{"id":8644,"date":"2010-07-30T00:00:00","date_gmt":"2010-07-30T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8644"},"modified":"2015-04-24T14:47:06","modified_gmt":"2015-04-24T12:47:06","slug":"la-preghiera-che-plasma-la-nostra-vita","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-preghiera-che-plasma-la-nostra-vita\/","title":{"rendered":"La preghiera che plasma la nostra vita"},"content":{"rendered":"

Il dolore per la morte di 19 giovani partecipanti alla \u201cLove Parade\u201d, raduno di musica techno a Duisburg (Germania), il ricordo della festa di san Giacomo apostolo e il prossimo viaggio a Santiago di Compostela e a Barcellona, la preghiera del Padre nostro.<\/p>\n

Sono stati questi i punti principali delle parole di Benedetto XVI in occasione della recita dell\u2019Angelus dal balcone del cortile interno del palazzo apostolico di Castel Gandolfo, domenica 25 luglio. Riguardo alla preghiera insegnataci da Ges\u00f9, il Papa ha sottolineato: \u201cSiamo di fronte alle prime parole della sacra Scrittura che apprendiamo fin da bambini. Esse si imprimono nella memoria, plasmano la nostra vita, ci accompagnano fino all\u2019ultimo respiro. Esse svelano che noi non siamo gi\u00e0 in modo compiuto figli di Dio, ma dobbiamo diventarlo ed esserlo sempre di pi\u00f9 mediante una nostra sempre pi\u00f9 profonda comunione con Ges\u00f9. Essere figli diventa l\u2019equivalente di seguire Cristo\u201d.<\/p>\n

Il brano del Padre nostro si trovava infatti al centro del Vangelo domenicale di quel giorno. \u201cQuesta preghiera \u2013 ha continuato Benedetto XVI – accoglie ed esprime anche le umane necessit\u00e0 materiali e spirituali: \u2018Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati\u2019. E proprio a causa dei bisogni e delle difficolt\u00e0 di ogni giorno, Ges\u00f9 esorta con forza\u201d a chiedere, cercare, bussare. \u201cNon \u00e8 \u2013 ha chiarito – un domandare per soddisfare le proprie voglie, quanto piuttosto per tenere desta l\u2019amicizia con Dio, il quale, dice sempre il Vangelo, \u2018dar\u00e0 lo Spirito santo a quelli che glielo chiedono\u2019\u201d. Questo \u201clo hanno sperimentato – ha detto il Papa – gli antichi \u2018Padri del deserto\u2019 e i contemplativi di tutti i tempi, divenuti, a motivo della preghiera, amici di Dio, come Abramo che implor\u00f2 il Signore di risparmiare i pochi giusti dallo sterminio della citt\u00e0 di S\u00f2doma\u201d.<\/p>\n

Santa Teresa d\u2019Avila, ha quindi ricordato, \u201cinvitava le sue consorelle dicendo: \u2018Dobbiamo supplicare Dio che ci liberi da ogni pericolo per sempre e ci tolga da ogni male. E per quanto imperfetto sia il nostro desiderio, sforziamoci di insistere in questa richiesta. Che ci costa chiedere molto, visto che ci rivolgiamo all\u2019Onnipotente?\u2019. Ogniqualvolta recitiamo il Padre nostro \u2013 ha osservato Benedetto XVI -, la nostra voce s\u2019intreccia con quella della Chiesa, perch\u00e9 chi prega non \u00e8 mai solo. La Vergine Maria \u2013 \u00e8 stato l\u2019auspicio conclusivo prima di recitare l\u2019Angelus – ci aiuti a riscoprire la bellezza e la profondit\u00e0 della preghiera cristiana\u201d. \u201cHo appreso con dolore della tragedia avvenuta a Duisburg in Germania, in cui sono rimasti vittime numerosi giovani. Raccomando al Signore nella preghiera i defunti, i feriti e i loro familiari\u201d.Lo ha dichiarato Benedetto XVI dopo la recita dell\u2019Angelus.<\/p>\n

Sabato 24 luglio nella cittadina tedesca hanno perso la vita 19 giovani, di cui una italiana, e ne sono restati feriti oltre 300, in seguito agli incidenti avvenuti alla \u201cLove Parade\u201d, il pi\u00f9 grande raduno di musica techno del mondo. Le vittime sono morte schiacciate nella calca sotto il tunnel di accesso all\u2019area che ospitava la festa. \u201cAl nostro misericordioso Padre celeste \u2013 ha detto il Papa in tedesco – affido oggi in particolare i giovani che ieri a Duisburg hanno perso la vita in modo tragico. Per i loro parenti e amici che si trovano nel dolore, come pure per i molti feriti, chiedo il conforto e la vicinanza dello Spirito santo\u201d. Nei saluti in italiano, il Santo Padre ha infine rivolto un pensiero specifico – tra gli altri – alle suore Figlie di Maria Ausiliatrice (salesiane) provenienti da Africa, America del Sud, Asia ed Europa; ai giovani che prendono parte ad un\u2019iniziativa vocazionale dei missionari e delle suore del Preziosissimo Sangue; ai piccoli ministranti di Conselve, agli sbandieratori di San Marino, al Pellegrinaggio della speranza della Giovent\u00f9 carmelitana, alla Corale Laurentiana di Tor San Lorenzo.<\/p>\n

ANNO COMPOSTELANO<\/strong><\/p>\n

A novembre il Papa a Santiago? \u201cOggi – ha detto Benedetto XVI il 25 luglio – ricorre la festa dell\u2019apostolo san Giacomo detto \u2018il Maggiore\u2019, che lasci\u00f2 il padre e il lavoro di pescatore per seguire Ges\u00f9 e per lui diede la vita, primo tra gli apostoli. Di cuore rivolgo uno speciale pensiero ai pellegrini accorsi numerosi a Santiago de Compostela!\u201d. Ha quindi aggiunto: \u201cIn questo Anno santo compostelano, spero di unirmi ai numerosi pellegrini il prossimo novembre, in un viaggio che mi porter\u00e0 anche a visitare Barcellona\u201d. Il Pontefice ha quindi espresso l\u2019auspicio che seguendo il cammino dell\u2019apostolo Giacomo si possa dare una \u201ctestimonianza costante di fede, speranza e carit\u00e0\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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