{"id":8952,"date":"2010-12-03T00:00:00","date_gmt":"2010-12-02T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8952"},"modified":"2015-07-27T12:02:29","modified_gmt":"2015-07-27T10:02:29","slug":"il-battezzatore-preannuncia-un-anonimo-sconvolgente","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-battezzatore-preannuncia-un-anonimo-sconvolgente\/","title":{"rendered":"Il Battezzatore preannuncia un \u201cAnonimo\u201d sconvolgente"},"content":{"rendered":"

La figura di Giovanni il Battista domina vistosamente la liturgia di questa seconda domenica di Avvento. Il Vangelo di Matteo<\/em> lo descrive con i tratti di un antico profeta, che indossa un mantello di pelle di cammello, si nutre di locuste seccate al sole del deserto e di miele selvatico. Il deserto della Giudea \u00e8 il luogo della sua attivit\u00e0, come lo era stato anticamente del profeta Elia, al quale Giovanni somiglia anche per lo stile vigoroso della sua predicazione. Egli annuncia che la storia sta cambiando, perch\u00e9 Dio si \u00e8 fatto vicino all\u2019uomo ed \u00e8 giunto il momento in cui il ravvedimento non si pu\u00f2 pi\u00f9 rimandare. Ma il vero protagonista di oggi \u00e8 Uno di cui non si sa nemmeno il nome; ma di Lui Giovanni il Battezzatore dice che comparir\u00e0 presto e potentemente sulla scena della storia.<\/p>\n

La profezia di Isaia lo descriveva come un fragile virgulto, che spunta da un tronco spezzato dalla violenza della guerra (Is<\/em> 10,34); su di Lui si sarebbe posato il soffio dei venti di Dio (Is<\/em> 11,1-2). Egli inaugurer\u00e0 tempi di giustizia a favore degli oppressi del paese e la sua parola avr\u00e0 la forza di una verga brandita sul capo degli empi (Is<\/em> 11,4-5). Il clima di pace sar\u00e0 tale quale gli uomini non avevano pi\u00f9 visto dai tempi felici dell\u2019Eden (Is<\/em> 11,6-8). Il brano evangelico, che culmina con la presentazione di questo Anonimo, \u00e8 chiaramente diviso in due parti: 3,1-6 e 7-10.<\/p>\n

Nella prima l\u2019evangelista presenta il Battezzatore che predica nel deserto; in lui si realizza la profezia di Isaia, che verso la fine dell\u2019esilio babilonese chiedeva agli israeliti di preparare una strada a Dio che veniva a liberarli (vv. 1-3); poi, come per confermare che Giovanni \u00e8 un vero profeta, ne descrive l\u2019abbigliamento e la dieta (v. 4). Improvvisamente il deserto si popola di gente che esce da Gerusalemme, si raduna dalla regione circostante, presso il Giordano, confessa i propri peccati e si lascia immergere nelle acque del fiume, in segno di conversione.<\/p>\n

Nella seconda parte il vangelo \u201czooma\u201d su uno spicchio della folla: sadducei e farisei. Erano due raggruppamenti religiosi giudaici; anche loro erano in fila per l\u2019immersione. Rispetto alla generalit\u00e0 della folla, erano uomini particolarmente devoti e attaccati ai riti, da cui speravano di ottenere la giustificazione e forse, nel caso presente, speravano anche in una accoglienza gentile da parte di Giovanni. Il quale invece li apostrofa violentemente, chiamandoli \u201cfigli di vipere\u201d, loro che si ritenevano figli di Abramo (v. 7). La richiesta del battezzatore \u00e8 perentoria: dimostrare con fatti concreti che si ha voglia di convertirsi. I riti da soli non servono. Il giudizio di Dio \u00e8 imminente e irrevocabile (vv. 8-9). A questo punto il Battezzatore parla di \u201cColui che viene dopo di me\u201d. Viene dopo, ma era prima, e lo supera tanto in potenza e dignit\u00e0 che egli non si ritiene degno nemmeno di esserne l\u2019ultimo degli schiavi.<\/p>\n

La distanza tra il battesimo che Giovanni amministra e quello che amministrer\u00e0 Colui che deve venire \u00e8 pari alla differenza che passa fra il potere purificatore dell\u2019acqua e quello del fuoco (v. 11). Di Lui dice ancora che sar\u00e0 un giudice assolutamente imparziale: chi \u00e8 autentico, come lo \u00e8 il grano, far\u00e0 parte del suo granaio, chi invece non ha consistenza, come la pula, sar\u00e0 portato via dal vento e alla fine brucer\u00e0 nel fuoco (v. 12). Nella seconda lettura Paolo ricorda ai cristiani di Roma che le Scritture sante sono state date per la nostra istruzione (Rm<\/em> 15,4); vale a dire che la Parola che si proclama in questa liturgia \u00e8 rivolta a noi: la folla siamo noi, i sadducei e i farisei siamo noi, Giovanni Battista oggi chiama a conversione tutti noi, proclamando la vicinanza di Dio alla vita di ciascuno. \u00c8 possibile cambiare modo di essere e di pensare, perch\u00e9 Dio ha preso l\u2019iniziativa di mettersi in cerca dell\u2019uomo.<\/p>\n

Oggi abbiamo tutti l\u2019occasione di incontrarlo. Sembra attuale domandarci se alcuni tra noi, al pari dei sadducei e dei farisei, non poggino una fiducia esagerata su riti e pratiche devozionali, spesso vuote e prive di spessore, certi che bastino per essere graditi a Dio. L\u2019invettiva con cui il Battezzatore accolse loro, oggi accoglie noi. La vipera dalla lingua biforcuta \u00e8 l\u2019immagine dell\u2019ambiguit\u00e0: la religiosit\u00e0 va in una direzione e la vita in un\u2019altra. Il rito ha senso e valore se \u00e8 accompagnato da un cambiamento di vita. All\u2019orizzonte ultimo di questa domenica rimane in ogni caso la figura del Virgulto di Iesse e di quel mondo di pace universale che tutti sogniamo e verso cui l\u2019Avvento concretamente ci incammina.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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