\u00c8 cambiato il clima per i \u201cfurbetti del fisco\u201d. Adesso devono vedersela non solo con la Guardia di finanza, l\u2019Agenzia delle entrate ed i pi\u00f9 rigidi controlli dei Comuni e degli altri enti locali: anche i cittadini sono scesi in prima linea. Al 117, il numero di telefono di pubblica utilit\u00e0 della Guardia di finanza, sono in costante aumento le segnalazioni sul vicino di casa con Suv e piscina che non paga il ticket sanitario perch\u00e9 \u201cnullatenente\u201d, o dell\u2019artigiano che perde un lavoro a causa di un concorrente il quale si fa pagare in nero. Chi evade il fisco – ha detto il generale Fabrizio Cuneo, comandante regionale della Guardia di finanza presentando i risultati della attivit\u00e0 svolta nel 2011 dalle fiamme gialle in Umbria – produce un danno all\u2019erario, ma fa anche concorrenza sleale in campo economico, e ruba ai cittadini onesti che invece le tasse le pagano. Supportata da una pi\u00f9 incisiva attivit\u00e0 di intelligence, con il controllo delle varie banche dati, dei patrimoni e dei movimenti di denaro, e grazie anche alll\u2019aumentata collaborazione dei cittadini, nel 2011 la Guardia di finanza ha scoperto in Umbria redditi non denunciati per oltre 332 milioni di euro ed Iva non versata per oltre 64 milioni di euro. Sono stati individuati 188 tra evasori totali (persone e societ\u00e0 sconosciute al fisco) e para-totali (che hanno denunciato meno della met\u00e0 del loro reddito). L\u2019evasione e l\u2019elusione fiscale favoriscono l\u2019economia sommersa e l\u2019illegalit\u00e0. Nel corso di questi controlli sono stati scoperti infatti anche 957 lavoratori in nero. Un numero equivalente ai dipendenti di una delle pi\u00f9 grandi aziende dell\u2019Umbria, che sfrutta i suoi operai e che danneggia quegli imprenditori onesti che invece rispettano il contratto di lavoro e pagano i contributi per le malattie e la pensione. C\u2019\u00e8 poi chi non solo fa concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori onesti ma prende anche in giro i consumatori. Si tratta della produzione e vendita di oggetti con marchi contraffatti. In Umbria sono state denunciate 32 persone e sequestrati 170 mila articoli di vario genere, dall\u2019abbigliamento ai giocattoli. Un grande supermercato della truffa. Singolare in questo campo l\u2019operazione del Comando provinciale di Perugia, che ha permesso di sequestrare in tutta Italia 80 mila oggetti di ceramica con il falso marchio Thun (la nota azienda di Bolzano) e che invece erano prodotti in Cina. Molti di questi articoli con soggetti religiosi (Madonne, angeli, ecc.) erano pronti per finire nei negozi e nelle bancarelle intorno ai santuari mariani di Lourdes e Medjugorje. Sono solo alcuni esempi della vasta attivit\u00e0 svolta dalle fiamme gialle lo scorso anno in Umbria. Dai numeri forniti dal Comando regionale risulta che, a parit\u00e0 di controlli nel 2011, l\u2019evasione fiscale sta calando rispetto agli anni precedenti. Forse stiamo diventando tutti un po\u2019 pi\u00f9 onesti, anche perch\u00e9 costretti ad esserlo.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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