{"id":8950,"date":"2010-12-03T00:00:00","date_gmt":"2010-12-02T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8950"},"modified":"2022-08-31T04:13:23","modified_gmt":"2022-08-31T02:13:23","slug":"confronto-aperto-dopo-reggio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/confronto-aperto-dopo-reggio\/","title":{"rendered":"Confronto aperto dopo Reggio"},"content":{"rendered":"

Si \u00e8 svolto venerd\u00ec 26 novembre presso il Seminario regionale in Assisi l\u2019incontro regionale: \u201cDopo la settimana sociale di Reggio Calabria: il bene comune in Umbria\u201d, promosso dalla Ceu, commissione per i problemi sociali, lavoro, giustizia e pace, al quale sono intervenuti gli otto Vescovi umbri, i responsabili degli uffici diocesani, i rappresentanti regionali delle Acli, Cisl, Confcooperative e Azione cattolica.<\/p>\n

Un confronto aperto sul bene comune e l\u2019impegno dei cattolici nella societ\u00e0 alla luce degli sviluppi emersi nella assise della 46a Settimana sociale di Reggio Calabria. L\u2019incontro \u00e8 stato coordinato da Vincenzo Menna, neo nominato direttore della Commissione Ceu per i problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace.<\/p>\n

Ha introdotto i lavori il presidente della Conferenza episcopale umbra e vescovo di Terni-Narni-Amelia mons. Vincenzo Paglia, che ha auspicato, proprio a partire dall\u2019esperienza della Settimana sociale, una crescente attenzione e preoccupazione della Chiesa umbra nel suo complesso per la situazione dell\u2019intera Regione.<\/p>\n

\u201cDobbiamo offrire, e sentire, la responsabilit\u00e0 del futuro di questa regione, non solo economico e sociale – ha detto mons. Paglia – ma in tutte le dimensioni, un futuro del quale anche la Chiesa deve occuparsi, deve dare il suo contributo\u201d.<\/p>\n

Come raggiungere questa apertura di orizzonte \u00e8 la domanda a cui i seminari promossi sul Bene comune, in particolare quello di marzo e questo ultimo, cercano di dare risposta. Stasera, ha aggiunto mons. Paglia, \u201criflettiamo sulla vita e la missione di questa Chiesa\u201d e \u201cil primo modo di contribuire al futuro della regione \u00e8 di essere pienamente comunit\u00e0 ecclesiale capace di una duplice attenzione ai problemi strettamente ecclesisali e alla realt\u00e0 in cui viviamo\u201d.<\/p>\n

Ad Assisi non si \u00e8 celebrato un \u201cincontro di studio ma di discernimento\u201d ha detto il presidente della Ceu, sottolineando come vi sia l\u2019esigenza, confermata dalla presenza dei vescovi di tutte le diocesi umbre, \u201cdi vivere questa comunione\u201d con tutte le componenti ecclesiali.<\/p>\n

Una scelta che, ha precisato mons. Paglia, non nasce dalla \u201ctecnica\u201d ma \u201cdall\u2019eucarestia perch\u00e8 come dalla lex orandi<\/em> discende la lex credendi<\/em> cos\u00ec ne discende anche la lex agendi\u201d ovvero il modo di essere e di agire dei cristiani nel mondo.<\/p>\n

I lavori coordinati da Vincenzo Menna direttore della commissione regionale per i problemi sociali e del lavoro, giustizia e pace, sono proseguiti con la relazione del prof. Luca Diotallevi, docente di Sociologia all\u2019Universit\u00e0 di Roma III e vicepresidente del Comitato Organizzatore delle Settimane Sociali, sul tema: \u201cUn\u2019agenda per l\u2019Umbria: il contributo dei cattolici<\/em>\u201d.<\/p>\n

Diotallevi ha ricordato come il bene comune risulti dal concorso di tutte le componenti della societ\u00e0 e come sia necessario applicare correttamente il discernimento per individuare un\u2019agenda realistica riguardante appunto il bene comune. \u201cAlla formulazione dell\u2019agenda occorre far seguire per\u00f2 \u2013 ha osservato Diotallevi – strategie significative; ci\u00f2 chiama in causa un adeguato impegno culturale e spirituale del laicato, quale pu\u00f2 essere assicurato da una intensa partecipazione alla liturgia eucaristica\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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