{"id":860,"date":"2012-02-17T00:00:00","date_gmt":"2012-02-17T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=860"},"modified":"2012-03-29T09:17:06","modified_gmt":"2012-03-29T09:17:06","slug":"per-una-buona-prassi-della-giustizia-umbra","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/per-una-buona-prassi-della-giustizia-umbra\/","title":{"rendered":"Per una buona prassi della Giustizia umbra"},"content":{"rendered":"

Wladimiro De Nunzio \u00e8 stato nominato presidente della corte di Appello di Perugia il 30 giugno 2010. Il 28 gennaio ha svolto la relazione all\u2019inaugurazione dell\u2019anno giudiziario. Con lui parliamo dello stato del sistema giudiziario in UmbriaCosa l\u2019ha portata a scegliere l\u2019Umbria e la nostra citt\u00e0 per viverci con la sua famiglia? \u201cDopo aver conosciuto il sistema amministrativo \u2018asburgico\u2019 nei primi anni di servizio nel Trentino, ordinato ed efficiente, ho individuato, col sostegno entusiastico di mia moglie, Perugia come la citt\u00e0 ideale ove vivere e far crescere serenamente le figlie. L\u2019apertura culturale che veniva dalle universit\u00e0, l\u2019organizzazione sociale con forte senso civico, la correttezza nelle relazioni, la qualit\u00e0 dei servizi pubblici rappresentavano e rappresentano valori che non possono non attrarre e legare\u201d. Nella sua relazione all\u2019inaugurazione dell\u2019anno giudiziario 2012 del 28 gennaio, ha esordito ricordando che la giustizia civile rappresenta elemento decisivo per la competitivit\u00e0 del Paese, mentre la sua inefficienza \u00e8 un grave danno per la stessa, quantificato dalla Banca d\u2019Italia pari a un punto di Pil. La creazione del \u201cTribunale delle imprese\u201d recentemente decisa dal governo Monti, pu\u00f2 a suo giudizio costituire uno strumento utile per accelerare lo smaltimento dell\u2019arretrato e ridurre i tempi di giudizio dei nuovi procedimenti? \u201cValuto con favore l\u2019intento del legislatore di concentrare su un giudice specializzato controversie di particolare complessit\u00e0 per velocizzare le procedure. Per\u00f2 la prevista concentrazione solo su dodici tribunali rischia di creare notevoli difficolt\u00e0 per le imprese aventi sede in territori nei quali gli stessi non sono previsti. Credo, quindi, che sia preferibile optare per la concentrazione delle controversie presso il tribunale di ogni capoluogo del distretto. Il che, guardando all\u2019Umbria, consentirebbe alle imprese di rivolgersi al tribunale di Perugia e non a quello di Firenze\u201d. Lei ha detto che rispetto alle criticit\u00e0 evidenziate lo scorso anno, pur perdurando pesanti vuoti di organico, si \u00e8 registrato nel distretto un diffuso contenimento, frutto soprattutto di un forte impegno del personale amministrativo e dei magistrati togati e onorari. Quale ulteriore contributo pu\u00f2 venire dal potenziamento dei piani di sostegno per i servizi amministrativi attraverso le convenzioni con le Istituzioni locali da lei citate nella relazione? \u201cSi devono ottimizzare le risorse materiali e di personale che risultano, per\u00f2, sempre pi\u00f9 scarse ed \u00e8 sempre pi\u00f9 difficile il soddisfacimento dei servizi. Occorre, quindi, ricercare un sostegno esterno. Ho rappresentato che l\u2019amministrazione giudiziaria incide sullo sviluppo del territorio e ho constatato, con soddisfazione, che pi\u00f9 enti territoriali hanno deciso di offrire un contributo, comprendendo che esso pi\u00f9 che un costo va considerato una spesa di investimento per migliorare il servizio giustizia nell\u2019interesse della comunit\u00e0. Sono state, quindi, stipulate convenzioni con la Regione e le Province che stanno portando negli uffici cassintegrati e giovani laureati non occupati, per un periodo di formazione. Queste collaborazioni, per\u00f2, poich\u00e9 sono necessariamente temporanee, non possono coprire il vuoto lasciato dal personale dipendente che va in pensione. Vuoto che si traduce in perdita di esperienze e professionalit\u00e0 preziose per l\u2019istituzione, che non possono essere trasferite alle nuove generazioni per il blocco dei concorsi per i ruoli amministrativi. Ed \u00e8 triste, in presenza di una forte disoccupazione giovanile, dover interrompere i percorsi formativi attivati, dopo aver registrato l\u2019entusiasmo, l\u2019applicazione e la preparazione di base, anche informatica, dei giovani stagisti ed aver constatato il raggiungimento, con l\u2019ausilio di validi tutor, di un buon livello di formazione con acquisizione dei saperi relativi ai diversi servizi giudiziari\u201d. Sempre nell\u2019ottica di