{"id":8360,"date":"2010-04-02T00:00:00","date_gmt":"2010-04-01T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8360"},"modified":"2015-07-23T15:31:14","modified_gmt":"2015-07-23T13:31:14","slug":"chiesa-in-cammino-sospinta-dallo-spirito","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/chiesa-in-cammino-sospinta-dallo-spirito\/","title":{"rendered":"\u201cChiesa in cammino sospinta dallo Spirito\u201d"},"content":{"rendered":"
Mons. Gualtiero Bassetti celebra la sua prima Pasqua in diocesi a sei mesi dal suo arrivo a Perugia. Sei mesi in cui non si \u00e8 risparmiato, accettando di incontrare tutte le comunit\u00e0, associazioni, istituzioni e fedeli. Che cosa ha visto, e che cosa chiede alla sua Chiesa? \u201cHo visto una Chiesa in cammino, che cerca di aprirsi ai laici, e ho incontrato un clero vicino alla gente. I nostri sacerdoti restano un punto di riferimento, nonostante la loro et\u00e0 avanzata. Ma ho costatato anche il travaglio di migliaia di giovani vittime dell\u2019opera iniqua di mercanti di droga e di sesso; la situazione penosa di famiglie che sempre pi\u00f9 si frantumano, nonostante l\u2019attenzione della diocesi nei loro confronti; il lavoro che non c\u2019\u00e8; i poveri che aumentano, nonostante l\u2019impegno della Caritas, del volontariato e la buona presenza di iniziative culturali e promozionali\u201d. Secondo lei, qual \u00e8 un bisogno impellente per la sua diocesi? \u201cPur in presenza dei buoni frutti della Pastorale giovanile, resta l\u2019urgenza di un impegno pi\u00f9 mirato nei confronti delle vocazioni. Non mancano i giovani e i ragazzi che avvertono i segni della chiamata del Signore. Vanno pi\u00f9 curati e maggiormente seguiti. Occorre innanzi tutto per loro una buona guida spirituale, ma c\u2019\u00e8 bisogno anche di un\u2019attivit\u00e0 pastorale maggiormente coordinata ed efficace. Spesso i primi ostacoli al manifestarsi di una vocazione si riscontrano proprio in famiglia. C\u2019\u00e8 bisogno, perci\u00f2, di creare una cultura favorevole alla vocazione, in cui un giovane che sceglie di seguire pi\u00f9 da vicino il Signore sia aiutato da tutto il contesto ecclesiale\u201d. C\u2019\u00e8 un\u2019emergenza della societ\u00e0 perugina che la turba? \u201cSinceramente, il disagio giovanile. I ragazzi spesso sono inquieti e scontenti. Il loro vuoto interiore pu\u00f2 dar luogo alle sorprese pi\u00f9 inaspettate. Serve poco gridare allo scandalo davanti ad episodi di bullismo o di pura violenza. Invece, dobbiamo cominciare a chiederci i motivi dei loro comportamenti e dobbiamo avere risposte sicure quando essi ci pongono domande di senso. Torno a ripetere che \u00e8 pi\u00f9 che mai necessario che la Chiesa, le istituzioni e la societ\u00e0 civile agiscano insieme nei confronti dei nostri giovani. Perch\u00e9 \u00e8 drammatico quando qualcuno di essi arriva a togliersi la vita senza un motivo\u201d. Serve un cambio di mentalit\u00e0? \u201cCerto, i giovani non possono essere considerati oggetto di consumo\u201d. Ma un ruolo chiave lo gioca la famiglia. \u201cInsieme alla parrocchia e alla scuola, la famiglia \u00e8 la pi\u00f9 importante delle cosiddette \u2018agenzie educative\u2019 e ha il compito di trasmettere i valori. Ma lo pu\u00f2 fare soltanto se \u00e8 unita: chi ha figli, non pu\u00f2 separarsi\u201d. Un tema a lei caro \u00e8 quello del lavoro. Anche in questo periodo si \u00e8 recato a visitare diverse fabbriche. \u201cHo celebrato messe in diverse aziende in questi giorni. Come dico spesso, il lavoro \u00e8 sempre pi\u00f9 in bilico. E sono molto preoccupato. Sempre pi\u00f9 si verifica il fenomeno di aziende che realizzano ottimi prodotti, ma non riescono a stare sul mercato. Il rischio \u00e8 che da noi aumenti, sproporzionatamente, il terziario; ma il terziario \u00e8 sinonimo di consumo. Se non si produce, finir\u00e0 per non esserci vera occupazione. Non si pu\u00f2 vivere esclusivamente di servizi. Il lavoro non \u00e8 il tutto della vita, ma \u00e8 essenziale. Per fortuna trovo imprenditori locali che considerano le famiglie dei loro dipendenti come le proprie e si sobbarcano grandi sacrifici pur di poter dare una prospettiva ai loro operai\u201d. Eccellenza, quale messaggio invia alla diocesi per la Pasqua? \u201cNonostante le difficolt\u00e0, vedo un territorio piccolo, qual \u00e8 quello della nostra regione, ma fatto di gente laboriosa capace di valorizzare il poco o il molto che ha fra le mani. Il cuore di Dio \u00e8 pi\u00f9 grande del nostro e continua a far soffiare su di noi la brezza dello Spirito che ci conduce sempre verso lidi insperati. La risurrezione di Ges\u00f9 \u00e8 la fonte sicura cui attingere per poter arrivare ad una vera vita