{"id":9165,"date":"2011-02-25T00:00:00","date_gmt":"2011-02-25T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9165"},"modified":"2011-02-25T00:00:00","modified_gmt":"2011-02-25T00:00:00","slug":"chi-e-famiglia-e-chi-no","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chi-e-famiglia-e-chi-no\/","title":{"rendered":"Chi \u00e8 famiglia, e chi no"},"content":{"rendered":"

Un risultato il Forum regionale delle famiglie l\u2019ha ottenuto: l\u2019impegno del presidente del Consiglio regionale a fare in modo che il regolamento attuativo della legge sulla famiglia venga stoppato e rivisto. \u201cIl presidente Eros Brega – ha commentato il presidente del Forum Simone Pillon – ha accolto la nostra richiesta di essere sentiti e ha ricevuto una delegazione del Forum cui ha garantito tutto il suo impegno per far s\u00ec che le nostre proposte siano accolte\u201d. Il Forum, infatti, in fase di partecipazione aveva presentato alla vicepresidente della Giunta Regionale dell\u2019Umbria Carla Casciarri, con delega alle politiche familiari, emendamenti al Regolamento attuativo della legge regionale sulla famiglia approvata un anno fa nell\u2019ultima seduta del Consiglio regionale prima delle elezioni. \u201cNon una delle proposte avanzate da noi \u00e8 stata accolta\u201d, aveva per\u00f2 denunciato Pillon presentando l\u2019iniziativa di luned\u00ec, promossa proprio per chiedere la modifica di alcuni punti del regolamento, definiti \u201cinaccettabili\u201d in quanto \u201cstravolgono alla radice la definizione di famiglia\u201d, e pi\u00f9 in generale per chiedere che venga abbandonata l\u2019impostazione \u201cassistenzialistica\u201d delle misure definite nel regolamento. Il Forum, e l\u2019associazione Famiglie numerose che ha aderito alla protesta, contestano che tra i soggetti ammessi all\u2019intervento siano comprese \u201cfamiglie unipersonali di donne\u201d accanto a \u201cmadre con figli minori; famiglia monogenitoriale; famiglie con figli minori; famiglie numerose con quattro componenti e oltre\u201d. \u201cAnche le vedove sono famiglia\u201d ha risposto Casciarri, ma per il Forum \u201cla Regione non pu\u00f2 definire famiglia una donna che vive da sola\u201d e consentirle di \u201caccedere alle risorse stanziate in favore delle famiglie\u201d, quando per queste situazioni andrebbero trovate altre soluzioni e altri fondi. Se questa \u00e8 la punta dell\u2019iceberg il Forum muove una critica \u201cdi fondo\u201d al Regolamento. \u201cAnzich\u00e9 prevedere il consueto intervento a pioggia che non risolve nulla e ripropone le solite stantie politiche assistenziali – spiega Pillon – avevamo chiesto alla Giunta un colpo d\u2019ala che utilizzasse quei denari ormai stanziati per fare le prime riforme strutturali in favore della famiglia\u201d. Il Forum chiedeva che per la valutazione della fascia di reddito si abbandonasse l\u2019indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per introdurre il \u201cfattore famiglia, una modalit\u00e0 nuova di calcolare i costi dei servizi, le imposte locali e l\u2019accesso ai servizi tenendo conto finalmente dei carichi familiari\u201d. \u201cNulla di questo \u00e8 stato fatto, anzi – commenta Pillon – sono state escluse dagli interventi le famiglie con ISEE inferiore a 7500 Euro, e cio\u00e8 proprio le pi\u00f9 bisognose di tali sostegni\u201d. Il Forum, inoltre, non condivide la scelta di limitare gli aiuti alla sola \u201ccontribuzione diretta alle famiglie\u201d, peraltro assegnata attraverso \u201cmodalit\u00e0 burocratiche e assistenziali che si volevano superate\u201d che fanno perno sui servizi sociali. Il Regolamento, infatti, non prevede \u201cconvenzioni permanenti con i soggetti produttori e distributori\u201d che pure sono contemplate nella Legge regionale sulla famiglia. Per questo chiedeva anche di \u201criservare una parte dei fondi alla stipula di convenzioni permanenti con tali soggetti e a beneficio di determinate categorie di famiglie, con speciale attenzione a quelle numerose come richiesto dalla norma stessa\u201d. Luned\u00ec ai consiglieri regionali \u00e8 stato consegnato un volantino e una copia di Famiglia cristiana su cui \u00e8 pubblicato il dossier sul \u201cfattore famiglia\u201d, la modalit\u00e0 di fisco a misura di famiglia che proponiamo alla nostra regione e che ha gi\u00e0 raccolto molti consensi a livello nazionale da parte di numerose forze politiche e sociali. \u201cIl rischio di interventi a pioggia come quello proposto dalla Giunta – commenta Pillon – \u00e8 che una volta esaurite le risorse la famiglia resti da sola. Ecco perch\u00e9 abbiamo insistito per interventi strutturali quali appunto il fattore famiglia cos\u00ec da garantire alle famiglie una fiscalit\u00e0 regionale che tenga conto dei carichi familiari senza necessit\u00e0 di continui rifinanziamenti\u201d. Nello stesso giorno \u00e8 stata diffusa una nota della Commissione della Conferenza episcopale umbra per la Famiglia e la Vita in cui si ricordava \u201cche i fedeli laici, come singoli o attraverso le loro associazioni o forum, hanno il diritto-dovere di assumersi la responsabilit\u00e0 di ogni iniziativa sul piano religioso o civile riguardante ogni aspetto del bene comune, in primis della famiglia\u201d. Poche righe che ad alcuni sono parse come una presa di distanza dall\u2019iniziativa del Forum, ma nella nota la Commissione si limitava a chiarire che pur trattandosi di un\u2019iniziativa messa in campo da associazioni cattoliche ci\u00f2 non \u00e8 sufficiente per \u201cimplicare la responsabilit\u00e0 della Conferenza episcopale, la quale agisce e si esprime attraverso modalit\u00e0 e mezzi propri di intervento\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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