Nel numero scorso, un lettore ci aveva posto un quesito sulla benedizione di una coppia omosessuale da parte della comunit\u00e0 valdese di Milano. Abbiamo dato una breve risposta, come si usa nelle Lettere al direttore. Ora ci torniamo sopra perch\u00e9 la cosa ha destato molto interesse e molte discussioni, che hanno molteplici versanti. Le persone si domandano: chi ha ragione? I sostenitori di questa \u201cnovit\u00e0\u201d sono per la distruzione del matrimonio e la riduzione della sessualit\u00e0 a puro piacere? Pensano di abolire il matrimonio procreativo e lasciare che i figli si facciano con i metodi con cui si riproducono oggi i vitelli? Se ha ragione Veronesi, secondo cui l\u2019amore omosessuale \u00e8 il pi\u00f9 puro perch\u00e9 il pi\u00f9 disinteressato, in quanto non implica la procreazione, l\u2019esito per l\u2019umanit\u00e0 sarebbe quello di considerare la procreazione un fatto utilitario per la conservazione della specie, mentre la sessualit\u00e0 diventa gioco e divertimento. Oppure l\u2019unione omosessuale diventa uguale al matrimonio, con tutti i diritti civili, la costituzione di famiglie con figli avuti da adozione o inseminazione artificiale di uno dei partner, nella relazione tra donne. In questo caso comunque gli eterosessuali sarebbero da considerare persone di serie B. Ci sono gi\u00e0 dei club e delle lobby di omosessuali che fanno affermazioni simili. Chi \u00e8 contrario, poi, \u00e8 da considerare un fascista o un retrogrado che vorrebbe eliminare gli omosessuali? Queste domande sono tutte in piedi, e la Chiesa cattolica, insieme agli ortodossi, a molte comunit\u00e0 protestanti tradizionaliste o legate fortemente alla lettera del testo biblico, affermano che si deve rispetto agli omosessuali come ad ogni uomo, ma si deve considerare l\u2019esercizio dell\u2019omosessualit\u00e0 come difforme alla morale cristiana derivata dalla Bibbia e dalla tradizione; non si deve comunque giudicare la coscienza delle persone, che non sono scomunicate, n\u00e9 fuori dalla Chiesa, anche se essa non pu\u00f2 accettare la loro forma di relazione. Alcune comunit\u00e0 ecclesiali hanno invece fatto un ragionamento diverso. Hanno detto: questi due si amano, sono credenti, l\u2019amore viene da Dio, quindi noi, Chiesa di Cristo, dietro loro richiesta, non possiamo negare la benedizione. La comunit\u00e0 valdese di Milano, ai due suoi membri, Guido Lanza (62 anni) e Ciro Scelsi (42 anni), ha dato la benedizione e il pastore – che si chiama Giuseppe Platone – ha dichiarato: \u201cL\u2019amore merita la nostra benedizione. Esso non danneggia nessuno, e noi non togliamo nulla alle coppie sposate\u201d. Il dibattito all\u2019interno stesso della Chiesa valdese resta comunque vivace. Il noto pastore e teologo Paolo Ricca, ad esempio, loda il Sinodo valdese del 2010, perch\u00e9 ha \u201cavuto il coraggio di affrontare l\u2019argomento\u201d, ma resta perplesso di fronte a una serie di questioni: \u201cIl Sinodo – ribadiva gi\u00e0 a suo tempo – avrebbe dovuto spiegare perch\u00e9 non considera pi\u00f9 valida per noi oggi la condanna dell\u2019omosessualit\u00e0 chiaramente presente nella Bibbia\u201d. Avrebbe inoltre \u201cdovuto spiegare cosa si intende per \u2018benedizione\u2019… Non basta dire che essa \u00e8 preghiera, a me sembra che sia qualcos\u2019altro, e di pi\u00f9\u201d. E infine, andava meglio chiarita la differenza \u201ctra benedizione di una coppia omosessuale e quella di una coppia eterosessuale. L\u2019opinione pubblica, disinformata e approssimativa com\u2019\u00e8, identifica facilmente benedizione di una coppia con matrimonio\u201d. Certo \u00e8 che episodi come questo rischiano di rendere ancora pi\u00f9 spinoso il dialogo tra Chiesa cattolica e Chiese protestanti \u201cstoriche\u201d; mentre le nuove forme di comunit\u00e0 evangeliche sono tendenzialmente pi\u00f9 vicine alla morale cattolica. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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