{"id":8593,"date":"2010-07-09T00:00:00","date_gmt":"2010-07-09T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8593"},"modified":"2015-06-16T14:39:05","modified_gmt":"2015-06-16T12:39:05","slug":"la-storia-a-lieto-fine-di-un-uomo-mezzo-morto","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-storia-a-lieto-fine-di-un-uomo-mezzo-morto\/","title":{"rendered":"La storia a lieto fine di un uomo mezzo morto"},"content":{"rendered":"

Paolo, scrivendo alla comunit\u00e0 cristiana di Colosse, si attarda nel fare un identikit di Ges\u00f9, riportando un bell\u2019inno cristologico in uso nelle comunit\u00e0 d\u2019Asia. Nella prima parte si evidenzia la natura del Cristo (icona del Dio invisibile, il quale manifesta se stesso in Ges\u00f9; archetipo e dominatore di tutto il creato\u2026), e successivamente la sua funzione ecclesiale e sociale (capo del suo Corpo ecclesiale che \u00e8 la Chiesa, antesignano dei risorti, punto di convergenza d\u2019ogni benedizione, riconciliazione universale\u2026). Sono elementi di quel \u201cprimato su tutte le cose\u201d, di quella totalizzante \u201cpienezza\u201d, che lo fa \u201cSignore\u201d con il doppio primato nell\u2019opera della creazione e nell\u2019opera della redenzione. Lui \u00e8 la Parola eternamente detta dal Padre, che in se stesso vela il mistero di Dio e nello stesso tempo lo svela (re-velatio<\/em>) come \u00e8 gi\u00e0 avvenuto attraverso il creato e attraverso la sua parola, a noi fatta giungere mediante i suoi profeti.<\/p>\n

Una Parola che trova la sua narrazione nella sacra Scrittura, la Bibbia, nel suo volgersi storico dal racconto catechetico della creazione alla incredibile vicenda di Ges\u00f9 ucciso e risuscitato. Parola comunque che ha un solo scopo: provocarci a conversione di vita, seguendo Colui che \u00e8 la via, la verit\u00e0, la vita. Ci assicura il profeta della prima lettura: \u201cQuesta parola \u00e8 molto vicina a te; \u00e8 nella tua bocca e nel tuo cuore, perch\u00e9 tu la metta in pratica\u201d. Il racconto del Vangelo, tratto dal testo di Luca, ci provoca immediatamente mettendoci a confronto con uno dei tanti feriti della vita, per verificare il livello della nostra conversione dal male al bene e dal bene al meglio. Si tratta d\u2019un dottore della Legge, d\u2019un erudito devoto perci\u00f2, che chiede a Ges\u00f9 lumi per imboccare bene la strada che conduce al Regno.<\/p>\n

Ges\u00f9 rimanda l\u2019interlocutore alla legge fondativa dell\u2019amore, visto che i due pilastri d\u2019una vita giusta, approvata anche da Dio, sono l\u2019amore a Dio sopra ogni cosa e l\u2019amore al prossimo come a noi stessi. Ma il dottore, \u201cvolendo giustificarsi\u201d della gaffe fatta, seguit\u00f2: \u201cE chi \u00e8 il mio prossimo?\u201d.Per gli ebrei il prossimo poteva essere solo un ebreo. Per Ges\u00f9 \u00e8 diverso: il prossimo \u00e8 quello di cui ti fai prossimo con l\u2019amore e la compassione che ti spinge a condividerne la sorte, soprattutto se povero e bisognoso di aiuto, anche se non \u00e8 ebreo, anche se non lo conosci, anche se \u00e8 un tuo avversario o addirittura un tuo nemico. Soprattutto vedendolo \u201cmezzo morto\u201d: il che vuol dire che se non lo soccorri, gli neghi quella \u201cmezza vita\u201d che hai in mano tu che puoi e devi soccorrerlo, e non importa chi sia. Il prossimo non te lo scegli: te lo d\u00e0 la vita.<\/p>\n

Per questo tutti sono il \u201cprossimo\u201d, e devi guardarlo con l\u2019occhio della fraternit\u00e0, anzi di pi\u00f9, con l\u2019occhio della fede, perch\u00e9 al giudizio ultimo ci sar\u00e0 detto dal giudice, che \u00e8 poi Ges\u00f9 stesso: \u201cEro affamato, ero malato, ero carcerato, ero perseguitato\u2026\u201d. Vuol dire, allora, che ognuno di questi bisognosi \u00e8 \u201csacramento di Ges\u00f9\u201d, e l\u2019aiuto che avremo dato a ognuno di questi \u201cpiccoli\u201d, fosse pure \u201cun bicchiere d\u2019acqua fresca\u201d (Mt<\/em> 10,42; Mc<\/em> 9,41), l\u2019avremo dato a lui (Mt<\/em> 25, 40). Cosa dire poi del male che possiamo fare proprio ultimi arrivati alla festa della vita, i bambini preziosi e fragili, dei quali Ges\u00f9 si erge a difesa con parole acerrime e terribili che non ha usato in nessun altro caso? \u201cChi scandalizzer\u00e0 anche uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare!\u201d (Mt<\/em> 18,2).<\/p>\n

Con tutte le considerazioni che oggi \u00e8 doveroso fare a proposito dei pedofili, preti compresi laddove questo dovesse avvenire, ma anche degli scandali molteplici e gravi in ambito familiare, mass-mediale, del costume pubblico, educativo, politico. Dopo la lezione Ges\u00f9 chiese al dottore: \u201cChi ti sembra sia stato il prossimo di colui che \u00e8 incappato nei briganti?\u201d. Il dottore rispose: \u201cChi ha avuto compassione di lui\u201d. Ges\u00f9 gli rispose semplicemente: \u201cVa\u2019 e fa\u2019 anche tu lo stesso\u201d. Dal giorno in cui questa pagina bellissima e intransigente fu detta e scritta, la storia del mondo \u00e8 cambiata, e i cristiani devono essere i primi a difendere e servire i poveri, quali che siano e dovunque siano, e a pretendere con ogni mezzo che vengano rispettati e tutelati da chicchesia, anche e soprattutto dai detentori del potere, d\u2019ogni potere.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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