{"id":8761,"date":"2010-10-01T00:00:00","date_gmt":"2010-09-30T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8761"},"modified":"2018-07-27T19:29:04","modified_gmt":"2018-07-27T17:29:04","slug":"il-punto-di-vista-della-famiglia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/il-punto-di-vista-della-famiglia\/","title":{"rendered":"Il punto di vista della famiglia"},"content":{"rendered":"

Se gli elettori, dal pi\u00f9 piccolo comune umbro al capoluogo, sapessero quali e quante possibilit\u00e0 hanno i nostri amministratori per organizzare servizi \u201ca misura di famiglia\u201d, l\u2019Umbria avrebbe gi\u00e0 un futuro. La giornata di sabato, con la \u201cprima conferenza regionale sulla famiglia\u201d\u00a0promossa dal Forum per le associazioni familiari ha dato i suoi primi frutti: tante idee, non solo agli elettori ma anche agli amministratori. Ed ha incoraggiato quelli (pochi ancora ma volonterosi) che si sono gi\u00e0 impegnati in questa direzione. Le idee sono venute dal presidente nazionale del Forum e direttore del Centro internazionale di studi sulla famiglia, Francesco Belletti, che pochi giorni prima aveva presentato a livello nazionale la proposta di un \u201cFattore famiglia\u201d per un fisco pi\u00f9 equo; dalla responsabile dell\u2019Agenzia per la famiglia del comune di Parma Cecilia Greci, che ha parlato di asili nido ma anche del lavoro \u201cdi rete\u201d con le oltre 50 associazioni familiari del territorio e di un consiglio comunale che ha votato all\u2019unanimit\u00e0 le linee d\u2019indirizzo \u201cParma, una citt\u00e0 a misura di famiglia\u201d. Di quello che si muove (o non si muove) in Parlamento hanno parlato la senatrice Anna Serafini, responsabile per le politiche familiari del Pd, e l\u2019on. Luisa Santolini dell\u2019Udc, gi\u00e0 presidente del Forum, che denunciando la \u201cgravit\u00e0\u201d della situazione italiana sul fronte della natalit\u00e0 per cui \u201cnel 2050 il 60% degli italiani non avr\u00e0 fratelli, zii, cugini\u2026\u201d, ha denunciato anche l\u2019immobilismo della politica. \u201cIl Parlamento – ha detto – sulla famiglia non sta facendo quasi niente\u201d. Nella tavola rotonda con gli amministratori locali i nodi sono venuti al pettine. Nodi concreti. A cominciare dalla questione di attualit\u00e0 delle linee guida sulla Ru486 sulle quali il Forum aveva chiesto di essere sentito dalla Commissione tecnica e che invece sono state adottate dalla Giunta a fine luglio (delibera del 26 luglio). I consiglieri regionali Sandra Monacelli (Udc) e Alfredo De Sio (Pdl) hanno contestato duramente l\u2019operato dell\u2019assessore alla sanit\u00e0 Vincenzo Riommi e la delibera di Giunta, chiedendo al contempo una svolta sul fronte delle politiche sociali. La delibera sulla Ru486, \u201c\u00e8 una \u2018presa d\u2019atto\u2019 della Giunta di un documento tecnico che sar\u00e0 portato a discussione\u201d ha detto Carla Casciari, vice presidente della Giunta regionale con delega, tra le altre, alle politiche sociali, familiari, per l\u2019infanzia, giovanili. Sullo sfondo del dibattito la legge regionale 13 del 2010 che detta la \u201cDisciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia\u201d, ancora senza regolamento per il quale, ha assicurato Casciari, \u201cla Giunta sta lavorando\u201d. Tra i comuni umbri qualcosa si muove. \u201cL\u2019Anci Umbria ha istituito una commissione per la famiglia che terr\u00e0 la sua prima riunione il 5 ottobre\u201d ha annunciato Maria Pia Bruscolotti, sindaco di Massa Martana, spiegando che la commissione, da lei presieduta, \u00e8 nata dal fatto che \u201csono istituiti assessorati alla famiglia in quasi tutti i comuni umbri, ora c\u2019\u00e8 da far s\u00ec che tutto venga fatto dal punto di vista della famiglia\u201d. Nonostante, o forse proprio perch\u00e8 la crisi impone tagli alle spese nei servizi, o di coprire con i fondi del comune tagli del Governo (per esempio, all\u2019orario della bidella della materna, ha detto Bruscolotti) scegliere il \u201cpunto di vista della famiglia\u201d pu\u00f2 essere un utile criterio di scelta sottratto a interessi di parte. Luca Briziarelli, sindaco di Passignano sul Trasimeno e vice presidente dell\u2019Anci Umbria, ha puntato il dito sulle \u201cscelte incoerenti\u201d della Regione e sul poco e o nullo margine di libert\u00e0 dei comuni nella applicazione dei regolamenti per la gestione dei servizi. Come nel caso del Fondo per la non autosufficienza il cui regolamento (fatto dalla Regione e che l\u2019Anci ha chiesto di modificare) \u201cavendo spostato il discrimine dalla famiglia al singolo\u201d di fatto finisce per penalizzare l\u2019anziano che vive in una famiglia a basso reddito nella casa di propriet\u00e0, rispetto all\u2019anziano che non ha case di propriet\u00e0 ma vive in una famiglia che non ha problemi economici. Oppure, l\u2019altro esempio, il regolamento per l\u2019edilizia residenziale di fatto esclude una famiglia con 3 o 4 figli perch\u00e8 supera l\u2019indice di affollamento in appartamenti previsti per famiglie con 1 o due bambini. \u201cIntervenire su questi meccanismi – ha detto Briziarelli – \u00e8 possibile e non costa nulla\u201d. Il presidente del Forum delle Famiglie dell\u2019Umbria Simone Pillon ha concluso l\u2019incontro con l\u2019augurio di ritrovarsi tra un anno per la seconda Conferenza regionale sulla famiglia \u201c magari organizzata dalla Regione\u201d, ha detto, rivolgendosi all\u2019assessore Casciari. Intanto il vescovo di Gubbio e delegato Ceu per la pastorale familiare, mons. Mario Ceccobelli, ha apprezzato la proposta de La Voce di realizzare uno speciale sui temi affrontati nella Conferenza, che possa essere un utile strumento per incontri e approfondimenti nelle parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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