Santi, natura e cultura: in un mondo dove tutto \u00e8 ormai globale, la piccola Umbria – un puntino del mappamondo con i suoi 800 mila abitanti, meno di un quartiere di una grande citt\u00e0 – deve presentarsi con una identit\u00e0 che la renda unica e visibile. Il suo faro internazionale \u00e8 Assisi. Gli affreschi di Giotto, il fascino e l\u2019attualit\u00e0 di san Francesco con il suo amore per la natura, il suo volersi confrontare con l\u2019islam nel reciproco rispetto in tempi che erano di scontri e di crociate, sono un messaggio universale, di grande interesse ed attualit\u00e0. L\u2019Umbria \u00e8 terra di santi, con san Benedetto, santa Rita da Cascia e Valentino, il santo degli innamorati, \u00e8 una carta da giocare, laicamente, per la sua promozione. La Perugina \u00e8 stata inghiottita dalla Nestl\u00e8, le grandi multinazionali si sono appropriate del polo chimico e siderurgico di Terni, con tutti i noti problemi di una concorrenza planetaria sul costo del lavoro. Non c\u2019\u00e8 un futuro facile per l\u2019industria locale, anche se per fortuna c\u2019\u00e8 qualche eccezione. Certo non saranno i nostri santi a salvare la busta paga degli operai della Merloni, della Basell e delle tante piccole aziende in crisi, la cui lotta va sicuramente sostenuta. L\u2019Umbria deve per\u00f2 unire le sue forze per progettare un futuro nuovo, dove lavoro e sviluppo derivino dalla sua originalit\u00e0 e diversit\u00e0 dal resto del mondo. Si \u00e8 detto dei santi e della loro grande attrattiva, non solo per il turismo religioso, che \u00e8 da gestire ancora meglio, collegandolo con altri luoghi sacri di grande fama, prima di tutto Roma e Loreto. Sulla natura e sull\u2019ambiente si deve lanciare un allarme. Quello dell\u2019Umbria \u00e8 un patrimonio unico con il Trasimeno, la cascata delle Marmore, Castelluccio ed il Parco dei Sibillini. L\u2019allarme riguarda le campagne ed il verde che si stanno sbriciolando attorno alle citt\u00e0. Capannoni, palazzine e villette, una urbanizzazione disordinata che svuota i centri storici ed occupa le nostre colline, cancella viti ed ulivi. Luoghi indefiniti, che non sono pi\u00f9 campagna senza essere citt\u00e0, con costi altissimi per la gestione dei pubblici servizi. L\u2019Umbria cos\u00ec brucia le sue riserve per il futuro, sperpera risorse, strappa quel biglietto da visita che la rende unica e diversa. E poi la cultura, l\u2019altra grande ricchezza, il petrolio dell\u2019Umbria. Cultura a tutto campo: antichi borghi, una rete di musei piccoli e grandi, il ricco patrimonio artistico, i festival ma anche la ricerca e l\u2019universit\u00e0. A Perugia ci sono due atenei: uno tra i pi\u00f9 antichi d\u2019Italia e poi l\u2019Universit\u00e0 per Stranieri, dove oggi cinesi, libici e afgani studiano a fianco di americani, australiani e tedeschi. Sempre a Perugia ci sono la Scuola di lingue estere per l\u2019Esercito e quella di giornalismo radiotelevisivo di Pontefelcino, che nel 2012 festegger\u00e0 20 anni. \u00c8 stata frequentata da giovani aspiranti giornalisti che ora sono inviati, conduttori di telegiornali, direttori. Perugia dunque sta diventando anche una capitale internazionale del giornalismo: dal 13 al 17 aprile si svolger\u00e0 la quinta edizione del Festival internazionale del giornalismo con relatori ed esperti di tutto il mondo, dal Times alla televisione araba Al Jazeera. Un\u2019altra grande occasione per farsi conoscere da chi contribuisce a formare l\u2019opinione pubblica mondiale. A novembre si era invece svolto l\u2019Immaginario festival, dedicato soprattutto ad internet ed ai nuovi media. Ci sono poi i grandi festival dello spettacolo, con al primo posto Umbria Jazz, il folclore, le mostre e tante stagioni in una decina di teatri sparsi in tutta la regione. Anche l\u2019enogastronomia ed i veri prodotti tipici dell\u2019artiganato sono cultura (anche se un ministro, per giustificare i tagli nel settore, ha detto che \u201ccon la cultura non si mangia\u201d!). Occorre unire le forze: meno campanilismi, pi\u00f9 sinergie, meno enti, consigli e consiglieri di amministrazione. Anche qualche costruttore in meno a pi\u00f9 aiuti a quelle imprese che vorranno affrontare queste nuove sfide. Con i suoi santi, natura e cultura l\u2019Umbria, quel puntino sul mappamondo, pu\u00f2 diventare una luce, un luogo \u201cdiverso\u201d da scoprire, proteggere ed amare in tutto il mondo. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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