{"id":8403,"date":"2010-04-23T00:00:00","date_gmt":"2010-04-23T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8403"},"modified":"2010-04-23T00:00:00","modified_gmt":"2010-04-23T00:00:00","slug":"i-giovani-la-scuola-e-il-web","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/i-giovani-la-scuola-e-il-web\/","title":{"rendered":"I giovani la scuola e il web"},"content":{"rendered":"

Giovanni Carlotti, docente alla Facolt\u00e0 di ingegneria a Perugia, \u00e8 il coordinatore della Commissione regionale educazione scuola universit\u00e0. Ricostituita nel 2006 e presieduta dal Vescovo Mons. Sorrentino, la commissione \u00e8 costituita da una quindicina di membri che rappresentano i relativiuffici pastorali delle diocesi Umbre e le principali associazioni di genitori ed insegnanti, quali Age, Agesc, Aimc, Uciim, Diesse. Prof. Carlotti, quali sono i progetti della Cresu? \u201cIn questi anni ci siamo impegnati anzitutto sulla organizzazione di questi cicli di incontri per insegnanti ed educatori, sulla redazione di una lettera aperta al mondo della scuola all\u2019inizio di ogni anno, sul coordinamento degli uffici ESU della varie diocesi Umbre e sul collegamento con gli organismi nazionali. Per il futuro, in collaborazione con l\u2019Istituto di Scienze Religiose di Assisi, si organizzeranno anche corsi di aggiornamento specialistici per insegnanti di religione con cadenza annuale. Di recente abbiamo anche costituito una sottocommissione (coordinata da Massimo Liucci) che si sta occupando di uniformare e coordinare il settore dell\u2019Insegnamento della Religione Cattolica in tutta la regione\u201d. La sua commissione come valuta la riforma della scuola? \u201cLa materia \u00e8 complessa ed \u00e8 difficile esprimere una valutazione in poche battute. Certamente la semplificazione e la razionalizzazione degli indirizzi della scuola secondaria era una necessit\u00e0 avvertita da tempo. Anche la nuova definizione standardizzata ed articolata dei licei e degli istituti tecnici sembra opportuna. Tuttavia la sensazione di fondo che traspare dal modo concreto con cui si \u00e8 arrivati a realizzare la riforma, e dalle scelte di bilancio che la sottendono, \u00e8 che in questo momento storico il tema della istruzione e dell\u2019educazione \u00e8 di scarso rilievo per il mondo politico e forse pi\u00f9 in generale per la nostra societ\u00e0. Al di l\u00e0 degli slogan o delle prese di posizione preconcette, rimane il forte dubbio che di fronte alla oggettiva difficolt\u00e0 di riqualificare e rilanciare i percorsi educativi e formativi (anche ricordando i fallimenti degli anni e dei governi passati), si sia preferito anzitutto ridurre gli investimenti e declassare il problema a questione secondaria\u201d. Maria Rita Valli Sfida educativa. I giovani vanno guidati a un uso consapevole di internetSempre pi\u00f9 i nuovi media fanno parte integrante della vita quotidiana dei nostri giovani. Computer, telefonino, i-pod, i-phone: chi non ne possiede uno! La tecnologia avanza. E mentre per i nostri giovani \u00e8 ormai un\u2019esperienza diffusa, per chi ha qualche anno in pi\u00f9 \u00e8 complicato riuscire a stargli dietro. Ma qual \u00e8 il rapporto dei giovani con i nuovi media? Quali sono i rischi a cui possono andare incontro? A parlarne nel corso dell\u2019ultimo degli incontri sulla sfida educativa, promosso dalla Cresu a Santa Maria degli Angeli, venerd\u00ec 16 aprile \u00e8 intervenuta la prof.ssa Floriana Falcinelli, docente di Didattica e tecnologie dell\u2019istruzione presso l\u2019Universit\u00e0 di Perugia. La riflessione della professoressa \u00e8 partita da alcuni dati rilevati da una ricerca condotta nelle scuole nel 2008 dal Cremit (Centro di ricerca per l\u2019educazione