Il messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle migrazioni 2011, che si celebra domenica 16 gennaio sul tema \u201cUna sola famiglia umana\u201d, esorta a leggere l\u2019immigrazione \u201cdentro un progetto-pacchetto integrazione, su cui si fatica ancora ad investire sia sul piano nazionale sia locale, abbandonando al volontariato percorsi e progetti sul territorio\u201d. Lo ha detto mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, durante la conferenza stampa di presentazione della Giornata, svoltasi a Roma. Pi\u00f9 attenzione agli \u201cimmigrati precari\u201d. Il Papa, nel messaggio \u2013 ha proseguito mons. Perego \u2013 raccomanda \u201cl\u2019attenzione alle minoranze, in particolare ai rom e sinti; la coniugazione del diritto di emigrare e del dovere di regolare i flussi, alla luce del nuovo decreto, che pur nelle novit\u00e0 positive di quest\u2019anno \u2013 l\u2019attenzione ai migranti di origine italiana, la distribuzione delle quote alla luce delle domande \u2013 fatica ancora a rispondere alla necessit\u00e0 di un incontro tra domanda e offerta di lavoro, risultando alla fine, di fatto, una regolarizzazione soprattutto delle persone straniere presenti nel nostro territorio\u201d. Senza dimenticare, ha proseguito, \u201cl\u2019attenzione sociale al mondo degli immigrati precari che hanno perso il lavoro; l\u2019impegno a una riforma della scuola con al centro l\u2019interculturalit\u00e0; l\u2019attenzione al dialogo interreligioso; il diritto ai luoghi di culto; il dovere di un rispetto delle differenze\u201d. In Italia pochi universitari stranieri. L\u2019Italia \u00e8 il \u201cfanalino di coda\u201d per quanto riguarda la capacit\u00e0 di attrazione di studenti universitari stranieri nel Paese. Alle domande dei giornalisti sui motivi della \u201cmobilit\u00e0 minore\u201d degli studenti stranieri in Italia \u2013 dove sono 54.507, pari al 3,1% del totale, contro la media europea del 10% \u2013 mons. Perego ha elencato tra le cause \u201cle poche residenze universitarie presenti, di cui possono usufruire solo il 2% degli studenti stranieri, contro il 10 della Germania e il 7 della Francia, le pochissime borse di studio erogate, quasi esclusivamente da enti privati, e la mancanza di corsi in lingua, attivati solo da pochi anni\u201d. Di qui la necessit\u00e0 di attrezzarsi meglio per \u201candare incontro ai volti di un\u2019immigrazione giovane, istruita\u201d utilizzando, per esempio, forme di partenariato come il progetto Marco Polo, grazie al quale i cinesi sono diventati il secondo Paese per numero di stranieri presenti in Italia, dopo gli 11.500 albanesi. In calo le richieste d\u2019asilo. Per quanto riguarda la diminuzione delle richieste di asilo, \u201cl\u2019Italia \u00e8 sempre stata un Paese di passaggio \u2013 ha affermato mons. Perego \u2013 e purtroppo da noi manca ancora una legge sul diritto di asilo\u201d. Anche i respingimenti in mare, secondo il direttore di Migrantes, hanno contribuito al crollo delle domande. In compenso, \u201csempre pi\u00f9 richieste d\u2019asilo vengono presentate negli aeroporti, e gli sportelli appositi stanno aumentando\u201d. L\u2019auspicio di Migrantes \u00e8 che \u201ci luoghi di sbarco non diventino luoghi di respingimento, ma luoghi in cui la domanda venga accolta e poi accompagnata non da percorsi occasionali, ma da leggi organiche\u201d. Sul piano europeo, l\u2019augurio \u00e8 che \u201cnon ci siano pi\u00f9 rimpalli da un Paese all\u2019altro\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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