{"id":9170,"date":"2011-03-04T00:00:00","date_gmt":"2011-03-04T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9170"},"modified":"2011-03-04T00:00:00","modified_gmt":"2011-03-04T00:00:00","slug":"la-grazia-di-dio-ci-fa-nascere-a-vita-nuova","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-grazia-di-dio-ci-fa-nascere-a-vita-nuova\/","title":{"rendered":"La grazia di Dio ci fa nascere a vita nuova"},"content":{"rendered":"
\u201cPrivo della luce della fede, l\u2019universo intero finisce rinchiuso dentro un sepolcro senza futuro, senza speranza\u201d. Lo scrive Benedetto XVI nel Messaggio per la Quaresima, diffuso il 22 febbraio, nel quale ribadisce che \u201cDio ha creato l\u2019uomo per la resurrezione e per la vita, e questa verit\u00e0 dona la dimensione autentica e definitiva alla storia degli uomini, alla loro esistenza personale e al loro vivere sociale, alla cultura, alla politica, all\u2019economia\u201d. \u201cLa comunione con Cristo in questa vita \u2013 scrive il Pontefice \u2013 ci prepara a superare il confine della morte, per vivere senza fine in Lui. La fede nella risurrezione dei morti e la speranza della vita eterna aprono il nostro sguardo al senso ultimo della nostra esistenza… Liberare il nostro cuore dal peso delle cose materiali, da un legame egoistico con la \u2018terra\u2019, che ci impoverisce e ci impedisce di essere disponibili e aperti a Dio e al prossimo\u201d: questo l\u2019invito rivolto dal Papa ai fedeli a partire dal tema del messaggio, Con Cristo siete sepolti nel battesimo, con lui siete anche risorti (Col 2,12). \u201cAttraverso le pratiche tradizionali del digiuno, dell\u2019elemosina e della preghiera, espressioni dell\u2019impegno di conversione \u2013 prosegue Benedetto XVI \u2013 la Quaresima educa a vivere in modo sempre pi\u00f9 radicale l\u2019amore di Cristo. Per il cristiano, il digiuno non ha nulla di intimistico, ma apre maggiormente a Dio e alle necessit\u00e0 degli uomini, e fa s\u00ec che l\u2019amore per Dio sia anche amore per il prossimo\u201d. La pratica del digiuno, infatti, che \u201cpu\u00f2 avere diverse motivazioni\u201d, comporta per il cristiano la capacit\u00e0 di \u201csuperare l\u2019egoismo per vivere nella logica del dono e dell\u2019amore\u201d, imparando a \u201cdistogliere lo sguardo dal nostro io, per riconoscere Dio nei volti di tanti nostri fratelli\u201d. Quanto alla pratica dell\u2019elemosina, \u00e8 \u201cun richiamo al primato di Dio e all\u2019attenzione verso l\u2019altro\u201d, allontanando \u201cla tentazione dell\u2019avere, dell\u2019avidit\u00e0 di denaro, che insidia il primato di Dio nella nostra vita. La bramosia del possesso \u2013 afferma il Papa \u2013 provoca violenza, prevaricazione e morte. L\u2019idolatria dei beni non solo allontana dall\u2019altro, ma spoglia l\u2019uomo, lo rende infelice, lo inganna, lo illude senza realizzare ci\u00f2 che promette, perch\u00e9 colloca le cose materiali al posto di Dio, unica fonte della via\u201d. \u201cCome comprendere la bont\u00e0 paterna di Dio se il cuore \u00e8 pieno di s\u00e9 e dei propri progetti, con i quali ci si illude di potersi assicurare il futuro?\u201d, si chiede il Santo Padre, indicando come antidoto la pratica dell\u2019elemosina, cio\u00e8 la \u201ccapacit\u00e0 di condivisione\u201d. Infine, la preghiera, che \u201cci permette di acquisire una nuova concezione del tempo: senza la prospettiva dell\u2019eternit\u00e0 e della trascendenza, infatti, esso scandisce semplicemente i nostri passi verso un orizzonte che non ha futuro\u201d. \u201cIl diavolo \u00e8 all\u2019opera e non si stanca, neppure oggi, di tentare l\u2019uomo che vuole avvicinarsi al Signore\u201d, ma \u201cCristo ne esce vittorioso, per aprire anche il nostro cuore alla speranza e guidarci a vincere le seduzioni del male\u201d. \u00c8 il commento del Papa alla prima domenica di Quaresima, che ci ricorda come \u201cla fede cristiana implichi, sull\u2019esempio di Ges\u00f9 e in unione con Lui, una lotta \u2018contro i dominatori di questo mondo tenebroso\u2019\u201d, come si legge nella Lettera agli Efesini. Il Vangelo della Trasfigurazione, che \u201canticipa la risurrezione e annuncia la divinizzazione dell\u2019uomo\u201d, ci esorta nella seconda domenica di Quaresima a \u201cprendere le distanze dal rumore del quotidiano per immergersi nella presenza di Dio\u201d, la cui Parola ci aiuta a discernere \u201cil bene dal male\u201d. La domanda di Ges\u00f9 alla Samaritana, nella terza domenica di Quaresima, esprime per il Papa \u201cla passione di Dio per ogni uomo\u201d e ci mostra che \u201csolo quest\u2019acqua pu\u00f2 estinguere la nostra sete di bene, di verit\u00e0 e di bellezza\u201d, perch\u00e9 \u201cirriga i deserti dell\u2019anima inquieta e insoddisfatta\u201d. Il miracolo della guarigione del cieco nato, al centro della quarta domenica di Quaresima, \u201c\u00e8 il segno che Cristo, insieme alla vista, vuole aprire il nostro sguardo interiore, perch\u00e9 la nostra fede diventi sempre pi\u00f9 profonda e possiamo riconoscere in Lui l\u2019unico nostro Salvatore\u201d. \u201cLasciarci trasformare dall\u2019azione dello Spirito santo, come san Paolo sulla via di Damasco; orientare con decisione la nostra esistenza secondo la volont\u00e0 di Dio; liberarci dal nostro egoismo, superando l\u2019istinto di dominio sugli altri e aprendoci alla carit\u00e0 di Cristo\u201d. Questo, in sintesi, l\u2019itinerario di \u201cconversione\u201d della Quaresima, che per il Papa costituisce un \u201cmomento favorevole per riconoscere la nostra debolezza, accogliere, con una sincera revisione di vita, la grazia rinnovatrice del sacramento della penitenza e camminare con decisione verso Cristo\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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