{"id":9474,"date":"2011-06-24T00:00:00","date_gmt":"2011-06-24T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9474"},"modified":"2011-06-24T00:00:00","modified_gmt":"2011-06-24T00:00:00","slug":"salvate-i-giovani-dalla-droga","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/salvate-i-giovani-dalla-droga\/","title":{"rendered":"\u201cSalvate i giovani dalla droga\u201d"},"content":{"rendered":"
\u201cSalvate i giovani dal baratro e dalla disperazione della droga\u201d: sono le parole della mamma di una delle ultime vittime. Un appello accorato rivolto non solo alle centinaia di persone che partecipavano ai funerali del figlio, trovato morto a 33 anni in un parco pubblico di Perugia, ma a tutti: genitori, nonni, fratelli, amici educatori, sacerdoti, politici. La droga \u00e8 un veleno che fa male non soltanto a chi lo usa. Si pensi alla microcriminalit\u00e0 che alimenta, con la conseguente insicurezza per tutti, ma anche ai grandi traffici internazionali, alle mafie, agli ingenti capitali illeciti che determinano altre illegalit\u00e0 ed ingiustizie. E l\u2019Umbria, e Perugia in particolare, sono al centro di questi traffici. Tutte le statistiche e tutte le indagini lo dicono. Forse sono numeri non sempre esatti ma che l\u2019Umbria – ed in particolare Perugia – sia una sorta di \u201csupermarket della droga\u201d per una vasta area dell\u2019Italia centrale \u00e8 dimostrato dai risultati del lavoro svolto dalle forze di polizia: centinaia di arresti ogni anno con sequestri di ingenti quantit\u00e0 di droga (nell\u2019ordine di qualche quintale negli ultimi 12 mesi) destinata al mercato locale. Sono state smantellate anche organizzazioni di trafficanti internazionali, arrestati corrieri, ma i canali di rifornimento non si sono mai interrotti, a dimostrazione che Perugia e l\u2019Umbria sono considerati una piazza importante ed un mercato remunerativo. La stessa cosa avviene con la rete dello spaccio al minuto, nella quale i clandestini nordafricani svolgono un ruolo importante. Alcuni di loro, bloccati in momenti ed operazioni diverse, provengono da uno stesso quartiere di Tunisi. \u00c8 successo anche che giovani sbarcati a Lampedusa qualche giorno dopo sono stati sorpresi a spacciare a Perugia, dove certamente erano attesi. Insomma, non appena qualcuno viene arrestato, ci sono altri pronti a prenderne il posto. Anche ricorrendo alla violenza. A Perugia nelle ultime settimane \u00e8 un susseguirsi di risse e coltellate tra nordafricani. Gran parte dei protagonisti – e non \u00e8 certo solo una coincidenza – hanno precedenti per spaccio. Dunque quello di Perugia \u00e8 un mercato interessante, con un grande consumo di droga per la forte presenza di giovani e la numerosa clientela che proviene dalle regioni limitrofe per la sua posizione centrale tra Lazio, Toscana e Marche. Consumi che stanno aumentando in modo preoccupante anche a Terni, come dimostrano i due morti per overdose nelle ultime settimane, i sequestri di consistenti quantit\u00e0 di droga ed una serie di arresti di studenti, imprenditori e persone insospettabili per spaccio. \u00c8 per\u00f2 doveroso ricordare che l\u2019Umbria difende e consolida questo triste \u201cprimato\u201d nazionale ormai da almeno un decennio. Da segnalare anche la recente decisione del Comune di Perugia di costituirsi parte civile nei processi per droga e la proposta del Pdl in Consiglio regionale di istituire il 26 ottobre di ogni anno una Giornata regionale per la lotta alla droga. Iniziative importanti, a patto che non restino soltanto un simbolo o un qualcosa da esibire nel dibattito sul problema droga, ma che siano invece di stimolo a contenuti per azioni concrete che coinvolgano l\u2019intera societ\u00e0. Come ha chiesto quella mamma al funerale del figlio: \u201cSalvate i giovani dal baratro e dalla disperazione della droga\u201d. Tristi recorddell\u2019UmbriaL\u2019Umbria \u00e8 la regione che in Italia ha il pi\u00f9 alto numero di morti per droga in rapporto ai suoi abitanti. Giovanni Serpelloni, capo Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, in un recente convegno ha spiegato che a Perugia si registra un +26% di consumi di droghe rispetto alla media nazionale. Fonti varie indicano in 3.000 i \u201ccocainomani\u201d in cura presso i Sert dell\u2019Umbria ed in 19.000 gli assuntori fissi e occasionali di stupefacenti. Si parla di un consumo medio quotidiano in Umbria di 6.000 dosi di stupefacenti vari. Soltanto le farmacie di Perugia vendono circa mille siringhe al giorno, troppe per i malati veri. Per disperazioneLa droga, come l\u2019abuso dell\u2019alcol, non \u00e8 solo una sostanza, qualcosa da consumare: apparentemente \u00e8 un rifugio per lasciare fuori la normalit\u00e0 della vita, con le sue preoccupazioni, le ansie, le insicurezze e le delusioni. Un rifugio che per\u00f2 presto diventa una prigione dalla quale non \u00e8 facile uscire. Come \u00e8 successo ad un giovane che, ospite di una struttura di accoglienzadell\u2019Umbria, ha cercato di uccidersi dopo avere scritto in un biglietto \u201cNon cercate di rianimarmi, se dovessi svegliarmi vi denuncio\u201d. Invece lo hanno soccorso in tempo ed ora continua la sua lotta per uscire da quella sua prigione. \u201cIl mio gesto – aveva scritto con qualche errore di grammatica – nasce dalla disperazione (parola sottolineata, ndr), non ce la faccio pi\u00f9 ad affrontare la vita. Sono un perdente, un fallito e voglio passare a miglior vita\u201d. E poi una preghiera: \u201cForse Dio non \u00e8 mai stato dalla mia parte o forse sono stato io a non stare dalla sua. Spero mi accolga\u201d. Per fortuna \u00e8 stato soccorso in tempo e salvato. Adesso tocca a noi, alla societ\u00e0, aiutare lui e tanti altri come lui, ed \u201caccoglierli\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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