{"id":8376,"date":"2010-04-16T00:00:00","date_gmt":"2010-04-16T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8376"},"modified":"2015-06-16T15:19:35","modified_gmt":"2015-06-16T13:19:35","slug":"bisogna-obbedire-a-dio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/bisogna-obbedire-a-dio\/","title":{"rendered":"Bisogna obbedire a Dio"},"content":{"rendered":"<p>Detta cos\u00ec, bruscamente: \u201cBisogna obbedire a Dio invece che agli uomini\u201d, sembra che questa affermazione di Pietro e dei suoi amici al Sommo Sacerdote voglia dire che \u201cagli uomini non si deve di per s\u00e9 obbedire\u201d. Invece non \u00e8 cos\u00ec. Ges\u00f9 stesso a Pilato, e gli apostoli in pi\u00f9 occasioni, dicono chiaramente che anche agli uomini investiti di autorit\u00e0 si deve obbedienza e rispetto, ovviamente nell\u2019ambito della legge e nella sfera di propria competenza: <em>Oboedite praepositis vestris<\/em>, obbedite ai vostri capi (<em>Eb<\/em> 13,17), e Pietro aggiunge: <em>etiam discolis<\/em>, anche ai prepotenti (I <em>Pietro<\/em> 2,18). Dinanzi alla Verit\u00e0 per\u00f2 non c\u2019\u00e8 autorit\u00e0 umana che tenga. La menzogna \u00e8 propria del diavolo, che \u00e8 \u201cmenzognero sin dalle origini e padre della menzogna\u201d (<em>Gv<\/em> 8,44). Cristo invece \u00e8 per sua stessa autodefinizione \u201cvia, verit\u00e0, vita\u201d (<em>Gv<\/em> 14,6), l\u2019uomo nuovo \u201cpieno di grazia e di verit\u00e0 (<em>Gv<\/em> 1,14).<\/p>\n<p>La vita cristiana deve svolgersi sempre nell\u2019ambito della verit\u00e0 e dell\u2019amore. Talvolta ne potr\u00e0 derivare persecuzione sino al martirio, come fu per Ges\u00f9 e per gli stessi apostoli, ai quali, dopo quella loro risposta che fece \u201cinfuriare il sinedrio\u201d, tocc\u00f2 come ammonimento la fustigazione. E tuttavia \u201cse ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Ges\u00f9\u201d (<em>Atti<\/em> 5,41). Urge per\u00f2 recuperare il valore anche civico della verit\u00e0, che \u00e8 uno dei pilastri della civitas insieme alla giustizia, per sconfiggere il demone della menzogna e dell\u2019ipocrisia, che sta avvelenando tutti i nostri rapporti sociali e creando sfiducia, non senza ragione, verso le persone e verso le stesse istituzioni. Dinanzi all\u2019evento della risurrezione di Ges\u00f9, in Cielo, come ci assicura il veggente di Patmos, l\u2019apostolo Giovanni, si fa una festa incredibile, cui partecipano \u201ctutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare, e tutte le cose ivi contenute\u201d: una festa cosmica perch\u00e9 tale \u00e8 la redenzione operata da Ges\u00f9, conclusa con il trionfo.<\/p>\n<p>Infatti \u201ctutta la creazione geme e soffre le doglie del parto\u201d, ma sar\u00e0 \u201canch\u2019essa liberata dalla schiavit\u00f9 della corruzione per entrare nella libert\u00e0 della gloria dei figli di Dio\u201d (<em>Rom<\/em> 8,22-23). Nel Cielo si intona il \u201cpeana\u201d, e cio\u00e8 l\u2019inno del trionfatore, che Giovanni vide e intese cantare da \u201cmiriadi di miriadi e migliaia di migliaia\u201d di coristi (<em>Ap<\/em> 5,11). La resurrezione di Ges\u00f9 non interessa solo i credenti &#8211; ci dice autorevolmente il Concilio &#8211; ma tutti gli uomini di buona volont\u00e0, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia. Cristo infatti \u00e8 morto per tutti, e \u201cla vocazione ultima dell\u2019uomo \u00e8 effettivamente una sola, quella divina: dobbiamo perci\u00f2 ritenere che lo Spirito santo dia a tutti la possibilit\u00e0 di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, con il mistero pasquale\u201d (<em>GS<\/em> 22).<\/p>\n<p>Ora, per\u00f2, \u00e8 ancora il tempo della Chiesa sulla terra; Ges\u00f9 risorto la segue con cura e le d\u00e0 l\u2019avvio. \u00c8 la terza volta che il Signore si fa vedere da risuscitato dopo l\u2019incontro con la Maddalena e con gli apostoli nel cenacolo. Questa volta si incontra con alcuni dei Dodici durante il loro lavoro di pescatori sul \u201cmare\u201d di Tiberiade. Ma la pesca \u00e8 di nuovo a vuoto, e Ges\u00f9, comparendo di primo mattino sulla riva, ancora una volta dice loro di gettare nuovamente le reti \u201cdalla parte destra della barca\u201d: questa volta presero 153 grossi pesci! Nella logica del Vangelo questo numero ha una sua funzione simbolica: \u00e8 in rapporto con l\u2019invio degli apostoli in missione presso tutti i popoli che abitano l\u2019ecumene, essendo il 153 il numero di tutte le specie di pesci allora conosciuti. \u00c8 la conferma dell\u2019invio \u201cin tutto il mondo per proclamare il Vangelo a ogni creatura\u201d (<em>Mc<\/em> 16,17) e fare una pesca di uomini abbondante come quella dei pesci. Un dovere, quello dell\u2019evangelizzazione, che riguarda tutti i battezzati chiamati a testimoniare con la vita e con la parola il Ges\u00f9 che hanno conosciuto.<\/p>\n<p>Anche questa volta Ges\u00f9 risorto si improvvis\u00f2 cuoco per tutta la comitiva, cui dette a mangiare pane e pesce, cotto all\u2019impronta sui carboni. A quel pasto, per\u00f2, ci fu una coda. Pietro, che si ritrov\u00f2 faccia a faccia con Ges\u00f9 da lui \u201ctradito\u201d pochi giorni prima, si sent\u00ec chiedere ben tre volte dal Maestro (e c\u2019\u00e8 nel testo greco un bellissimo gioco linguistico tra <em>agap\u00e0o<\/em> e<em> fil\u00e8o<\/em>: \u201cMi ami? Mi vuoi bene?\u201d) Pietro rispose alla terza domanda con un deciso \u201cti voglio sinceramente bene: e lo sai!\u201d. Un\u2019espressione d\u2019amore azzera il conto, e Pietro \u00e8 confermato, nonostante la sua fragilit\u00e0, nella responsabilit\u00e0 di Pastore della Chiesa universale. Non \u00e8 mai troppo tardi per incontrare il Signore nelle diverse occasioni della vita, anche, all\u2019apparenza, non significative.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>Detta cos\u00ec, bruscamente: \u201cBisogna obbedire a Dio invece che agli uomini\u201d, sembra che questa affermazione di Pietro e dei suoi amici al Sommo Sacerdote voglia dire che \u201cagli uomini non si deve di per s\u00e9 obbedire\u201d. Invece non \u00e8 cos\u00ec. 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