{"id":9018,"date":"2010-12-24T00:00:00","date_gmt":"2010-12-24T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=9018"},"modified":"2015-06-16T12:16:52","modified_gmt":"2015-06-16T10:16:52","slug":"ci-e-stato-dato-un-bimbo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/ci-e-stato-dato-un-bimbo\/","title":{"rendered":"Ci \u00e8 stato dato un Bimbo"},"content":{"rendered":"
Sembra una costante dell\u2019agire di Dio che le meraviglie della Salvezza si compiano durante la notte. La notte di Pasqua sar\u00e0 detta la \u201cnotte delle notti\u201d, perch\u00e9 ricapitola tutte le notti grandi che l\u2019hanno preceduta nell\u2019Antico Testamento. La liturgia ne conosce quattro fondamentali. La notte della creazione, quando Dio estrasse il mondo dalle tenebre del caos; la notte in cui chiam\u00f2 Abramo e gli chiese il figlio; la notte dell\u2019esodo dall\u2019Egitto, quando chiam\u00f2 all\u2019esistenza una massa che era un non popolo; infine la notte della risurrezione di Ges\u00f9. Nella notte di Natale, anonimi e spaventati pastori della Giudea ne vissero un anticipo, quando udirono un annuncio simile a quello che accoglier\u00e0 tre donne spaventate al sepolcro del Signore, la mattina di Pasqua: \u201cNon temete! Io vi annuncio una grande gioia: oggi vi \u00e8 nato un Salvatore\u201d. Ma gi\u00e0 una luce potente e terribile squarciava le tenebre e li avvolgeva.<\/p>\n
La loro vita da quel momento cambi\u00f2 per sempre. E la notte si riemp\u00ec di canti, quando all\u2019angelo annunciatore si un\u00ec una schiera innumerevole di spiriti celesti che cantava a Dio dandogli gloria e augurando pace agli uomini da Lui amati. Alcuni secoli prima, il profeta Isaia aveva intravisto questa notte e l\u2019aveva cantata. L\u2019ascolteremo nella prima lettura della liturgia notturna. Nella prima sequenza (Is<\/em> 9,1) un popolo avanza triste, a tentoni, in un buio profondo e interminabile; all\u2019improvviso \u00e8 sorpreso da una luce potente e inaspettata. Una folgorazione che capovolger\u00e0 le sorti di quella massa dolorante. Altrettanto improvvisamente la festa, la gioia, il giubilo, diventano incontenibili. Si esulta davanti a Dio con un\u2019allegria paragonabile a quando dai campi raccoglievano frutti abbondanti, grano, olive, uva\u2026 o come quando, al termine di una battaglia vinta, si spartivano le prede sottratte al nemico (v. 2). Ma il poeta tiene ancora nascosto il perch\u00e9 di tanta festa.<\/p>\n Una seconda sequenza (v. 3) gi\u00e0 lo lascia confusamente intravedere. Ci sono uomini in cammino verso l\u2019esilio: perch\u00e9 nessuno fugga, li hanno aggiogati due a due, mentre gli aguzzini li spingono avanti percotendoli con verghe. Al folgorare di quella luce, i gioghi si spezzano, si spezzano le verghe. La gente \u00e8 libera, grida, esulta, festeggia. Stava avvenendo quello che era avvenuto qualche secolo prima, quando Dio, con pochi uomini al comando di Gedeone, prodigiosamente aveva sterminato una torma predoni nomadi, i Madianiti, che da decenni devastavano periodicamente i campi di Israele, riducendo la gente sul lastrico. Il fatto era rimasto talmente impresso nella memoria collettiva, che semplicemente lo chiamarono \u201cil giorno di Madian\u201d.<\/p>\n Un\u2019altra sequenza procede crescendo rumorosamente verso il centro del poema, dove si scioglier\u00e0 l\u2019enigma (Is<\/em> 9,4). Uno scarpone militare marcia rimbombando. Le mimetiche da combattimento, intrise di sangue e di fango, scompaiono in una fiammata. Tutto \u00e8 divorato dal fuoco. \u00c8 la fine della battaglia. Dopo tanto fracasso, ecco il centro del poema, dove tutto si scioglier\u00e0 in un verso brevissimo, tenero, silenzioso, fatto di tre sole parole ebraiche: \u201cCi \u00e8 nato un Bimbo\u201d (Is<\/em> 9,5). Questo evento, tanto piccolo da non sembrare nemmeno un evento, tanto \u00e8 ordinario, fu in realt\u00e0 la causa scatenante di quella pace improvvisa e impensata. Poi il poema si espande tranquillo, nella contemplazione del neonato. La folla liberata lo acclama: Consigliere prodigioso! Eroe divino! Padre per sempre! Principe di pace! La pace sar\u00e0 veramente senza fine, perch\u00e9 sar\u00e0 fondata sul diritto e sulla giustizia. Il popolo e la terra, finalmente liberati, avranno nuovamente un re; il regno di Davide \u00e8 finalmente rinato. Ascolteremo risuonare questi versi anche nel canto di ingresso della messa di mezzogiorno, quando l\u2019annuncio di questo Bambino si espander\u00e0 ancora.<\/p>\n La Lettera agli Ebrei dir\u00e0 che – attraverso questo Figlio – Dio ha riassunto e compiuto le parole gi\u00e0 rivelate ai padri nei tempi antichi (Eb<\/em> 1,2). Attraverso di lui il Padre ha detto tutto quanto aveva da dirci per la nostra salvezza. Non solo. Questo Figlio \u00e8 irradiazione della sua gloria (Eb<\/em> 1,3); \u00e8 Dio lui stesso. Il culmine della rivelazione su questo Bambino misterioso \u00e8 raggiunto nel prologo del Vangelo secondo Giovanni, da cui sappiamo che Egli era prima dei tempi, nel principio (Gv<\/em> 1,1), che \u00e8 la Parola del Padre per mezzo della quale fu creato l\u2019universo (v. 3) dove il Bambino \u00e8 entrato come luce (v. 5), la stessa intravista dal profeta Isaia. Egli era venuto in realt\u00e0 a casa sua, ma la gran parte dei suoi non lo hanno voluto riconoscere (v. 11). Alcuni per\u00f2 s\u00ec; lo hanno riconosciuto e accolto (v. 12). A loro volta sono stati riconosciuti e accolti dal Padre, che li ha fatti suoi figli, a somiglianza di suo Figlio (v. 12). Incredibile.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Sembra una costante dell\u2019agire di Dio che le meraviglie della Salvezza si compiano durante la notte. La notte di Pasqua sar\u00e0 detta la \u201cnotte delle notti\u201d, perch\u00e9 ricapitola tutte le notti grandi che l\u2019hanno preceduta nell\u2019Antico Testamento. La liturgia ne conosce quattro fondamentali. 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