{"id":8863,"date":"2010-11-05T00:00:00","date_gmt":"2010-11-04T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8863"},"modified":"2015-05-25T14:22:30","modified_gmt":"2015-05-25T12:22:30","slug":"iraq-esplode-lira-anticristiana","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/iraq-esplode-lira-anticristiana\/","title":{"rendered":"Iraq, esplode l\u2019ira anticristiana"},"content":{"rendered":"
Cristiani ancora nel mirino in Iraq, e questa volta il livello della violenza ha toccato punte fino ad oggi mai raggiunte. Uomini armati, definitisi membri del gruppo dello Stato islamico dell\u2019Iraq, organizzazione legata ad Al Qaeda, verso le 18.30 del 31 ottobre sono penetrati dentro la chiesa siro-cattolica di Nostra Signora della Salvezza a Baghdad prendendo in ostaggio decine di fedeli che assistevano alla messa e alcuni sacerdoti. Il commando, in una telefonata all\u2019emittente televisiva Al-Baghdadiya ha chiesto il rilascio di tutti i prigionieri di Al Qaeda in Iraq e in Egitto. Secondo la ricostruzione fornita dalle autorit\u00e0, i terroristi hanno provocato almeno un\u2019esplosione e hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza prima di prendere in ostaggio i fedeli. A cadere subito sono state alcune guardie all\u2019esterno della chiesa, una bambina e due sacerdoti, padre Thair Sad-alla Abd-al e padre Waseem Sabeeh Al-Kas Butrous. Un terzo sacerdote, Rufail Qutaimi, verserebbe in gravi condizioni. A porre fine all\u2019attacco \u00e8 stato un blitz delle forze dell\u2019ordine irachene coordinato dal generale Ali Ibrahim, il comandante della polizia federale nella zona sud-orientale della capitale irachena. Per un portavoce militare, le forze di sicurezza avrebbero \u201cavuto la meglio\u201d sui terroristi, ma si contano pi\u00f9 di 20 morti e numerosi feriti. Per la Bbc, invece, i morti sarebbero 37: 25 ostaggi, 7 soldati iracheni e 5 terroristi. A stigmatizzare l\u2019attacco dei terroristi \u00e8 stato subito il vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni che, a Baghdadhope, ha parlato di \u201cuna grande sciagura, una cosa ingiusta ed incosciente. Preghiamo perch\u00e9 Dio illumini le menti ed i cuori dei terroristi, che dovrebbero pensare al bene della gente, delle proprie famiglie, e non seguire queste vie che non sono le vie di Dio ma quelle del demonio\u201d. Non \u00e8 invece ancora rientrato in Iraq il vescovo siro cattolico di Baghdad, mons. Matti Shaba Matoka, che nei giorni scorsi aveva partecipato al Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente. Nelle loro proposizioni finali i Padri sinodali avevano espresso in diversi punti la necessit\u00e0 di pace, riconciliazione e rispetto. In particolare nella propositio n. 5, in cui si parla della \u201ccondivisione della croce\u201d. In essa si legge testualmente: \u201cPur denunciando come ogni uomo la persecuzione e la violenza, il cristiano ricorda che essere cristiano comporta la condivisione della croce di Cristo\u2026 Il cristiano si ricorda la beatitudine dei perseguitati a causa della giustizia che avranno in eredit\u00e0 il Regno (cf. Mt 5,10). La persecuzione tuttavia deve destare la coscienza dei cristiani nel mondo a una pi\u00f9 grande solidariet\u00e0. Essa deve suscitare parimenti l\u2019impegno a reclamare e a sostenere il diritto internazionale e il rispetto di tutte le persone e di tutti i popoli. Occorrer\u00e0 attirare l\u2019attenzione del mondo intero sulla situazione drammatica di certe comunit\u00e0 cristiane nel Medio Oriente, le quali soffrono ogni tipo di difficolt\u00e0, giungendo talvolta fino al martirio. Occorre anche chiedere alle istanze nazionali e internazionali uno sforzo speciale per mettere fine a questa situazione di tensione ristabilendo la giustizia e la pace\u201d. Parole che, mai come oggi, suonano profetiche. Quello del 31 ottobre \u00e8 stato in assoluto il primo attacco diretto ad una chiesa, con presa di ostaggi, in Iraq. I cristiani rimasti in Iraq oggi sono circa 400.000; circa un milione hanno lasciato il Paese a causa delle persecuzioni, della violenza e dell\u2019instabilit\u00e0. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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