{"id":8865,"date":"2010-11-05T00:00:00","date_gmt":"2010-11-05T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8865"},"modified":"2010-11-05T00:00:00","modified_gmt":"2010-11-05T00:00:00","slug":"solo-lamore-di-gesu-fa-diventare-grandi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/solo-lamore-di-gesu-fa-diventare-grandi\/","title":{"rendered":"Solo l\u2019amore di Ges\u00f9 fa diventare grandi"},"content":{"rendered":"

L\u2019esortazione a vivere \u201cun amore impegnativo e autentico\u201d che \u201ccerto, costa anche sacrificio\u201d, ma \u00e8 \u201cl\u2019unico che d\u00e0 in fin dei conti la vera gioia\u201d. L\u2019ha rivolta Benedetto XVI il 30 ottobre ai 100 mila ragazzi e giovanissimi di Azione cattolica, convenuti a Roma da tutta Italia con 10 mila educatori, genitori, sacerdoti e una cinquantina di vescovi per incontrarlo in piazza San Pietro e dialogare con lui all\u2019insegna dello slogan \u201cC\u2019\u00e8 di pi\u00f9. Diventiamo grandi insieme\u201d. Giovanissimi ed educatori gli hanno rivolto le loro domande. Oltre lo specchio. \u201cVoi non dovete adattarvi ad un amore ridotto a merce di scambio da consumare senza rispetto per s\u00e9 e per gli altri, incapace di castit\u00e0 e di purezza\u201d ha ammonito il Papa rispondendo alla sedicenne Anna Bulgarelli di Carpi che gli aveva chiesto: \u201cCome imparare ad amare?\u201d. \u201cMolto \u2018amore\u2019 proposto dai media e da internet – ha detto Benedetto XVI – non \u00e8 amore, ma egoismo, chiusura, vi d\u00e0 l\u2019illusione di un momento, non vi rende felici e non vi fa grandi, ma vi lega come una catena che soffoca gli slanci veri del cuore\u201d. Secondo il Papa, inoltre, solo se si \u00e8 capaci di autentico amore si diventa grandi: \u201cNell\u2019adolescenza ci si ferma davanti allo specchio e ci si accorge che si sta cambiando. Ma fino a quando si continua a guardare se stessi, non si diventa mai grandi! Diventate grandi quando non permettete pi\u00f9 allo specchio di essere la verit\u00e0 di voi stessi, ma quando la lasciate dire a quelli che vi sono amici. Diventate grandi se siete capaci di fare della vostra vita un dono agli altri, se siete capaci di amare\u201d. Tenere alta la meta. \u201cEssere educatori significa avere una gioia nel cuore e comunicarla a tutti per rendere bella e buona la vita; significa offrire ragioni e traguardi per il cammino della vita\u201d, e \u201csoprattutto tenere sempre alta la meta di ogni esistenza verso quel \u2018di pi\u00f9\u2019 che ci viene da Dio\u201d ha quindi affermato il Papa rispondendo all\u2019interrogativo di Milena Marrocco (Gaeta), educatrice di 28 anni. \u201cVoi sapete bene che non siete padroni dei ragazzi, ma servitori della loro gioia a nome di Ges\u00f9, guide verso di Lui\u201d. Sottolineando l\u2019importanza della fedelt\u00e0 ai sacramenti, della comunione con la Chiesa e della collaborazione con la famiglia, la scuola e gli operatori del tempo libero, il Papa ha concluso: \u201cAbbiate il coraggio, vorrei dire l\u2019audacia di non lasciare nessun ambiente privo di Ges\u00f9, della sua tenerezza che fate sperimentare a tutti, anche ai pi\u00f9 bisognosi e abbandonati, con la vostra missione di educatori\u201d. L\u2019esempio degli adulti. \u201cGes\u00f9 chiede la seriet\u00e0 del vostro impegno: \u00e8 un amico esigente ma non vi toglie nulla anzi vi d\u00e0 tutto\u201d e \u201cil Santo Padre ci garantisce di essere sulla strada giusta\u201d aveva detto ai giovani prima dell\u2019arrivo del Papa il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco. \u201cSiate amici di Ges\u00f9, amate la Chiesa, dite al Santo Padre il vostro affetto e la vostra gioia. Servite le vostre parrocchie con la vostra presenza fedele e gioiosa\u201d, ha esortato; allora \u201ci vostri gruppi associativi diventeranno cenacoli di bont\u00e0 intelligente e contagiosa\u201d. \u201cGli Orientamenti pastorali per il nuovo decennio – ha aggiunto il Presidente Cei ricordando il documento pubblicato nei giorni scorsi – affrontano la sfida educativa, quel bisogno diffuso di educazione completa della persona, a qualunque et\u00e0. Nel nostro cuore di pastori ci siete innanzitutto voi, carissimi ragazzi e giovani\u201d. \u201cSappiamo \u2013 ha assicurato – che il mondo degli adulti \u00e8 chiamato in causa seriamente perch\u00e9 ha il dovere di esservi di esempio e di dirvi parole vere e alte, ma voi aiutateci ad essere educatori credibili ed efficaci, incalzateci con le vostre domande, siate pronti e generosi nel giocare voi stessi: si tratta della vostra vita\u201d. Rammentando il precedente incontro con Benedetto XVI del 4 maggio 2008, Franco Miano, presidente nazionale di Ac, ha espresso al Papa il ringraziamento di tutta l\u2019associazione: \u201cLa sua parola ci aiuta ad avere fiducia e a credere, anche nei momenti pi\u00f9 difficili, che la speranza continua ad essere l\u2019orizzonte pi\u00f9 degno dell\u2019uomo\u201d. \u201cQuesti ragazzi \u2013 ha aggiunto l\u2019assistente generale mons. Domenico Sigalini – non vogliono mediocrit\u00e0 o adattamenti, ma sogni e voli alti. La misura che proponiamo \u00e8 la santit\u00e0, niente di meno\u201d. La festa dei ragazzi e dei giovanissimi di Ac \u00e8 proseguita nel pomeriggio in due piazze romane e si \u00e8 conclusa la domenica mattina con la messa nella basilica di San Paolo fuori le Mura. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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