{"id":8967,"date":"2010-12-10T00:00:00","date_gmt":"2010-12-09T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8967"},"modified":"2015-06-09T12:12:37","modified_gmt":"2015-06-09T10:12:37","slug":"il-1861-dei-cattolici","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-1861-dei-cattolici\/","title":{"rendered":"Il 1861 dei cattolici"},"content":{"rendered":"

I cattolici sono \u201csoci fondatori\u201d del nostro Paese, e l\u2019Unit\u00e0 d\u2019Italia \u201cresta una conquista preziosa e un ancoraggio irrinunciabile\u201d. Sono questi i due binari principali attorno a cui si \u00e8 articolato il saluto con cui il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha aperto il 2 dicembre il X Forum del progetto culturale, che si \u00e8 tenuto a Roma (fino al 4 dicembre), sul tema: \u201cNei 150 anni dell\u2019Unit\u00e0 d\u2019Italia. Tradizione e progetto\u201d. \u201cCogliere il contributo cristiano rispetto al destino del nostro Paese – ha ammonito il Presidente della Cei – richiede una lettura della storia scevra da pregiudizi e seriamente documentata, lontana dunque tanto da conformismi quanto da revisionismi\u201d. Da san Francesco d\u2019Assisi, cui \u201csi lega il ripetuto uso del termine Italia\u201d, e santa Caterina da Siena, sono \u201cinnumerevoli le figure\u201d che hanno dato \u201cun incisivo contributo alla crescita religiosa e allo sviluppo sociale e perfino economico della nostra Penisola\u201d, segno che \u201cl\u2019unico sentimento che accomunava gli italiani era quello religioso e cattolico\u201d.Nel 1861 \u201cveniva generato un popolo\u201d, e soprattutto veniva dimostrato che \u201clo Stato in s\u00e9 ha bisogno di un popolo, ma il popolo non \u00e8 tale in forza dello Stato, lo precede in quanto non \u00e8 una somma di individui ma una comunit\u00e0 di persone, e una comunit\u00e0 vera e affidabile \u00e8 sempre di ordine spirituale ed etica, ha un\u2019anima. Ed \u00e8 questa la sua spina dorsale. Ma se l\u2019anima si corrompe, allora diventa fragile l\u2019unit\u00e0 del popolo, e lo Stato si indebolisce e si sfigura\u201d, ha denunciato il card. Bagnasco, secondo il quale ci\u00f2 accade \u201cquando si oscura la coscienza dei valori comuni, della propria identit\u00e0 culturale\u201d. Di qui la tesi centrale del Presidente dei Vescovi italiani: \u201cLo Stato non pu\u00f2 creare questa unit\u00e0 che \u00e8 pre-istituzionale e pre-politica, ma nello stesso tempo deve essere attento a preservarla e a non danneggiarla. Sarebbe miope e irresponsabile attentare a ci\u00f2 che unisce in nome di qualsivoglia prospettiva\u201d. \u201cQuanto pi\u00f9 l\u2019uomo si ripiega su se stesso, egocentrico o pauroso, tanto pi\u00f9 il tessuto sociale si sfarina, e ognuno tende a estraniarsi dalla cosa pubblica, sente lo Stato lontano. Ma \u00e8 anche vero – ha puntualizzato il Cardinale – che quanto pi\u00f9 lo Stato diventa autoreferenziale, chiuso nel palazzo, tanto pi\u00f9 rischia di ritrovarsi vuoto e solo, estraneo al suo popolo\u201d. In questo scenario, \u201cla religione in genere, e in Italia le comunit\u00e0 cristiane in particolare, sono state e sono fermento nella pasta, accanto alla gente; sono prossimit\u00e0 di condivisione e di speranza evangelica, sorgente generatrice del senso ultimo della vita, memoria permanente di valori morali. Sono patrimonio che ispira un sentire comune diffuso che identifica senza escludere, che fa riconoscere, avvicina, sollecita il senso di cordiale appartenenza e di generosa partecipazione alla comunit\u00e0 ecclesiale, alla vita del borgo e del paese, delle citt\u00e0 e delle regioni, dello Stato\u201d. La fede, cio\u00e8, \u201cnon pu\u00f2 essere mai ridotta a religione civile\u201d ma \u201c\u00e8 innegabile la sua ricaduta nella vita personale e pubblica\u201d. Partendo da queste premesse, il card. Bagnasco ha tracciato una sorta di identikit della buona politica, rinnovando l\u2019auspicio che \u201cpossa sorgere una generazione nuova di italiani e di cattolici che sentono la cosa pubblica come fatto importante e decisivo, che credono fermamente nella politica come forma di carit\u00e0 autentica perch\u00e9 volta a segnare il destino di tutti. L\u2019autocoscienza di una societ\u00e0, che si esprime anche nei suoi ordinamenti giuridici e statuali – ha aggiunto il Cardinale – \u00e8 conseguenza dell\u2019autocoscienza dell\u2019uomo, e senza la prospettiva di una vita oltre la morte, la vita politica tender\u00e0 a farsi semplicemente organizzazione delle cose materiali, equilibrio di interessi, freno di appetiti individuali o corporativi, amministrazione e burocrazia. La dignit\u00e0 della persona – ha quindi ribadito – trova la sua incondizionatezza solo nella trascendenza\u201d, che \u201cfonda e garantisce il valore dell\u2019uomo e il suo agire morale\u201d, in quanto \u201cil rispetto e la promozione di questa dignit\u00e0\u201d sono \u201cil nucleo del bene comune, scopo di ogni vero Stato\u201d. Di qui il primato del \u201cvivere retto\u201d, \u201csia dei cittadini che dei loro rappresentanti\u201d: \u201cNon sono le strutture in quanto tali n\u00e9 il semplice proceduralismo delle leggi a garantire ipso facto il retto vivere, ma la vita di persone rette che intendono lasciarsi plasmare dalla giustizia\u201d. Anche il tema del federalismo, per la Chiesa italiana, rientra nell\u2019\u201cimpegno a favore dell\u2019unit\u00e0 nazionale, che resta una conquista preziosa e un ancoraggio irrinunciabile\u201d. A questo proposito, gli Orientamenti pastorali della Cei per questo decennio, dedicati all\u2019educazione, \u201crappresentano una opportunit\u00e0 per mantenere o ricostituire il patrimonio spirituale e morale indispensabile anche all\u2019uomo post-moderno\u201d, a partire dalla consapevolezza che \u201cl\u2019annuncio integrale del Vangelo di Ges\u00f9 Cristo \u00e8 ci\u00f2 che di pi\u00f9 caro e prezioso la Chiesa ha da offrire perch\u00e9 non si smarrisca l\u2019identit\u00e0 personale e sociale, e anche il miglior antidoto a certo individualismo che mette a dura prova la coesistenza e il raggiungimento del bene comune\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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