{"id":9399,"date":"2011-05-27T00:00:00","date_gmt":"2011-05-27T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9399"},"modified":"2011-05-27T00:00:00","modified_gmt":"2011-05-27T00:00:00","slug":"una-nuova-stagione-di-partecipazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/una-nuova-stagione-di-partecipazione\/","title":{"rendered":"Una nuova stagione di partecipazione"},"content":{"rendered":"

\u201cOccorre avviare una nuova stagione di partecipazione ai cittadini\u201d. \u00c8 l\u2019auspicio di Carlo Biccini, direttore generale della cooperativa Asad, al termine della conferenza regionale sul volontariato che si \u00e8 tenuta a Perugia. Come valuta l\u2019esito dell\u2019incontro tra le associazioni di volontariato? \u201cLa Conferenza regionale del volontariato, peraltro prevista dalla legge, \u00e8 il primo passo di un percorso anche per far conoscere realt\u00e0 nascoste, ma \u00e8 necessario avviare una narrazione collettiva a pi\u00f9 voci, cio\u00e8 accettare anche quelle dissonanti e diverse. In sostanza bisogna dare voce a tutti, nessuno escluso, come prevede lo stesso articolo 9 della legge 15 del \u201994. Lo scopo della Conferenza \u00e8 stato quello di dar voce alle diverse istanze, per confrontarsi e vedere la corrispondenza o meno del quadro normativo alle istanze attuali\u201d. Biccini pone l\u2019accento sul fatto che sarebbe opportuno fare una ricerca \u201cseria\u201d, con la collaborazione del volontariato, per conoscere con esattezza il numero delle associazioni di volontariato e degli stessi volontari. \u201cAll\u2019albo regionale ne risultano 525, di cui 368 a Perugia e 157 a Terni \u2013 osserva Biccini \u2013 ma secondo quando risulta al Cesvol di Perugia ce ne sarebbero attive circa 1.200, molte delle quali promosse da anziani \u2013 le pi\u00f9 organizzate con circa 40 mila soci \u2013 ma anche quelle che riguardano le politiche culturali ed ambientali\u201d. C\u2019\u00e8 un problema di risorse per il volontariato? \u201cNon ci deve essere una lotta per i soldi: occorre sostenere il volontariato dal punto di vista della comunicazione e della progettazione: non deve essere un braccio operativo, l\u2019associazione di volontariato deve mantenere la propria autonomia\u201d. Biccini ha sottolineato alcune caratteristiche dell\u2019impegno del volontario che \u201cnon agisce solo per, ma agisce con, quindi agire insieme, non solo con altri volontari, ma anche con coloro che sono i beneficiari dell\u2019azione volontaria e con gli altri attori pubblici e privati che operano nei diversi contesti. L\u2019agire cos\u00ec determinato genera un\u2019azione di coinvolgimento e promozione della persona che non \u00e8 soggetto passivo ma ne \u00e8 attivamente coinvolta ed \u00e8 portata essa stessa a diventare attore del proprio cambiamento\u201d. L\u2019altro fattore \u00e8 che \u201cl\u2019azione volontaria si basa sulla libert\u00e0\u201d. Il direttore generale della Asad ha poi accennato alla necessit\u00e0 di \u201cridefinire e far rispettare alcune regole: oggi faro di riferimento sono i valori, con la Carta dei valori; bisogna rivisitarli e rilanciarli. Negli ultimi anni c\u2019\u00e8 stato un passaggio da associazioni di volontariato ad associazioni di promozione sociale: ha senso questa divisione?\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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