{"id":8521,"date":"2010-06-11T00:00:00","date_gmt":"2010-06-11T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8521"},"modified":"2015-06-16T14:49:31","modified_gmt":"2015-06-16T12:49:31","slug":"cristo-vive-in-me","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/cristo-vive-in-me\/","title":{"rendered":"Cristo vive in me!"},"content":{"rendered":"<p>\u00c8 la prima cosa che un cristiano dovrebbe dire, come Paolo nella seconda lettura; non soltanto \u201csono cristiano\u201d, ma \u201cCristo \u00e8 in me! Cristo vive in me!\u201d. Se ci fossero persone che, come i greci che cercavano Ges\u00f9 e si rivolsero a Filippo (<em>Gv<\/em> 12,21), chiedessero a noi: \u201cVogliamo vedere Ges\u00f9\u201d, noi rimarremmo piuttosto imbarazzati e forse faremmo loro un bel discorso apologetico con citazioni evangeliche, o parleremmo dell\u2019eucarestia, segno sacramentale della sua presenza. In realt\u00e0 dovremmo presentar loro la comunit\u00e0 dei cristiani nel suo insieme (la Chiesa), o addirittura ciascuno di noi. I Padri, infatti, amavano dire: <em>Ego<\/em>,<em> Ecclesia<\/em>: \u201cIo sono gi\u00e0 la Chiesa!\u201d.<\/p>\n<p>Se non abbiamo l\u2019animo di dirlo \u00e8 perch\u00e9 siamo testimoni inadeguati o addirittura indecorosi di questa Chiesa, che pure vive e testimonia Cristo nei suoi membri. \u00c8 nel Corpo ecclesiale, infatti, animato e vivificato dallo Spirito santo, che il Signore Ges\u00f9 continua a vivere ed ad agire nel tempo e nello spazio e a testimoniare la sua divinit\u00e0. Molti diranno subito: ci vorrebbero allora i santi! E noi non siamo forse chiamati propri alla santit\u00e0? La santit\u00e0 \u00e8 la vita normale di grazia e non \u00e8 delegabile: ognuno deve farne personalmente buona scorta, ponendosi umilmente alla scuola di Ges\u00f9 e del suo Vangelo. Paolo infatti dice: \u201cSono stato crocifisso con Cristo\u2026 La vita che vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato ed ha consegnato se stesso per me\u201d (<em>Gal<\/em> 2,20). Egli infatti appartiene a Cristo, \u00e8 cosa di Cristo, perch\u00e9 solo in Cristo Paolo ha trovato risposta alle sue ansie per i suoi peccati.<\/p>\n<p>Cos\u00ec come trov\u00f2 risposta David, il grande re scelto da Dio personalmente, ma rivelatosi poi gagliardo peccatore. Il Miserere \u00e8 il canto della presa di coscienza, dinanzi al profeta Natan, del suo abominevole peccato e quindi del suo dramma, per il quale non cerca per\u00f2 giustificazioni, ma solo misericordia e perdono. Un perdono che azzera il conto, dimentica le offese e fa nuove tutte le cose, a condizione che la conversione sia autentica, con la riparazione del male fatto e dello scandalo dato. Questa cura risarcitiva non \u00e8 certamente facile, ma \u00e8 una cura per la quale Dio che perdona s\u2019impegna anche a dare la forza necessaria per la riparazione. Cos\u00ec come trov\u00f2 risposta l\u2019anonima donna prostituta che si present\u00f2 in casa del fariseo Simone, dove Ges\u00f9 stava pranzando, con un vaso di profumo prezioso (non un porta profumi qualsiasi, ma un vero vaso di alabastro), e si \u201crannicchi\u00f2\u201d ai piedi dell\u2019Unico che in quella sala non la giudicava. \u201cCominci\u00f2 a bagnargli i piedi di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo\u201d (<em>Lc<\/em> 7,38).<\/p>\n<p>Pi\u00f9 che il comportamento di una pentita, sembra il comportamento d\u2019una miracolata, d\u2019una innamorata: sono vere tutte le interpretazioni. C\u2019\u00e8 nei gesti della donna un che di eccedente che d\u00e0 fastidio a Simone, il quale addirittura si scandalizza: \u201cSe Ges\u00f9 fosse davvero un profeta, dovrebbe sapere chi \u00e8 questa donna che lo tocca!\u201d. E Ges\u00f9 di rimando, leggendo nel suo pensiero: \u201cI suoi molti peccati le sono perdonati perch\u00e9 ha molto amato\u201d. La quantit\u00e0 e la qualit\u00e0 del perdono di Dio dipende dalla qualit\u00e0 e quantit\u00e0 del nostro amore appassionato, diventato pentimento e volont\u00e0 di non ripetere l\u2019errore: questa ormai \u00e8 la misura del perdono, cio\u00e8 un amore senza misura, che finisce per diventare motivo di scandalo per i \u201cbenpensanti\u201d come Simone il fariseo, tutto sinagoga e legge.<\/p>\n<p>Dietro a quell\u2019amore passionale di donna non c\u2019\u00e8 per\u00f2 solo il rammarico per una vita sbagliata e per il coinvolgimento nel peccato di tante altre persone, ma una fede adamantina, tale da far dire a Ges\u00f9: \u201cLa tua fede ti ha salvato: va\u2019 in pace\u201d (<em>Lc<\/em> 7,44-50). Qualcosa di simile successe all\u2019adultera gi\u00e0 condannata dall\u2019opinione pubblica alla lapidazione: \u201cNon ti condanno. Va\u2019 e d\u2019ora in poi non peccare pi\u00f9\u201d (<em>Gv<\/em> 8,11). \u00c8 Ges\u00f9 stesso che ci invita alla riconciliazione e al perdono, facendoci chiedere nella preghiera che ci ha insegnato: \u201cPerdona a noi i nostri peccati; anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore\u201d (<em>Lc<\/em> 11,4).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>\u00c8 la prima cosa che un cristiano dovrebbe dire, come Paolo nella seconda lettura; non soltanto \u201csono cristiano\u201d, ma \u201cCristo \u00e8 in me! Cristo vive in me!\u201d. 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