ai media all\u2019informazione e alla tecnologia) dell\u2019Universit\u00e0 Cattolica di Roma e dall\u2019associazione \u201cSave the children\u201d, tra i giovani dagli 11 ai 14 anni. 1.373 i questionari acquisiti. Il cellulare \u00e8 lo strumento tecnologico pi\u00f9 utilizzato: il 43,26% lo usa da 1 a 3 anni, il 37,14% da 4 o pi\u00f9 anni, il 14,93% da meno di un anno. Passando a internet, il 38,2% possiede un profilo personale in un social network. Msm Messenger \u00e8 il pi\u00f9 utilizzato, soprattutto per avere contatti con gli amici abituali. I rischi della Rete\u201cI giovani purtroppo \u2013 spiega Falcinelli \u2013 non hanno minimamente coscienza dei rischi a cui potrebbero andare incontro, se non quelli di natura tecnica: il computer che si blocca, le difficolt\u00e0 di connessione. A mio avviso \u2013 prosegue \u2013 hanno la percezione che il mondo virtuale sia completamente \u2018altro\u2019 da quello reale, e quindi ritengono non ci sia alcun tipo di limite o di vincolo. Mentre \u00e8 esso stesso un mondo reale, anzi un\u2019estensione del reale. Ed \u00e8 questo uno dei problemi su cui noi educatori dobbiamo lavorare di pi\u00f9\u201d. I giovani – sostiene – \u201cusano la Rete per conoscere, ma non approfondiscono. Per questo dobbiamo aiutarli ad approcciarsi ad essa in modo critico, a confrontarsi con altre fonti\u201d. Ha dunque invitato gli insegnanti a capire questo mondo in evoluzione, perch\u00e9 sta cambiando il modo in cui i ragazzi accedono alla cultura, comunicano, vivono le loro esperienze di vita. \u201cIl rischio \u00e8 che diventi pi\u00f9 importante ci\u00f2 che apprendono fuori della scuola perch\u00e9 moderno, immediato, ricco, rispetto a quello che apprendono dentro la scuola, perch\u00e9 vecchio e noioso. La scuola deve riflettere su questa nuova realt\u00e0\u201d. \u201cDa tempo stiamo pensando a un\u2019educazione mediale – aggiunge – perch\u00e9 l\u2019educatore deve capire che non pu\u00f2 rinunciare alla Rete, come non pu\u00f2 rinunciare al libro. Le nostre scuole sono piene di Lim, le lavagne interattive. Uno strumento che non deve generare angoscia tra gli insegnanti, ma che va sperimentato con curiosit\u00e0 insieme ai ragazzi, perch\u00e9 diventi un mezzo di ricerca. E nel 2011 ci saranno anche gli e-book\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Giovanni Carlotti, docente alla Facolt\u00e0 di ingegneria a Perugia, \u00e8 il coordinatore della Commissione regionale educazione scuola universit\u00e0. Ricostituita nel 2006 e presieduta dal Vescovo Mons. Sorrentino, la commissione \u00e8 costituita da una quindicina di membri che rappresentano i relativiuffici pastorali delle diocesi Umbre e le principali associazioni di genitori ed insegnanti, quali Age, Agesc, […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[10],"tags":[],"acf":[],"_links":{"self":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8403"}],"collection":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts"}],"about":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/types\/post"}],"author":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/users\/1"}],"replies":[{"embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/comments?post=8403"}],"version-history":[{"count":0,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/posts\/8403\/revisions"}],"wp:attachment":[{"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/media?parent=8403"}],"wp:term":[{"taxonomy":"category","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/categories?post=8403"},{"taxonomy":"post_tag","embeddable":true,"href":"https:\/\/www.lavoce.it\/wp-json\/wp\/v2\/tags?post=8403"}],"curies":[{"name":"wp","href":"https:\/\/api.w.org\/{rel}","templated":true}]}}