{"id":8662,"date":"2010-08-06T00:00:00","date_gmt":"2010-08-06T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8662"},"modified":"2010-08-06T00:00:00","modified_gmt":"2010-08-06T00:00:00","slug":"tutti-i-segreti-di-una-buona-predica","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tutti-i-segreti-di-una-buona-predica\/","title":{"rendered":"Tutti i segreti di una buona predica"},"content":{"rendered":"
\u00c8 \u201cL\u2019omelia\u201d il tema della 37a Settimana di studio promossa a Capaccio (Salerno) dal 30 agosto al 3 settembre, presso il Centro di spiritualit\u00e0 Getsemani di Paestum, da parte dell\u2019Associazione professori e cultori di liturgia. Scopo \u00e8 approfondire forme, contenuti, problemi e prospettive dell\u2019omiletica contemporanea partendo dalle indicazioni del Concilio Vaticano II. Abbiamo intervistato padre Paolo Sartor, docente di Metodologia della ricerca teologica all\u2019Issr di Milano e direttore della rivista Ambrosius. Una \u201cbuona omelia\u201d \u00e8 determinante per una messa ben vissuta? \u201cS\u00ec, nel senso che rappresenta il compimento della liturgia della Parola. Il suo specifico \u00e8 di puntare al rinnovamento dell\u2019atto di fede. In quest\u2019ottica \u00e8 necessario che sia valida, anche se non costituisce il tutto della celebrazione ben vissuta\u201d. A volte si ha notizia di qualche parrocchia dove il parroco viene considerato un \u201cpredicatore\u201d. Allora si registrano presenze massicce di fedeli, provenienti anche da altre parrocchie. \u201cForse bisognerebbe distinguere se si tratta di una situazione in cui una persona ritorna alla fede dopo tanto tempo. Il fatto di trovare un prete o un vescovo che siano bravi predicatori, e che quindi aiutino con un discorso pi\u00f9 carismatico, non \u00e8 poi una cosa negativa. Il problema \u00e8 se la persona, successivamente, continuando in un itinerario di fede e in una dimensione pi\u00f9 ordinaria, non ha pi\u00f9 una comunit\u00e0 concreta con cui relazionarsi. In questo caso la ricerca dell\u2019omelia \u2018carismatica\u2019 sarebbe un modo di indulgere ai costumi del nostro tempo, basati sul bricolage degli stimoli, anche in campo spirituale. Non bisogna dimenticare che la caratteristica dell\u2019omelia \u00e8 di essere la predicazione alla comunit\u00e0, suppone una certa comunit\u00e0 che sia guidata da un determinato Pastore. Quindi il nostro legame con la comunit\u00e0 non \u00e8 accessorio, e nemmeno l\u2019omelia lo \u00e8\u201d.Quanto alla durata, c\u2019\u00e8 una ricetta ideale, oppure dipende dal contesto, dal predicatore, dall\u2019uditorio, dalla resistenza fisica dei presenti? \u201cSulla durata, la risposta dipende dal contesto. In ogni caso, se l\u2019omelia \u00e8 parte della liturgia, come dice il Concilio Vaticano II, non pu\u00f2 rappresentare l\u2019unica parte o la parte dominante. Il card. Schuster diceva che doveva durare 7 minuti e non di pi\u00f9. Non so se lui stesso ce la faceva a stare in questa misura. Un dato \u00e8 che noi predicatori tendiamo a fare premesse, svolgimento, conclusioni e non consideriamo che oggi le persone, specie i giovani, sono abituati a ragionamenti-spot. Dovremmo imparare ad aprire l\u2019omelia con la \u2018notizia\u2019 che vogliamo sia recepita, come fanno i giornalisti, e poi far seguire un adeguato svolgimento\u2026\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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