{"id":9144,"date":"2011-02-18T00:00:00","date_gmt":"2011-02-17T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9144"},"modified":"2015-07-06T15:12:37","modified_gmt":"2015-07-06T13:12:37","slug":"una-nuova-era-e-alle-porte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/una-nuova-era-e-alle-porte\/","title":{"rendered":"Una nuova Era \u00e8 alle porte"},"content":{"rendered":"

Stiamo partecipando ad un passaggio – in tutta evidenza – storico. I Paesi arabi del Nord Africa e del Medio Oriente stanno vivendo una trasformazione il cui futuro non \u00e8 ancora completamente noto, ma che certamente peser\u00e0 sugli equilibri geopolitici del futuro. Un mondo di 15 nazioni e quasi 250 milioni di persone non pu\u00f2 naturalmente essere considerato come un\u2019entit\u00e0 unica, ma non v\u2019\u00e8 dubbio che grazie alla Rete, a quella che di fatto \u00e8 una unit\u00e0 linguistica e ad una storia e una cultura che le popolazioni di questa grande area percepiscono come in buona parte comune, le dinamiche avviate in Tunisia si stiano rapidamente allargando a macchia d\u2019olio in tutta la regione. Dopo la fuga di Ben Ali gli egiziani hanno preso fiducia e avuto successo. La caduta di Mubarak ha alimentato la protesta nello Yemen… In Bahrein la popolazione \u00e8 scesa in piazza… In Palestina il premier Salam Fayyad ha rassegnato le dimissioni, ricevendo dal presidente Abu Mazen l\u2019incarico di costituire un nuovo governo tecnico per convocare il 9 luglio le elezioni amministrative ed entro settembre quelle politiche… Gli echi di queste vicende arrivano anche altri due Paesi particolarmente importanti. Il primo \u00e8 l\u2019Arabia Saudita, che negli scorsi giorni aveva offerto aiuto finanziario a Mubarak per sostituire l\u2019eventuale sospensione degli aiuti Usa. Con questo gesto la famiglia reale saudita, divisa da forti rivalit\u00e0 al proprio interno, confessava il timore che un cambiamento in Egitto modificasse gli equilibri regionali e che la conseguente domanda di democrazia potesse \u201cinfettare\u201d anche il proprio Paese. Ora l\u2019offerta \u00e8 stata superata dagli eventi, e i sauditi rimangono in silenzio, ma dovranno fare i conti con quanto sta accadendo ai loro confini. Il secondo \u00e8 l\u2019Iran. Non si tratta di un Paese arabo, ma il governo iraniano ha cercato proprio nel mondo arabo confinante di influire, imponendo il proprio fondamentalismo con la forza del petrolio. I moti di questi giorni potrebbero dare nuova energia alla rivoluzione verde del popolo iraniano contro gli ayatollah. Non per nulla da luned\u00ec mattina l\u2019abitazione del leader dell\u2019opposizione Moussavi \u00e8 stata circondata dalla polizia e all\u2019uomo politico \u00e8 stato impedito di muoversi, mentre i blog iraniani, da tutto il mondo, riprendono a infiammarsi. In questo quadro aumenta l\u2019imprevedibilit\u00e0, aumentano i rischi di instabilit\u00e0 e di vulnerabilit\u00e0 ai fondamentalismi, ma contemporaneamente crescono le speranze per la democrazia. La determinazione della gente, gli spazi di libert\u00e0 dati dai nuovi mezzi di comunicazione, l\u2019irrobustimento delle istituzioni multilaterali regionali che riducono gli spazi alle dittature solitarie fanno sperare che l\u2019esito dei movimenti di oggi sia nella direzione della democrazia e della pace. Una considerazione fa sperare. Alcuni commentatori hanno descritto gli Usa completamente spiazzati dagli eventi, costretti ad aggiornare le loro alleanze. In realt\u00e0 Obama durante il suo mandato ha dato vita ad un\u2019iniziativa politico-culturale mai vista verso il mondo arabo e il mondo musulmano. Rileggendo ora il suo discorso all\u2019Universit\u00e0 del Cairo del 4 giugno 2009 si riconoscono molti dei temi declinati da piazza Tahrir in questi giorni. Forse i giudizi sulle ingenuit\u00e0 di Obama vanno davvero rivisti. Il presidente Usa ha indicato con chiarezza le sue priorit\u00e0 e ha agito con coraggio con i mezzi della politica. Ha rischiato. Oggi forse sta iniziando a raccogliere frutti preziosi per tutti.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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