{"id":9237,"date":"2011-03-25T00:00:00","date_gmt":"2011-03-25T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9237"},"modified":"2015-06-16T10:59:17","modified_gmt":"2015-06-16T08:59:17","slug":"gesu-lacqua-viva-sono-io","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/gesu-lacqua-viva-sono-io\/","title":{"rendered":"Ges\u00f9: \u201cL\u2019acqua viva? Sono io\u201d"},"content":{"rendered":"
Il periodo che comprende le tre ultime domeniche di Quaresima \u00e8 detto tradizionalmente \u201cQuaresima catecumenale\u201d, perch\u00e9 coincide con le catechesi conclusive che si davano ai catecumeni, in preparazione al battesimo della notte di Pasqua. I tre Vangeli, che erano a fondamento delle catechesi, sono tratti dal libro dell\u2019evangelista Giovanni: il colloquio con la samaritana, che ascolteremo in questa domenica, la guarigione del cieco nato e la risurrezione di Lazzaro. Essi corrispondono a tre momenti fondamentali della fede in Cristo Ges\u00f9: Ges\u00f9 acqua viva \/ datore dello Spirito, Ges\u00f9 illuminatore e luce del mondo, Ges\u00f9 vita e risurrezione.<\/p>\n
Al centro di questa terza domenica c\u2019\u00e8 l\u2019immagine di un pozzo; seduto a terra, Ges\u00f9; in piedi, una donna con una brocca. Ges\u00f9 e la donna stanno parlando. Il colloquio \u00e8 ricco di sfaccettature. Si parla di acqua viva, di sorgente zampillante, di vita eterna, di cibo, di obbedienza alla volont\u00e0 di Dio, di adorazione in spirito e verit\u00e0. Non \u00e8 possibile commentare tutto. Ci concentreremo nel punto in cui tutti i motivi si annodano: \u201cSono io\u201d (Gv<\/em> 4,26). L\u2019espressione greca, che molti conoscono e che torna spesso nel Vangelo secondo Giovanni, suona: Eg\u00f2 eim\u00ec<\/em>, che a sua volta traduce l\u2019ebraico JHWH<\/em>, nome impronunciabile, con cui Dio rivela se stesso a Mos\u00e8 ai piedi del Sinai. Ges\u00f9 afferma cos\u00ec la propria identit\u00e0: lui e il Dio dell\u2019Esodo sono una cosa sola.<\/p>\n Tutto era cominciato in modo molto feriale: Ges\u00f9, stanco e accaldato, si ferma presso un pozzo e chiede da bere a una donna, che nel frattempo era giunta per attingere. La donna \u00e8 stupita della richiesta, giacch\u00e9 le relazioni fra giudei e samaritani non sono buone. Del resto come pu\u00f2 un giudeo bere dalla brocca di una donna semi-pagana? Da questa iniziale stranezza, attraverso un susseguirsi d\u2019incomprensioni, il dialogo sale faticosamente di livello. Mentre Ges\u00f9 prova a portare la questione su piani sempre pi\u00f9 profondi, la donna rimane ostinatamente aggrappata alle sue visuali terrene. Lui parla di acqua viva che l\u2019avrebbe dissetata definitivamente, lei domanda dove si trova quella sorgente che le avrebbe risolto i problemi di approvvigionamento idrico quotidiano. Poi Ges\u00f9 rompe gli indugi: \u201cVai a chiamare tuo marito\u201d (Gv<\/em> 4,16).<\/p>\n A questo punto lei si sente scoperta e capisce di trovarsi dinanzi a un profeta. \u00c8 il primo livello di conoscenza: quel giudeo \u00e8 un profeta. Allora lo interroga su un tema religioso di attualit\u00e0: dove bisogna adorare Dio, qui o a Gerusalemme? (Gv<\/em> 4,20) Ges\u00f9 risponde: d\u2019ora in poi Dio si adorer\u00e0 in Spirito e verit\u00e0 (Gv<\/em> 4,24). La risposta non le deve essere risultata del tutto chiara, e quindi la donna ribatte: quando verr\u00e0 il Messia, lui ci spiegher\u00e0 ogni cosa (Gv<\/em> 4,25). A questo punto il discorso \u00e8 maturo; Ges\u00f9 pu\u00f2 rivelarsi completamente: Eg\u00f2 eim\u00ec<\/em>. Ma perch\u00e9 una rivelazione cos\u00ec importante a una donna come questa, una straniera, un\u2019eretica e di costumi non propriamente specchiati? Forse Dio l\u2019ha scelse come icona di tutti i desideri inappagati, di tutte le frustrazioni, di una vita assolutamente ripetitiva e insoddisfatta. Lo testimonia l\u2019alternarsi di cinque mariti e di quel sesto uomo, con cui ora vive, che non \u00e8 suo marito: \u201cNon ho marito\u201d (Gv<\/em> 4,17).<\/p>\n Lo sconosciuto giudeo glielo svela impietosamente. Ora lei \u00e8 in condizione di accogliere l\u2019uomo che potr\u00e0 finalmente colmare i suoi desideri: l\u2019Uomo-Dio. Il discorso della sete, del resto, veniva da lontano. Da sempre l\u2019uomo ha cercato la vita lungo corsi d\u2019acqua o vicino a pozzi. Insieme al bisogno di acqua fisica, ha da sempre sperimentato anche sete di amore, di stima, di compagnia, di senso, che mai per\u00f2 ha potuto appagare del tutto. Il simbolismo dell\u2019acqua rimanda anche alla sua capacit\u00e0 purificatrice, donatrice di vita, produttrice di frutti, ristoratrice, sorgente di giovinezza. L\u2019acqua scaturita viva della roccia nel deserto (Es<\/em> 17,6); l\u2019acqua viva promessa da Ges\u00f9 alla donna di Samaria.<\/p>\n Qualche tempo pi\u00f9 tardi, Ges\u00f9 sar\u00e0 a Gerusalemme durante la festa di Sukkot<\/em> (festa delle Capanne), che durava una settimana. L\u2019ultimo giorno della festa, quando abbondanza di acque scorreva nei cortili del Tempio, si sent\u00ec Ges\u00f9 gridare: \u201cChi ha sete venga a me e beva chi crede in me; fiumi di acqua viva scaturiranno dal suo seno\u201d (Gv<\/em> 7,37). L\u2019evangelista Giovanni commenta: \u201cEgli designava cos\u00ec lo Spirito che dovevano ricevere i credenti in lui\u201d (7,39). Lo Spirito insegner\u00e0 ai credenti ad adorare Dio in Spirito e verit\u00e0 (Gv<\/em> 4,23). \u201cSolo quest\u2019acqua pu\u00f2 estinguere la nostra sete di bene, di verit\u00e0 e di bellezza! Solo quest\u2019acqua, donataci dal Figlio, irriga i deserti dell\u2019anima inquieta e insoddisfatta\u201d (Benedetto XVI).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il periodo che comprende le tre ultime domeniche di Quaresima \u00e8 detto tradizionalmente \u201cQuaresima catecumenale\u201d, perch\u00e9 coincide con le catechesi conclusive che si davano ai catecumeni, in preparazione al battesimo della notte di Pasqua. 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