{"id":8723,"date":"2010-09-17T00:00:00","date_gmt":"2010-09-17T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8723"},"modified":"2010-09-17T00:00:00","modified_gmt":"2010-09-17T00:00:00","slug":"benedetto-xvi-nella-terra-di-newman","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/benedetto-xvi-nella-terra-di-newman\/","title":{"rendered":"Benedetto XVI nella terra di Newman"},"content":{"rendered":"

Se non vogliamo partire proprio dall\u2019inizio, evocando Gregorio Magno che dette inizio all\u2019evangelizzazione dell\u2019Anglia inviando su quell\u2019isola Agostino e i suoi monaci, possiamo per\u00f2 e dobbiamo ricordare che nel 1982 Giovanni Paolo II fece una visita che segn\u00f2 una data storica: la prima visita di un Papa nel territorio della Gran Bretagna. Una data importante, dopo la separazione della Chiesa d\u2019Inghilterra con l\u2019Atto di supremazia di Enrico VIII del 1534, che port\u00f2 alla costituzione della Comunione anglicana. Dalla presa di coscienza di quella divisione e da una sofferta memoria di eventi dolorosi del passato ha preso il via l\u2019incontro del 29 maggio 1982 nella cattedrale di Canterbury, dove il Papa e il Primate anglicano Runcie si confrontarono con la preghiera di Ges\u00f9 riportata nel Vangelo secondo Giovanni (17,21): \u201cPadre, fa\u2019 che siano una cosa sola, affinch\u00e9 il mondo creda\u201d. Questa preghiera \u00e8 irrefrenabile e inarrestabile, percorre il cuore e il corpo della comunit\u00e0 dei discepoli del Signore e bussa con sempre maggiore insistenza alla porta delle Chiese e comunit\u00e0 cristiane. Viene sussurrata nei piccoli gruppi di preghiera, dove due o tre si uniscono nel Suo nome, viene meditata nei consessi di ricerca teologica, e nessuno pu\u00f2 meravigliarsi o impedire che un Papa la ripeta a s\u00e9 e a tutti quelli che ha l\u2019opportunit\u00e0 e il dovere di incontrare, anche forzando convenienze e riserve formali. Il grido della preghiera del Signore emesso la sera tragica dell\u2019inizio della sua passione non si ferma e non sopporta di subire condizionamenti. Il carisma della parres\u00eca di cui \u00e8 corredato un vero Pastore lo porta a superare ostacoli e diffidenze, e lo guida diritto nell\u2019agor\u00e0 dove mette al centro l\u2019unica cosa di cui c\u2019\u00e8 bisogno, rendendo palese il disegno di Dio per la riconciliazione e la pace tra gli uomini. Non ci sono altre intenzioni nella mente di Benedetto XVI, che si fa forza nell\u2019esercizio del suo ministero e non arretra di fronte alle contrariet\u00e0 e agli ostacoli. Appena eletto, Ratzinger chiese ai fedeli di fare una preghiera per lui, che risulta un suo proposito e una promessa: \u201cPregate per me, perch\u00e9 io non fugga per paura davanti ai lupi\u201d. Nell\u2019incontro del 1982, con la partecipazione di tutti i Vescovi anglicani e anche i responsabili delle altre Chiese in Inghilterra e nel Galles, con un profondo sentimento di commozione (come ricorda il card. Cormac Murphy – O\u2019Connor, arcivescovo emerito di Westminster, che accolse e accompagn\u00f2 il Papa nella visita), si fece il rito del rinnovamento dei voti battesimali, che \u00e8 lo stesso per cattolici e anglicani, come rievocazione del sacramento del battesimo mediante il quale siamo stati uniti a Cristo, e si \u00e8 invocato lo Spirito santo, Spirito di verit\u00e0 e Spirito di unit\u00e0, dando vita ad un rinnovato slancio nella ricerca di una via per la riconciliazione. Ne \u00e8 testimonianza efficace la Dichiarazione congiunta, sottoscritta da Giovanni Paolo II e Runcie, che scatur\u00ec da quella visita e segn\u00f2 ulteriori passi in avanti nel dialogo bilaterale tra cattolici e anglicani. Nel 1982 si potevano vedere gi\u00e0 alcuni frutti di un dialogo che si \u00e8 subito prospettato promettente, con risultati consolanti sull\u2019eucaristia e ministero, essendo stato uno dei primi documenti ad essere posto in atto con il pieno e convinto consenso di Paolo VI e l\u2019arcivescovo Ramsey gi\u00e0 nel 1966. Il 1982, si ricordi, \u00e8 l\u2019anno della firma congiunta del Consiglio ecumenico delle Chiese e Chiesa cattolica su Battesimo, eucaristia e ministero, detto per brevit\u00e0 Bem (Documento di Lima), destinato a condurre il cammino ecumenico verso una stretta conclusiva su aspetti della dottrina e della vita delle Chiese. La storia \u00e8 complessa e da allora, purtroppo, la via diritta ha preso a svoltare per percorsi incerti e tortuosi, senza tuttavia perdere l\u2019orientamento verso la meta finale che solo Dio tiene in mano. Intanto, cattolici e anglicani, siamo invitati a fare nostro l\u2019insegnamento e l\u2019esempio di Newman – indefesso cercatore della verit\u00e0 e dell\u2019unit\u00e0 della Chiesa, senza mai rinnegare la fedelt\u00e0 alla propria coscienza, cristiano sincero, nato e cresciuto nella Comunione anglicana e poi fedele convinto della Chiesa cattolica romana, ora proclamato beato – ad invocare la \u201cLuce gentile\u201d (Lead kindly light), che ci guidi nei sentieri dell\u2019unione perfetta in Cristo: \u201cGuidami, Luce gentile, in mezzo alle tenebre, guidami Tu. Buia \u00e8 la notte e la mia casa \u00e8 lontana: guidami Tu\u201d. Cos\u00ec prega questo personaggio sorprendente e attuale, che sta alla radice del viaggio papale nel Regno Unito. Il suo genio e la santit\u00e0 della sua vita, il suo sentimento, il radicale richiamo alla coscienza, il coraggio delle scelte, la passione sincera dei suoi scritti possono essere comune e preziosa eredit\u00e0 dei cittadini del Regno Unito, un esempio per intellettuali e studiosi, educatori e politici, cattolici e anglicani. Il suo genio e la santit\u00e0 della vita indicano traguardi che vanno oltre gli steccati artificiosi che la storia ha frapposto tra i membri dell\u2019unico popolo cristiano. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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