{"id":8545,"date":"2010-06-18T00:00:00","date_gmt":"2010-06-17T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8545"},"modified":"2015-07-31T10:19:08","modified_gmt":"2015-07-31T08:19:08","slug":"la-disponibilita-dei-preti-a-ricominciare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-disponibilita-dei-preti-a-ricominciare\/","title":{"rendered":"La disponibilit\u00e0 dei preti a \u201cricominciare\u201d"},"content":{"rendered":"

Mercoled\u00ec scorso, al termine dell\u2019assemblea annuale del clero che si \u00e8 tenuta a Roccaporena di Cascia dal 14 al 16 giugno, l\u2019Arcivescovo ha reso pubbliche le decisioni prese – con decreti in data 11 giugno, solennit\u00e0 del Sacro Cuore di Ges\u00f9 – relative alla presenza del clero nelle parrocchie, agli uffici di Curia e al territorio diocesano. Mons. Luigi Piccioli \u00e8 stato confermato vicario generale. Sar\u00e0 anche moderatore della Curia diocesana, arciprete della basilica cattedrale di Spoleto e priore di S. Gregorio Maggiore, sempre in citt\u00e0. Nell\u2019articolo in fondo alle due pagine sono pubblicate tutte le nomine, suddivise per vicarie. Tutti i provvedimenti diverranno effettivi dal prossimo 15 agosto, solennit\u00e0 dell\u2019Assunzione della Beata Vergine Maria al cielo. Parliamo con l\u2019arcivescovo Renato di questa riorganizzazione della Chiesa di Spoleto-Norcia. Eccellenza, partiamo dalla riconferma di mons. Luigi Piccioli a vicario generale. Possiamo dire un segno di continuit\u00e0. \u201cCerto. Mons. Piccioli mi \u00e8 stato prezioso collaboratore fin dal mio arrivo in diocesi, e in questi mesi ho avuto modo di apprezzarne la prudenza, la sapienza e la lealt\u00e0. Gli ho chiesto perci\u00f2 di continuare accanto a me il servizio di vicario generale che gi\u00e0 aveva svolto con mons. Fontana. Sono certo che con il suo aiuto e consiglio mi sar\u00e0 meno difficile e gravoso il compito di guidare e governare, proprio del Vescovo\u201d. Tanti trasferimenti di sacerdoti per una migliore organizzazione della pastorale sul territorio. Cosa si sente di dire ai suoi preti che – magari dopo tanti anni in una parrocchia o in et\u00e0 gi\u00e0 avanzata – hanno accettato il nuovo servizio che ha chiesto loro? \u201cInnanzitutto un sincero ringraziamento: sono stato ammirato e commosso dalla disponibilit\u00e0 e generosit\u00e0 manifestata da molti di loro di fronte alla proposta di \u2018ricominciare\u2019. Questo atteggiamento costituisce un vero patrimonio per la nostra Chiesa, e dice la qualit\u00e0 del nostro presbiterio diocesano. L\u2019urgenza dell\u2019evangelizzazione pone tutti indistintamente di fronte a nuove responsabilit\u00e0, e il peso dell\u2019an- nuncio grava sulle spalle di tutti: che cosa potrebbe fare un vescovo senza i \u2018suoi\u2019 preti? E poi una parola di incoraggiamento a nome della Chiesa all\u2019inizio di un nuovo capitolo della loro vita: siano coscienti sempre della bellezza e della misteriosa fecondit\u00e0 del loro ministero di veri collaboratori di Dio nell\u2019opera della salvezza\u201d. Come ha proceduto? \u201cNell\u2019ascolto e nella ricerca comune sono state esaminate situazioni e circostanze, valutate proposte, ipotizzate risposte, con un unico intento: ricercare e promuovere il bene di tutti, dei preti, dei fedeli, della diocesi. Di fronte alle esigenze rilevate si \u00e8 trattato di operare una scelta difficile e coraggiosa: lasciare tutto cos\u00ec come sta e dedicarsi alla cosiddetta \u2018pastorale di conservazione e contenimento\u2019, o mettere in atto alcuni cambiamenti che, a cascata, ne avrebbero provocati necessariamente altri. Dopo aver pregato e chiesto il parere di persone sagge e prudenti, ho scelto la seconda strada, certamente pi\u00f9 ardua e rischiosa. Si \u00e8 giunti cos\u00ec a un insieme di provvedimenti e trasformazioni che richiedono, insieme con qualche sacrificio, la partecipazione e il coinvolgimento intelligente di tutti\u201d. Santuario di Roccaporena: lei si \u00e8 riservato il titolo di parroco e rettore del santuario, inviando al paese natale di santa Rita il canonico don Vincenzo Alimenti. Sono in cantiere modifiche all\u2019Opera di Santa Rita? \u201cL\u2019Opera di Santa Rita ha svolto un grande servizio all\u2019accoglienza dei pellegrini e all\u2019educazione delle giovani generazioni, coordinando la grande generosit\u00e0 dei devoti della nostra Santa. La benemerita attivit\u00e0 finora realizzata richiede un\u2019attenta valutazione e un adeguamento alle nuove esigenze: ho dunque ritenuto opportuno di non nominare per il momento un parroco-rettore, impegnandomi a seguire in prima persona le varie fasi del processo\u201d. Un pensiero alla gente della sua Chiesa, chiamata anch\u2019essa a rinnovarsi con i nuovi parroci.\u201cCome per i sacerdoti il cambiamento di ministero e il trasferimento di sede richiede generosit\u00e0, sacrificio e voglia di \u2018mettersi in gioco\u2019, cos\u00ec anche per i fedeli l\u2019avvicendamento dei parroci significa distacco, accoglienza e disponibilit\u00e0 a ricominciare. Li ringrazio per il sostegno e l\u2019amicizia che hanno assicurato ai loro preti, e domando loro di accogliere i nuovi pastori con animo aperto e libero da \u2018retro-pensieri\u2019, coscienti che nel prete che il Vescovo invia a servire la comunit\u00e0 \u00e8 lo stesso Signore Ges\u00f9 che viene a visitare il suo popolo\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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