abituati ad avere tutto, non rendendoci conto di quanto siamo fortunati\u201d. Anche per lei la condivisione, la conoscenza e lo scambio di opinioni con i ragazzi delle diocesi di tutto il mondo \u00e8 stato molto bello. \u201cUn bel momento di presenza forte di Cristo – prosegue Marica – \u00e8 stato durante la veglia di Cuatro Vientos. C\u2019era la bufera, abbiamo visto venire gi\u00f9 il tetto a causa del vento, ma mi ha colpito la tranquillit\u00e0 di tutti. In quell\u2019occasione mi \u00e8 venuto in mente l\u2019episodio del Vangelo in cui gli apostoli chiedono a Ges\u00f9 di fermare il vento e Lui lo fa, e poi dice loro che hanno avuto paura perch\u00e9 non avevano avuto fede: noi l\u00ec non abbiamo avuto paura, eravamo tranquilli\u201d. Al giorno d\u2019oggi si parla tanto di giovani sempre pi\u00f9 lontani dalla fede: \u00e8 davvero cos\u00ec? Al ritorno da questa esperienza, Marica risponde: \u201cOggi i giovani vengono definiti una generazione superficiale… ecco, non \u00e8 cos\u00ec. Sicuramente hanno una grande sete di Dio e hanno bisogno che qualcuno li indirizzi verso di Lui. La Gmg \u00e8 l\u2019occasione per seminare la Parola di Dio, poi si raccoglieranno i frutti. I giovani che credono in Dio e vivono la fede sono come il lievito: a volte non si vedono, ma comunque ci sono\u201d. Antonella Bartolini\u201cCon molta libert\u00e0 esprimevano la loro fede. Questo mi ha particolarmente colpito!\u201dLa Gmg \u00e8 un\u2019esperienza sempre nuova anche per i vescovi! L\u2019arcivescovo mons. Gualtiero Bassetti questa volta ha scelto di seguire i giovani della sua diocesi, e di conseguenza i giovani di tutta la regione, fin dal primo giorno in Spagna. Lui \u00e8 partito in aereo e li ha raggiunti a Girona. Con loro ha conosciuto una Chiesa spagnola segnata dalla forte secolarizzazione. I ragazzi si aspettavano di condividere le giornate con i loro coetanei spagnoli, ma in realt\u00e0, spiega mons. Bassetti, la diocesi ha fatto fatica a trovare i 250 volontari per accogliere i 7.000 ospiti stranieri. Essere ospitati per la messa in una parrocchia non \u00e8 stato difficile. Venite quando volete,ha detto il parroco, tanto \u201cqui c\u2019\u00e8 una sola messa e non ci sono pi\u00f9 di 15 – 20 persone\u201d. Ed in questo contesto vescovo e preti hanno \u201cdovuto motivare i ragazzi perch\u00e8 per loro \u00e8 stato triste non incontrare un giovane\u201d. Nei primi quattro giorni a Girona mons. Bassetti ha potuto incontrare tanti ragazzi, ha confessato, ha celebrato, ha semplicemente parlato con loro. I ragazzi, dice mons. Bassetti, \u201channo capito che la Spagna in questo momento soffre per la scristianizzazione, ed in fondo, in questo, hanno trovato una motivazione in pi\u00f9 nel loro essere l\u00ec. Abbiamo detto ai nostri giovani che questa \u00e8 stata una delle pi\u00f9 importanti gmg proprio perch\u00e8 c\u2019era pi\u00f9 bisogno della loro festa, della loro gioia. Il cristianesimo \u00e8 gioa, \u00e8 festa, appunto, per i giovani. Certamente la gente si sar\u00e0 posta qualche domanda vedendoli cantare, giocare, pregare, vedendoli cos\u00ec sereni. E ce n\u2019erano quasi due milioni a Madrid che sbucavano da tutte le parti\u201d. Anche per l\u2019arcivescovo le giornate spagnole sono state impegnative, stancanti, e le ha affrontate gustando fino in fondo questo incontro con i giovani che anche nelle testimonianze e negli interventi alle catechesi \u201channo posto domande sul senso della vita come sul come vivere il Vangelo\u201d, hanno testimoniato che l\u2019aver \u201cincontrato Cristo \u00e8 gi\u00e0 una cosa cos\u00ec significativa che tutto il resto diventa davvero secondario nella vita\u201d. Anche chi era sofferente, sottolinea mons. Bassetti, \u201cnon aveva nessuno spirito polemico perch\u00e9 veramente ognuno cercava di andare a fondo. Li si vedeva in chiesa, tutti assorti pregare per conto proprio. Momenti di forte spiritualit\u00e0, nonostante la massa\u201d. \u201cI ragazzi – conclude mons. Bassetti – con molta libert\u00e0 esprimevano la loro fede. Forse dipende anche dai movimenti in cui sono inseriti. Era edificante, anche fra di loro. Questo \u00e8 quello che mi ha pi\u00f9 colpito. Ringrazio davvero il Sigore di questa esperienza!\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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