{"id":8652,"date":"2010-07-30T00:00:00","date_gmt":"2010-07-30T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8652"},"modified":"2010-07-30T00:00:00","modified_gmt":"2010-07-30T00:00:00","slug":"rimedi-alle-liste-di-attesa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/rimedi-alle-liste-di-attesa\/","title":{"rendered":"Rimedi alle liste di attesa"},"content":{"rendered":"

Le liste di attesa rappresentano una dei problemi della Sanit\u00e0 pubblica, soprattutto in alcuni settori dove una specializzazione sempre pi\u00f9 qualificata si porta dietro di conseguenza una domanda abbastanza robusta. Per quanto riguarda l\u2019ospedale comprensoriale di Branca, le difficolt\u00e0 maggiori si registrano per la Senologia (si stanno adottando nuove procedure che valorizzano le competenze professionali ed organizzative interne) e la Risonanza magnetica. Per quest\u2019ultima \u00e8 stato deciso invece di intraprendere la strada della convenzione con una struttura privata attiva nella provincia di Perugia. Lo scopo \u00e8 quello di ampliare la gamma di alcuni specifici servizi, evitare che le liste di attesa si allunghino ulteriormente con disagi dei pazienti e de loro familiari, per concorrere, infine, a contenere, per la propria parte, la \u201cfuga\u201d fuori regione con ricadute negative anche sul piano economico, trattandosi di prestazioni che vanno comunque pagate con le risorse del bilancio sanitario dell\u2019Umbria. \u00c8 stata questa la strada che ha deciso di percorrere l\u2019Asl 1 per quanto riguarda la Risonanza magnetica, soprattutto, anche se non solo, per accertamenti con apparecchiature diverse da quelle con il classico cilindro, non praticabili da quanti soffrono, ad esempio, di claustrofobia e difficilmente sopporterebbero di essere esaminati attraverso le procedure classiche. \u201c\u00c8 stata sottoscritta una convenzione con un\u2019azienda privata di Ponte San Giovanni che gestisce una risonanza magnetica a cielo aperto – conferma il direttore generale dell\u2019Asl 1 Emilio Duca – per un periodo di sei mesi e per uno stanziamento complessivo ben definito. \u00c8 una decisione assunta per consentire ai cittadini una alternativa gi\u00e0 positivamente sperimentata dalle Asl 2 e 3 dell\u2019Umbria\u201d. La scelta tiene conto – sembra anche di capire – della impossibilit\u00e0 di sfruttare a pieno le potenzialit\u00e0 della apparecchiatura installata presso l\u2019ospedale comprensoriale di Branca in presenza di una dotazione organica che non pu\u00f2 essere destinata solo e soltanto alla risonanza magnetica, ma deve comunque dedicarsi a far funzionare anche altre attrezzature per garantire i servizi collegati al pi\u00f9 ampio settore della cos\u00ec detta \u201cdiagnostica per immagini\u201d. Al momento i tempi di attesa per le varie tipologie vanno dai 40 ai 45 giorni rispetto ai 30 previsti. Tempi che spingono molti a privilegiare l\u2019offerta di una struttura che opera in una vicina citt\u00e0 della Toscana. La Risonanza La risonanza magnetica dell\u2019ospedale comprensoriale \u00e8 un macchinario imponente di ultima generazione: garantisce prestazioni di altissimo livello grazie ad una strumentazione che in 46 quintali racchiude e consente indagini di avanguardia. \u00c8 in grado di esaminare, a pieno regime, una ventina di pazienti al giorno, \u201cscrutati\u201d attraverso un cilindro lungo cm 180 con un diametro minimo di cm 80. \u00c8 completamente informatizzata e permette indagini rapide. Per le risposte viene usato il digitale, con i cd a sostituire il materiale cartaceo. Giampiero Bedini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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