{"id":8734,"date":"2010-09-17T00:00:00","date_gmt":"2010-09-17T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8734"},"modified":"2018-07-27T19:29:05","modified_gmt":"2018-07-27T17:29:05","slug":"si-gli-scout-sono-in-umbria-da-100-anni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/si-gli-scout-sono-in-umbria-da-100-anni\/","title":{"rendered":"S\u00ec, gli scout sono in Umbria da 100 anni"},"content":{"rendered":"
Cento anni di presenza in Umbria. Una ricorrenza importante per gli scout della nostra regione che il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) dell\u2019Umbria ha voluto ricordare con una mostra e un libro presentato nel corso di un incontro presso la sala San Francesco del palazzo vescovile. Autore del volume Origini e nascita dello scautismo in Umbria<\/em> (1910 – 1928) \u00e8 Enrico Biagioli, del Masci Umbria.<\/p>\n \u201cTutto \u00e8 iniziato nel 2005, quasi per caso – ha ricordato Biagioli – per verificare la notizia che in Umbria nel 1910 era sorto un primo gruppo scout del Rei (Ragazzi esploratori italiani)\u201d. Dopo varie vicissitudini il ritrovamento di un articolo comparso ne L\u2019Unione liberale<\/em> – Corriere quotidiano dell\u2019Umbria del novembre 1910 gli d\u00e0 la conferma della costituzione di tale gruppo, nato proprio in quell\u2019anno a opera di Romeo Gallenga Stuart e del prof. Percy Frost. Biagioli prosegue la ricerca, che lo porta a scartabellare negli archivi comunali e diocesani, archivi di Stato, biblioteche, trovando grande disponibilit\u00e0 tra gli addetti. Sono stati rintracciati oltre 1.300 articoli di giornali, 300 foto, circa 1.000 nominativi di scout, alcuni dei quali personaggi conosciuti a Perugia. La storia di ogni gruppo \u00e8 stata poi suddivisa per citt\u00e0, con una serie di foto a corredo, tra cui quella di Cesare Battisti con una dedica della moglie del martire agli esploratori del Cngei di Perugia, o quella del I Raduno regionale degli esploratori dell\u2019Asci avvenuta a Civitella Ranieri nel 1923.<\/p>\n Biagioli ricorda l\u2019emozione provata nel rintracciare documenti unici. Come quello rinvenuto a Citt\u00e0 di Castello, nell\u2019archivio diocesano, dove dalla cartella dell\u2019allora assistente ecclesiastico, don Pieggi, \u00e8 tornato alla luce il Diario di Riparto, dove erano riportate tutte le attivit\u00e0 per un arco di tre anni; e poi diplomi di specialit\u00e0, biglietti delle lotterie, ritagli di giornali, canti. \u201cTutto un lavoro che – ricorda Biagioli – non sarebbe stato possibile senza l\u2019aiuto di tutti i gruppi scout Agesci regionali, della comunit\u00e0 Masci e di vecchi scout\u201d. A testimonianza di questo passato (1910 – 1918) presso la sala del Dottorato, nel chiostro della cattedrale, \u00e8 stata allestita una mostra, con foto storiche recuperate dagli archivi Lemmi e di Luca Cimati, dalla Fototeca Tifernate on line, per citarne alcuni, e poi realizzate su pannelli grazie alla collaborazione del fotografo Carlo Bianconi. In occasione dell\u2019inaugurazione della mostra si \u00e8 svolto un incontro su \u201cLo scautismo tra passato e futuro. Gli scout nel nuovo millennio\u201d al quale sono intervenuti il sindaco Wladimiro Boccali che ha sottolineato la validit\u00e0 del movimento scout. \u201cMa ci\u00f2 non \u00e8 sufficiente per venire incontro alle tante esigenze che emergono dalla societ\u00e0\u201d ha detto. Per questo \u00e8 necessario \u201ccostruire reti e associazioni di giovani\u201d assicurando la \u201cdisponibilit\u00e0 dell\u2019Amministrazione comunale a raccogliere le sollecitazioni per far uscire la politica dalla campana di vetro\u201d.