miglioramento dell\u2019efficacia e dell\u2019efficienza del servizio giustizia, lei ha costituito il Coordinamento dei presidenti delle corti di Appello per analizzare le buone prassi e fare proposte organizzative e semplificative ed un Tavolo permanente sulla giustizia in Umbria, con la partecipazione dei parlamentari eletti nel territorio. Sono gi\u00e0 emerse ad oggi proposte concrete da questi organismi? \u201cS\u00ec. Sebbene da poco attivato, il Coordinamento dei presidenti delle corti di Appello, sta gi\u00e0 dando i primi frutti attraverso un intenso scambio telematico di buone prassi adottate nei singoli uffici, di quesiti tecnici posti dai nuovi interventi normativi e di informazioni sulle criticit\u00e0 dei distretti. Anche il Tavolo sulla giustizia con i parlamentari sta dando frutti positivi. Riflettere insieme sul servizio (o disservizio) erogato dagli uffici del distretto pu\u00f2 consentire di realizzare una unit\u00e0 d\u2019intenti tra tutte le rappresentanze politiche territoriali sulle iniziative, anche legislative, da portare avanti per risolvere problemi altrimenti non superabili. Sono state avviate puntuali iniziative parlamentari e significative convergenze che fanno ben sperare\u201d. Lei sta dedicando un attenzione particolare all\u2019utilizzo della tecnologia come leva per il cambiamento e supporto all\u2019organizzazione ma nel contempo ha evidenziato anche che le risorse umane sono il vero asset strategico di qualsiasi organizzazione invitando i dirigenti a stimolare incontri che coinvolgano tutti gli addetti all\u2019ufficio, magistrati e amministrativi, a qualsiasi livello, perch\u00e9 tutti sono in grado di dare un utile contributo e perch\u00e9 si sentano concretamente partecipi e responsabili di un progetto trasferibile in scelte decisionali. Questo metodo di lavoro mutuato dalle aziende private, sta favorendo il gioco di squadra all\u2019interno degli uffici giudiziari e sta portando risultati? \u201cGi\u00e0 da tempo i capi degli uffici, secondo indicazioni del Csm, promuovono incontri con i vari magistrati per approfondire tematiche organizzative, normative e interpretative. La linea operativa, sulla quale mi sono soffermato nella relazione, prospetta, col conforto degli studi di management, un quid pluris e cio\u00e8 il coinvolgimento nelle riunioni di tutti gli addetti all\u2019ufficio, magistrati e amministrativi, a qualsiasi livello, perch\u00e9 tutti hanno accumulato, con l\u2019esperienza lavorativa, un patrimonio di conoscenze e sono in grado di dare un utile contributo per il miglioramento del servizio\u201d. Presidente, lei ha concluso la sua relazione ringraziando tutte le categorie professionali, comprese le rappresentanze sindacali e le forze dell\u2019ordine, per aver contribuito al funzionamento della macchina giudiziaria e nel corso della cerimonia ha dato la parola anche al sindaco Boccali, dimostrando la sua volont\u00e0 di una stretta integrazione tra l\u2019amministrazione della giustizia e la comunit\u00e0 in cui opera. Il senatore Ronconi ha definito questa iniziativa \u201csingolare e probabilmente inopportuna\u201d, considerandola una sorta di \u201ccommistione di ruoli\u201d, perch\u00e9 avrebbe leso \u201cil principio della separatezza tra politica e sistema giudiziario\u201d. Cosa ci pu\u00f2 dire al riguardo? \u201cMi dispiace che il sen. Ronconi non abbia colto la valenza positiva della prassi adottata. Il Csm ritiene che la natura delle cerimonie di inaugurazione dell\u2019anno giudiziario – che costituiscono un autentico momento di riflessione sui complessi temi della giustizia e di pacato confronto tra magistrati, avvocati ed esponenti delle istituzioni – imponga di superare gli stretti limiti delle categorie di coloro che, per legge, possono intervenire, consentendo la pi\u00f9 ampia partecipazione della societ\u00e0 civile. Sono convinto che un grande contributo al dibattito sui problemi concreti della giustizia e possibili suggerimenti possano venire anche dai rappresentati delle Istituzioni territoriali. Tanto pi\u00f9 che il Comune \u00e8 tenuto ad una serie di interventi materiali di sostegno alle esigenze degli uffici e la Regione e le Province sono invitate ad offrire un contributo di personale come prima ho ricordato. L\u2019autonomia e l\u2019indipendenza della magistratura vengono assicurate, non da una formale \u2018separatezza\u2019 dalla politica, ma dal rispetto dei diversi ruoli e quindi da una visione alta dei valori della propria professionalit\u00e0\u201d.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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