{"id":8608,"date":"2010-07-16T00:00:00","date_gmt":"2010-07-16T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8608"},"modified":"2010-07-16T00:00:00","modified_gmt":"2010-07-16T00:00:00","slug":"sui-movimenti-ancora-timori-e-sospetti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/sui-movimenti-ancora-timori-e-sospetti\/","title":{"rendered":"Sui movimenti ancora timori e sospetti"},"content":{"rendered":"
Al solo parlare di movimenti nascono ancora timori per l\u2019unit\u00e0 della Chiesa, sospetti di infantilismo o di fondamentalismo spirituale ed ecclesiale, addirittura di latente scisma. Bloccati da questi timori e da effettivi rischi di divisioni, anche vescovi e sacerdoti rimangono spesso titubanti, pur apprezzando il coraggio della radicalit\u00e0 evangelica mostrato spesso dai movimenti. Occorre per\u00f2 impostare il problema in altra maniera, e cio\u00e8: \u201cIn che modo e per quali vie concrete vanno rinnovati oggi l\u2019annuncio della fede e la catechesi, perch\u00e9 siano sempre pi\u00f9 capaci di generare credenti maturi e adulti, quali oggi si richiedono?\u201d. Ed anche un altro interrogativo: \u201cLe diocesi e le parrocchie quali esperienze concrete offrono a chi ricerca un di pi\u00f9 che non trova in ambienti che da decenni ripetono le stesse cose di sempre, senza rendersi conto che la fede pubblicamente professata sta poco a poco sparendo?\u201d. Convinciamoci, almeno per ragioni di evidenza, che la cultura corrente sta mettendo in crisi, rifiutandoli, sia Dio che la fede e la Chiesa; che le opposizioni consapevoli alla fede e le motivazioni addotte sono sempre pi\u00f9 virulente e persuasive. Come testimoniare, allora, e annunciare la fede in questi contesti? Di Dio ormai per molti non si pone pi\u00f9 nemmeno il problema. L\u2019enciclopedia Einaudi del 1978 ha espunto la voce \u201cDio\u201d (anche se ci sono le voci: d\u00e8i, demoni, diavolo, divino\u2026) perch\u00e9 per la saggezza moderna Dio non esiste, \u00e8 inutile, anzi \u00e8 dannoso e crea complessi di paura, e con il suo fondamentalismo genera violenze e guerre. C\u2019\u00e8 solo da procedere quindi a una damnatio memoriae di Dio! Per questo nei giornali e nei libri spesso \u201cdio\u201d \u00e8 scritto con la minuscola. Dice il teologo Sequeri: \u201cScriviamo dio con la minuscola e Tecnica con la maiuscola, perch\u00e9 abbiamo cominciato a mitizzarla, e cio\u00e8 a farne un luogo accogliente per le nostre preghiere\u201d. Si chiedeva gi\u00e0 Solzenicyn, ricordato da Socci: \u201c Si pu\u00f2 rimpiangere un regime che scriveva dio con la minuscola e Kgb con la maiuscola?\u201d. Intendiamoci: non \u00e8 che queste negazioni ci impauriscono pi\u00f9 di tanto; sono come un mostro marino che nuota nelle acque della storia, e ogni tanto affiora. Ce lo ricordano i Salmi (14 e 53): \u201cLo stolto pensa: Dio non c\u2019\u00e8\u201d. Serve preparazione Per questa battaglia anche sociale occorre una specifica preparazione e formazione spirituale, culturale e umana, non di singoli, ma di comunit\u00e0. O almeno una autentica e testimoniante santit\u00e0 di comportamenti, che lasci trasparire Dio: i santi, infatti, sono i pi\u00f9 credibili testimoni di Dio. Questo percorso di approfondimento culturale e di santit\u00e0 personale viene favorito oggi dai movimenti ecclesiali, come un tempo lo furono fraternite e associazioni, con una formazione ad personam e in piccoli gruppi, cos\u00ec come avvenne agli inizi della predicazione cristiana nelle domus ecclesiae (piccole comunit\u00e0 radunate in una casa, come una famiglia). Si ricordi l\u2019azione formativa a piccoli gruppi della formidabile Azione cattolica del passato, che ha generato santi autentici: da Piergiorgio Frassati ad Antonia Mesina ecc. Alle parrocchie, e quindi a vescovi e sacerdoti, \u00e8 chiesto di \u201cinventare\u201d questi percorsi su misura per l\u2019uomo d\u2019oggi e per le chiese locali. Lo ha chiesto il Concilio Vaticano II, lo hanno chiesto e lo chiedono ripetutamente i Papi: da Paolo VI a Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI, approvando ed incoraggiando i movimenti ecclesiali, che fanno certamente lavorare, ma non sono poi quelle associazioni strane che si sogliono dipingere. Papa Benedetto li ha paragonati ai movimenti religiosi del Trecento (francescani e domenicani), che hanno prodotto un\u2019azione rigenerante nei riguardi della Chiesa. Giovanni Paolo II ha parlato in continuazione ai laici della necessit\u00e0 d\u2019una \u201cnuova evangelizzazione\u201d da loro attivata, con il consenso dei legittimi Pastori: nuova, precisava, \u201cper fervore degli evangelizzatori, per metodi, per linguaggi\u201d. Laici in missioneSia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI hanno inviato consapevolmente famiglie intere, anche popolose, nelle citt\u00e0 pi\u00f9 scristianizzate del mondo, perch\u00e9 gi\u00e0 con la loro presenza e la loro testimonianza di vita potessero riaprire il discorso della fede religiosa. Dai resoconti delle loro missioni apostoliche (come, all\u2019inizio, quelle di Aquila e Priscilla) si possono ricavare gli \u201catti degli apostoli\u201d dei nostri tempi, dove non mancano a conferma segni straordinari dello Spirito. Il quale, in ultima analisi, \u00e8 il vero \u201ccolpevole\u201d di questo ringiovanimento della Chiesa che ci fa ben sperare, secondo quel che Paolo scriveva ai cristiani di Tessalonica: \u201cNon spegnete lo Spirito! Non disprezzate le profezie! Vagliate ogni cosa e tenete ci\u00f2 che \u00e8 buono! (1Tim 5,19-21). Il vaglio lo hanno fatto Papi autorevoli come quelli menzionati, e si potrebbero citare tanti loro giudizi: perch\u00e9 non si dovrebbe aderire alle loro autorevoli sentenze? \u00c8 chiaro anche che l\u2019ultimo discernimento concernente la necessit\u00e0 o l\u2019opportunit\u00e0 d\u2019un modo di formare i cristiani \u00e8 del Vescovo, ma non \u00e8 accettabile l\u2019ignoranza di quel che lo Spirito sta gi\u00e0 facendo per conto suo, giacch\u00e8 i movimenti sono tutti (o quasi) inventati da laici con percorsi diversi nelle origini, ma identici nei propositi e spesso nei risultati. Non \u00e8 un caso che in questi giorni Benedetto XVI abbia istituito un dicastero speciale per la nuova evangelizzazione dell\u2019Occidente, anche dell\u2019Italia quindi, perch\u00e9 occorre fronteggiare l\u2019eclissi di Dio e riproporre Cristo nel mondo secolarizzato. Forse anche questo problema di grande attualit\u00e0 pu\u00f2 far aprire un dibattito. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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