{"id":8548,"date":"2010-06-18T00:00:00","date_gmt":"2010-06-18T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8548"},"modified":"2010-06-18T00:00:00","modified_gmt":"2010-06-18T00:00:00","slug":"la-lotta-allamianto-proseguira-dal-basso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-lotta-allamianto-proseguira-dal-basso\/","title":{"rendered":"La lotta all\u2019amianto proseguir\u00e0 dal basso"},"content":{"rendered":"
Il divieto di utilizzo dell\u2019amianto, in Italia, quest\u2019anno… diventa maggiorenne. Era infatti il 1992, diciotto anni fa, quando finalmente questa pericolosa sostanza venne messa fuori legge. E tuttavia era quasi un secolo (vedi box qui accanto) che gli scienziati ne conoscevano gli effetti pericolosi per la salute. Inoltre, continuano ancora adesso atteggiamenti illegali e irresponsabili (vedi pagina 4) nello \u201csmaltimento\u201d di amianto ed Eternit. La ConferenzaDi recente si \u00e8 anche tenuta in Umbria, a San Gemini, la prima Conferenza regionale – non governativa – dedicata all\u2019argomento, che ha visto la partecipazione di molti lavoratori e cittadini, esposti e vittime dell\u2019amianto, e di loro familiari, insieme ad autorit\u00e0 del mondo scientifico, istituzionale e politico-sindacale.La Conferenza, organizzata dall\u2019Osservatorio nazionale sull\u2019amianto – Regione Umbria, e dai lavoratori dei vari stabilimenti nei quali si \u00e8 fatto uso massicciamente del pericoloso minerale, \u00e8 stata introdotta e moderata dall\u2019avv. Ezio Bonanni, il quale ha detto con forza: \u201cMigliaia di cittadini e lavoratori, uomini e donne, si sono ammalati o sono morti, a causa del pericoloso cancerogeno, sacrificati sull\u2019altare del profitto, perch\u00e9 il profitto costituisce una nuova religione, un dio pagano al quale rendere sacrifici umani. Bisogna riappropriarsi del senso etico-giuridico del Diritto, che non pu\u00f2 prescindere dai fondamentali presupposti della tradizione giudaico-cristiana, che costruiscono le palafitte della nostra civilt\u00e0. Al dio pagano del profitto dobbiamo contrapporre il Dio cristiano, ed unirci tutti prima di tutto nella preghiera, anche per ricordare i defunti e chiedere per loro pace e giustizia, per ricordare e per non dimenticare e per sostenere i parenti ed i familiari, gli amici, e gli stessi lavoratori e cittadini esposti al rischio di gravi patologie, la cui latenza pu\u00f2 essere anche di decenni\u201d. \u201cL\u2019attivit\u00e0 legale – ha sottolineato – non \u00e8 sufficiente\u2026 L\u2019avvocato \u00e8 inerme di fronte a queste tragedie, perch\u00e9, se la persona muore, non c\u2019\u00e8 difesa che tenga, e in questo caso rischia di morire prima l\u2019essere umano che il corpo: i lavoratori malati sono soli, e per i loro diritti devono combattere contro le istituzioni pubbliche, gli enti previdenziali, gli enti ospedalieri, asfissiati da esigenze di bilancio, perch\u00e9 \u00e8 sempre il bilancio che rischia di contare…\u201d. Esiste qualche via di uscita da questa tragedia che naufraga nella burocrazia, se non nell\u2019indifferenza? \u201cL\u2019idea – ha detto Bonanni – \u00e8 di creare una rete di solidariet\u00e0, e una struttura, anche sanitaria, dove ci sia il volto umano e cristiano della medicina, perch\u00e9 spesso la buona parola ed un sostegno psicologico \u00e8 migliore di ogni medicina\u201d. Esperienza diretta\u00c8 quindi intervenuto mons. Francesco De Santis, delegato del vescovo mons. Vincenzo Paglia, il quale ha testimoniato con la sua esperienza quanto sia pericoloso e dannoso l\u2019amianto, che \u00e8 capace di determinare patologie gravissime e spesso mortali anche a distanza di decine di anni dall\u2019esposizione. Ne \u00e8 seguita la preghiera, in un momento di forte spiritualit\u00e0 e d\u2019intensa partecipazione di tutti i presenti. Per la prima volta i lavoratori dell\u2019amianto, molti dei quali malati, alcuni con il destino che sembra gi\u00e0 segnato, i familiari, o semplici cittadini hanno potuto pregare per le vittime dell\u2019amianto. \u201cL\u2019uomo dev\u2019essere posto al centro. Nell\u2019essere vivente va visto prima di tutto un fratello, che per ci\u00f2 stesso non pu\u00f2 essere sacrificato per il profitto. Solo con la riappropriazione dei valori cristiani, in grado di permeare anche la legislazione e l\u2019interpretazione delle norme, \u00e8 possibile sconfiggere l\u2019idea del profitto che nega l\u2019uomo e l\u2019ingiustizia di cui sono doppiamente colpiti i familiari e le vittime dell\u2019amianto, che ancora attendono giustizia, su questa terra\u201d, \u00e8 stato ribadito dai vari relatori intervenuti dopo mons. De Santis. I lavoratori hanno dunque deciso di accogliere l\u2019idea espressa nell\u2019introduzione dall\u2019avv. Bonanni di costituire, anche attraverso l\u2019Osservatorio nazionale amianto, un gruppo di lavoro per affermare una rete di solidariet\u00e0 in tutta Italia, e di strutture di preghiera, sostegno, ricerca, diagnosi e cura, esclusivamente con offerte di privati, e senza gravare sul bilancio pubblico. Si intende in questo modo rimuovere il contrasto con gli enti pubblici previdenziali, che il pi\u00f9 delle volte negano i diritti a questi lavoratori, costringendoli a lunghe cause, e con risarcimenti spesso erogati solo dopo la morte dell\u2019avente diritto (le patologie asbesto correlate danno di solito solo pochi mesi di vita). L\u2019idea \u00e8 stata accolta con favore anche dai numerosi Sindaci intervenuti, dal Vice presidente della Provincia di Terni e dal delegato della Giunta regionale, che hanno deciso di designare dei propri rappresentanti a far parte del gruppo di lavoro. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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