<\/p>\n Rivolgendosi, poi, agli scout presenti (la sala era affollata di responsabili e appartenenti alle varie associazioni della regione) li ha esortati a \u201cimpegnarsi ancor pi\u00f9 nelle situazioni dove c\u2019\u00e8 bisogno\u201d. Raccogliendo le provocazioni del sindaco, il vescovo di Perugia – Citt\u00e0 della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti ha ricordato come oggi siamo di fronte ad una vera emergenza educativa, per cui \u00e8 certamente necessaria una vera sinergia tra le parti. \u201cIl raggiungimento di questo centenario indica che le radici sono buone e anche il fusto lo \u00e8, altrimenti sarebbe morto prima\u201d – ha sottolineato. L\u2019incontro, moderato da Franco Vecchiocattivi, segretario regionale del Masci, ha visto poi l\u2019intervento del responsabile regionale dell\u2019Agesci Alfredo Santarelli, il quale non ha mancato di sottolineare come si stia gi\u00e0 lavorando per questa emergenza educativa in collaborazione con i Comuni, e qualche contatto \u00e8 stato gi\u00e0 avviato anche con la Provincia.<\/p>\n Nel corso di una conferenza stampa di presentazione della mostra in Provincia, il presidente Vinicio Guasticchi ha annunciato che metter\u00e0 a disposizione degli scout lo spazio di isola Polvese per i raduni annuali. Sono poi seguiti gli interventi finali di Giuseppe Finocchietti (capo scout Agesci) e Claudio Gentili (docente universitario), con un passato negli scout, i quali hanno parlato di scautismo tra passato e futuro, di educazione e del ruolo dei genitori. Manuela Acito Una lunga serie di nascite e rinasciteIl diffondersi dello scautismo in Umbria avvenne in tre periodi ben distinti, caratterizzati dagli eventi socio-politici del momento. Il primo nel 1910, dove per iniziativa dell\u2019on. Romeo Gallenga Stuart e di Percy Frost, sulla scia dell\u2019esperienza del primo tentativo di scautismo in Italia di Francis Vaine a Bagni di Lucca, nasce a Perugia – a inizio novembre di quell\u2019anno – un gruppo di scout. Il gruppo partecip\u00f2 al primo raduno nazionale di scout a Firenze il 18 dicembre 1910, dove furono ufficialmente fondati i Rei (Ragazzi esploratori italiani). Non si hanno molte informazioni su questo gruppo, ma sembra che continu\u00f2 le sue attivit\u00e0, con alti e bassi, fino a confluire nella sezione del Cngei (Corpo nazionale giovani esploratori italiani) nel 1914\/15. Il secondo momento \u00e8 nel 1915: con la minaccia della guerra con l\u2019Austria, in varie citt\u00e0 umbre nascono i primi gruppi scout del Cngei, favoriti dalla collaborazione e la simpatia che ottennero da parte delle autorit\u00e0 locali, che vedevano in questa istituzione la possibilit\u00e0 di formare una giovent\u00f9 atta a sostenere, nel caso di bisogno, le fatiche della difesa nazionale. Nascono cos\u00ec sezioni a Perugia (febbraio 1915), Spoleto (marzo 1915), Orvieto -Foligno (aprile 1915), Gualdo Tadino – Gubbio – Terni (giugno 1915). C\u2019\u00e8 anche la formazione a Spoleto (aprile 1915 ad opera di don Domenico Ettorre) ed a Gubbio (luglio 1915 ad opera di don Bosone Rossi) di un gruppo scout con connotati prettamente cattolici, nato in contrapposizione al locale gruppo Cngei (che secondo don Domenico Ettorre \u201caveva spiccate tendenze massoniche\u201d), che anticipa da l\u00ec a poco la nascita dei gruppi scout cattolici dell\u2019Asci (Associazione scautistica cattolica italiana) avvenuta il 16 gennaio 1916. La terza fase risale al 1920-1923 quando alcuni sacerdoti \u201cprogressisti\u201d, con il diffondersi di una politica sociale e nell\u2019intento di gestire all\u2019ombra del campanile il tempo libero della giovent\u00f9, in varie citt\u00e0 umbre fondano sezioni dell\u2019Asci; nascono cos\u00ec i gruppi di Spoleto (ottobre 1919), Gualdo Tadino (ottobre 1921), Todi (novembre 1921), Poggio Mirteto (marzo 1922), Citt\u00e0 di Castello \u2013 Foligno \u2013 Umbertide (aprile 1922) Terni (giugno 1922), Gubbio (luglio 1922), Perugia (marzo 1923), Amelia – Passignano sul Trasimeno (aprile 1923), Bevagna, (maggio 1923), Narni (novembre 1923) ed Orvieto (settembre 1924). In questo terzo periodo si verifica anche il rifiorire e la nascita di nuovi sezioni del Cngei (Perugia, Spoleto, Terni, Gualdo Tadino, Citt\u00e0 di Castello ed Umbertide), dato che nel periodo post-bellico le autorit\u00e0 avevano perso interesse nei confronti di questi gruppi, che inevitabilmente erano scivolati in un lento declino fino alla chiusura di quasi tutte le sezioni.<\/p>\n I gruppi scout umbri proseguirono le proprie attivit\u00e0 fino allo scioglimento da parte del regime fascista avvenuto il 31 marzo 1927 per quelli del Cngei (i quali confluirono in parte nella nascente Opera nazionale balilla) e il 28 aprile 1928 per quelli dell\u2019Asci. Dopo la guerra, nel 1945, vennero ricostituiti alcuni gruppi facenti capo all\u2019Asci e all\u2019Agi. Oggi le principali associazioni sono l\u2019Agesci, Fse, Masci e in alcuni centri il Cngei.<\/p>\n Nel pomeriggio di sabato 11 settembre, a Passignano sul Trasimeno (localit\u00e0 Cappuccini) \u00e8 stata inaugurata un\u2019edicola alla Madonna degli scout. L\u2019edicola, con all\u2019interno l\u2019immagine affrescata della Madonna, \u00e8 stata realizzata in ricordo di un\u2019altra immagine in legno, oggi non pi\u00f9 esistente, di cui si ha notizia dagli anni Venti e che fu realizzata da un gruppo scout della zona. Nel passato, ricordano gli abitanti, il luogo era punto di incontro di famiglie con i loro bambini che si recavano a pregare davanti alla Madonna in legno. All\u2019inaugurazione e benedizione erano presenti alcuni rappresentanti del Masci, dell\u2019Agesci e dell\u2019Fse (Associazione guide e scout d\u2019Europa). L\u2019affresco \u00e8 stato realizzato da Nada Salari, un\u2019artista di Foligno, scout del Masci. A benedire l\u2019edicola il vice parroco don Gianni Pollini.<\/p>\n LA MOSTRA. Le tappe:<\/strong><\/p>\n PERUGIA, sala del Dottorato, 11- 18 settembre<\/p>\n SPOLETO – Piazza San Gregorio presso Centro giovanile 25 settembre – 2 ottobre<\/p>\n FOLIGNO – Atrio di palazzo Trinci, 9 – 16 ottobre<\/p>\n GROSSETO Assemblea nazionale Masci – Principina Terra 21 – 24 ottobre<\/p>\n TERNI – Centro socio-culturale in via L. Aminale 30 ottobre – 6 novembre<\/p>\n CITT\u00c0 DI CASTELLO Palazzo Bufalini presso Circolo tifernate Accademia degli Illuminati 13 – 20 novembre<\/p>\n GUALDO TADINO chiesa monumentale di San Francesco 27 novembre – 4 dicembre<\/p>\n GUBBIO – Palazzo comunale 11- 18 dicembre<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Cento anni di presenza in Umbria. 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