{"id":9478,"date":"2011-07-01T00:00:00","date_gmt":"2011-07-01T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9478"},"modified":"2013-06-14T01:53:52","modified_gmt":"2013-06-13T23:53:52","slug":"elogio-della-liberta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/elogio-della-liberta\/","title":{"rendered":"Elogio della libert\u00e0"},"content":{"rendered":"

In occasione della commemorazione di Vittorio Trancanelli, nel tredicesimo anniversario della sua morte (24 giugno 1998), cui hanno partecipato amici del medico scomparso, sua moglie Lia, medici e molti cittadini, che si \u00e8 svolta nella sala del Dottorato sabato 25 giugno scorso, il filosofo Dario Antiseri ha pronunciato una dotta lezione sulla libert\u00e0. Pur essendo autore di opere tradotte in tante lingue, e pur essendo un personaggio che si \u00e8 formato nell\u2019Universit\u00e0 della nostra citt\u00e0, solo raramente ha avuto contatti con Perugia e l\u2019Umbria. Antiseri, nato e tuttora residente nella nostra regione, ha insegnato all\u2019Universit\u00e0 di Padova e poi a Roma alla Luiss. Il discorso che ha fatto pu\u00f2 considerarsi una specie di manifesto della libert\u00e0 contro ogni forma di resa di fronte al potere, all\u2019ideologia e all\u2019idolatria. Con numerose citazioni e riferimenti a personaggi ed esempi storici, Antiseri ha descritto il processo attraverso il quale si costruisce una teoria scientifica, ed ha applicato tale metodo per esercitare i compiti propri della vita sociale e politica. Il suo pensiero deriva da Karl Popper, di cui \u00e8 stato il traduttore della sua prima opera La societ\u00e0 aperta e i suoi nemici. Platone totalitario, e diffusore in Italia del suo pensiero. Ha ricordato il periodo in cui Popper era considerato un filosofo \u201cfascista\u201d perch\u00e9 critico dell\u2019ideologia comunista e di ogni forma di pensiero razionalistico chiuso, considerato assoluto e infallibile. Mentre la via della libert\u00e0 e del progresso \u00e8 proprio il riconoscimento della \u201cfallibilit\u00e0\u201d e della \u201cfalsificabilit\u00e0\u201d ricorrendo al procedimento di ricerca della falsificazione. Attraverso la analisi degli errori, ha detto Antiseri, si raggiunge una verit\u00e0 sempre pi\u00f9 coerente con la realt\u00e0 dei fatti. \u201cUn bravo medico, ad esempio, non uccide un malato per salvare una teoria, ma abbandona la teoria per salvare il malato\u201d, \u00e8 l\u2019espressione usata da Antiseri per dire che il vero scienziato non deve essere prigioniero delle proprie idee, ma sempre disposto a cambiarle per un\u2019idea migliore. Cos\u00ec in politica. Si deve diffidare di chi ritiene di possedere la verit\u00e0 assoluta. Questo lo fanno i dittatori, disposti in nome di quella verit\u00e0 a rovinare un popolo e uccidere i dissidenti, come \u00e8 accaduto nel secolo scorso. \u00c8 proprio sulla base di questa presunta verit\u00e0 assoluta del comunismo che Bertolt Brecht – esempio portato da Antiseri – poteva giustificare l\u2019uccisione dei dissidenti, anche qualora fossero innocenti: \u201cPi\u00f9 sono innocenti, pi\u00f9 sono meritevoli di essere fucilati\u201d perch\u00e9 contrari all\u2019idea. Nel campo della medicina si \u00e8 avuto il progresso attraverso l\u2019analisi di diagnosi sbagliate. In ambito sociale e politico dovrebbe avvenire la stessa cosa, abbandonando le ideologie astratte e confrontandosi con la storia concreta della societ\u00e0. Ha opportunamente descritto le ragioni della libert\u00e0 cristiana che ha costituito per il mondo antico una vera rivoluzione: da un Stato che pretende esercitare il giudizio sulla coscienza della persona (quali erano l\u2019impero romano e la polis greca), ad una coscienza personale resa consapevole di avere il diritto di giudicare lo Stato e le sue leggi. Esempi di questa libert\u00e0 vi sono stati in passato e anche nel nostro tempo, come don Primo Mazzolari che fu contrario al fascismo non per motivi politici ma teologici, in nome della fede nell\u2019uomo \u201ccreato ad immagine e somiglianza di Dio\u201d. L\u2019uomo veramente libero non piega il ginocchio dinnanzi a nessun idolo. Ha illustrato la sua tesi anche con documentate citazioni di Benedetto Croce, Karl Popper e Gaetano Salvemini. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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