{"id":9439,"date":"2011-06-17T00:00:00","date_gmt":"2011-06-17T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9439"},"modified":"2011-06-17T00:00:00","modified_gmt":"2011-06-17T00:00:00","slug":"chiaro-messaggio-al-governo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chiaro-messaggio-al-governo\/","title":{"rendered":"Chiaro messaggio al Governo"},"content":{"rendered":"
I risultati del referendum, netti al di l\u00e0 delle previsioni, sono perfettamente coerenti con la vicenda complessiva di questi mesi. Il quorum superato di slancio va ben al di l\u00e0 del merito dei quesiti: rappresenta un messaggio diretto degli elettori, al di l\u00e0 degli schieramenti, direttamente al governo. Distinguiamo il merito dal significato politico pi\u00f9 ampio. Certo il disastro giapponese e le conseguenti decisioni, in particolare di Germania e Svizzera, sull\u2019abbandono del nucleare hanno avuto un effetto significativo di trascinamento. Nello stesso tempo la progressiva erosione dei totem liberisti, che pure avevano influenzato non piccola parte del mondo Pd, si pu\u00f2 leggere a proposito dei due quesiti sull\u2019acqua. Per non parlare del quesito di cui meno si \u00e8 parlato, che riguardava direttamente Berlusconi, sul legittimo impedimento. Le scelte referendarie, pur sbrigative e schematiche, come implica lo strumento, sono chiare e devono essere tradotte in politiche pubbliche coerenti. In particolare \u00e8 richiesto un nuovo ruolo per \u201cil Pubblico\u201d, cui le istituzioni devono sapere dar risposte adeguate, in termini di garanzia, efficienza ed efficacia. Ci avviamo cos\u00ec al dato sostanziale in termini di indirizzi di fondo, cio\u00e8 alle considerazioni pi\u00f9 immediatamente politiche. Pur attesi, perch\u00e9 coerenti con il trend politico di questi mesi, i risultati hanno un peso significativo, perch\u00e9 accentuano lo stato di fibrillazione della politica italiana, tanto pi\u00f9 che nelle urne referendarie non c\u2019erano soltanto schede provenienti dalle diverse opposizioni. Questo dato \u00e8 particolarmente importante, perch\u00e9 sottolinea che \u00e8 aperta una fase di cambiamento, ma anche che gli esiti risultano assai aperti. Governare il cambiamento \u00e8 l\u2019operazione politica pi\u00f9 complessa e meritoria. Qui si distinguono gli statisti: le prossime settimane ci diranno se la classe politica \u00e8 in grado di giocare questo gioco, che gli elettori stanno indicando. Come sappiamo, infatti, il vero punto debole del sistema italiano non \u00e8 tanto dal lato della domanda, quanto piuttosto dell\u2019offerta politica. \u00c8 dunque il momento della creativit\u00e0 e, nello stesso tempo, della responsabilit\u00e0. Questo doppio movimento o requisito vale innanzitutto di fronte ai vincoli sistemici sul deficit e l\u2019indebitamento. Rispettando i vincoli \u00e8 necessario recuperare energie, sanare ingiustizie e sperequazioni, smantellare privilegi e inefficienze, valorizzando il tanto di buono che c\u2019\u00e8 anche nei pubblici apparati. Sono imprese complesse ma necessarie, cui mettere mano da subito, consapevoli che non possono essere risolte con slogan e strumentalizzazioni. I cittadini, come dimostrano le vicende anche elettorali di questa primavera, sono assai pi\u00f9 vigili e consapevoli di tante rappresentazioni. Sanno dare messaggi chiari, diretti e trasversali.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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