di fede, a un cristianesimo di qualit\u00e0, in cui i sacerdoti, i consacrati ed i laici siano testimoni coraggiosi e aperti del messaggio liberante del Vangelo\u201d. Messa crismale del mercoled\u00ecIl Vescovo ringraziai preti a nome di tuttiDurante la Messa crismale di mercoled\u00ec, unica celebrazione annuale in cui sono presenti praticamente tutti i sacerdoti della diocesi – per ricevere gli oli bendetti -, l\u2019arcivescovo Gualtiero Bassetti ha rivolto un accorato \u201cgrazie\u201d al clero per il suo prezioso servizio, oggi spesso misconosciuto, quando non \u201cinfangato\u201d. Dopo aver cordialmente salutato il suo precedessore mons. Chiaretti, il Vescovo ha detto \u201cgrazie a voi, sacerdoti diocesani e religiosi, che, partecipi dell\u2019unico sacerdozio di Cristo, siete costituiti provvidenziali cooperatori dell\u2019Ordine espiscopale. Il sacerdozio di Cristo – ha esplicato -, unico ed eterno, viene partecipato a tutto il popolo di Dio. Ma affinch\u00e9 questo sacerdozio comune, per cui tutta la Chiesa \u00e8 Corpo sacerdotale, possa essere esercitato, \u00e8 necessario il ministero dei presbiteri, per cui essi diventano il prolungamento sacramentale del sacerdozio di Cristo Capo\u201d con il compito di \u201cservire il sacerdozio battesimale di tutta la Chiesa\u201d. Ha quindi proseguito: \u201cGli occhi di tutti, oggi, in cattedrale, sono fissi su di voi, sacerdoti! Su di voi che, nel ricordo dell\u2019ordinazione sacra – lontana o vicina nel tempo, poco importa – rinnovate le vostre impegnative promesse sacerdotali. Oggi anch\u2019io mi pongo dalla parte del popolo di Dio per dirvi: grazie! Grazie innanzitutto perch\u00e9 ci siete. E ve lo dico a nome di tanti, a nome di tutti, anche di chi vi fa soffrire. Grazie di essere rimasti, pur con tutti i limiti, fedeli al Signore, semplicemente e talvolta non senza grossi sacrifici. Grazie per essere stati per anni e anni, la maggior parte di voi, accanto alla gente, a contatto di piccoli e di grandi, condividendo generosamente i problemi dei fratelli, senza discriminazione di persona\u201d. Il pensiero corre spontaneamente alle polemiche di questi giorni, nate da una reale tragedia, quella della pedofilia, ma gonfiate ad arte da chi vorrebbe imbavagliare la Chiesa. \u201cCi\u00f2 non significa – ha infatti aggiunto mons. Bassetti – che nel presbitero non ci possano essere ombre, resistenze e debolezze. Il presbitero, come l\u2019intero Corpo della Chiesa, cammina in mezzo a interne ed esterne afflizioni e difficolt\u00e0, per svelare al mondo con verit\u00e0, anche se non perfettamente, il mistero dell\u2019amore di Cristo. Ma qui lo dico – ha rimarcato – non per \u2018difesa d\u2019ufficio\u2019, ma per esigenza di verit\u00e0. Abbiamo tanti preti fedeli nel quotidiano, che stanno al loro posto di sentinelle, che si spendono umilmente, che svolgono compiti delicati e difficili, nei quali vi \u00e8 spesso uno splendore di umanit\u00e0 e di grazia\u201d. Si \u00e8 poi rivolto all\u2019assemblea: \u201cFratelli e sorelle che mi ascoltate, bisogna davvero ringraziare il Signore per averci dato i nostri preti. Bisogna pregare di pi\u00f9 per la loro santificazione e per il dono di numerose e valide vocazioni. \u2018Padre, consacrali nella verit\u00e0, custodiscili nel Tuo amore!\u2019. Stasera per\u00f2 non possiamo non ricordare anche coloro che ci sono stati compagni di strada; che, come noi, hanno ascoltato dalla Chiesa le parole impegnative: Tu sei sacerdote in eterno, e poi si sono staccati dal nostro cammino, dalla nostra cordata. Il mistero che accompagna la vita delle persone \u00e8 cos\u00ec profondo, e cos\u00ec netto il comando dato dal Signore di non giudicare, che possiamo solo dire: non ci dimenticheremo di loro e pregheremo sempre per loro\u201d. Infine, tornando a dialogare con il \u201csuo\u201d clero: \u201cCari sacerdoti, noi ogni giorno teniamo in mano il pane spezzato che \u00e8 il Corpo di Cristo, e il calice del suo sangue versato. Il mistero eucaristico che celebriamo ci chiama ad assimilarci in tutto a colui che \u00e8 nostro Maestro. Nella sinagoga di Nazareth, di fronte alla folla intenta ad ascoltarlo, Ges\u00f9 disse: \u2018Oggi si \u00e8 adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi\u2019 (Luca 4,21). Si potesse adempiere nella vita della Chiesa, e particolarmente nella nostra vita di preti, ogni parola di Ges\u00f9! Io prego che nessuna delle sue parole cada, per noi, mai a vuoto. \u00c8 Lui che ci ha scelti, \u00e8 Lui che ci ha chiamati, \u00e8 Lui che continuamente sollecita la pienezza della nostra risposta. Amen\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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