{"id":831,"date":"2012-02-03T00:00:00","date_gmt":"2012-02-03T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=831"},"modified":"2014-07-10T22:05:31","modified_gmt":"2014-07-10T20:05:31","slug":"la-intensa-vita-di-mama-kenya-2","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/la-intensa-vita-di-mama-kenya-2\/","title":{"rendered":"La intensa vita di Mama Kenya"},"content":{"rendered":"

L\u2019Africa era il suo sogno di bambina. Un sogno che con il tempo non \u00e8 svanito, anzi in Lorena cresceva sempre di pi\u00f9, sostenuto dalla speranza che un giorno si sarebbe avverato. Ma di colpo si ritrova in ospedale dove, a causa di una grave forma tumorale, perde il bambino che aveva in grembo. Per Lorena Gagliotta, di origini napoletane, ma da anni abitante a Montone, sono giorni di dolore, un trauma che distrugge anche il suo matrimonio. Ma non si perde d\u2019animo e chiede in preghiera a Dio di darle la possibilit\u00e0 di fare quello che aveva lasciato in sospeso, partire per l\u2019Africa. La malattia sembra demordere e cos\u00ec, tramite alcuni contatti, si mette subito alla ricerca di un lavoro in Kenya. Finalmente tutto \u00e8 pronto: parte per l\u2019Africa. Ci passer\u00e0 tre anni nel corso dei quali \u2013 racconta \u2013 \u201c\u00e8 come se fossi rinata a nuova vita\u201d. Oggi Lorena \u00e8 una delle volontarie di Italia solidale, che ha conosciuto quando era in Africa. I primi tempi – racconta – lavora in un villaggio turistico, in una beauty farm, \u201cma non era quella la mia vita, io volevo vivere con la gente del luogo, per conoscerli, aiutare chi era pi\u00f9 in difficolt\u00e0\u201d. Allora, tramite conoscenti del luogo, decide di stabilirsi presso la trib\u00f9 dei Giriama, in Malindi. \u201cVivevamo in capanne di fango – ricorda -, non avevamo nessuna comodit\u00e0, per\u00f2 io stavo bene, mi sentivo rinata, perch\u00e9 finalmente mi liberavo di tante cose; la vera felicit\u00e0 era l\u2019\u2018altro\u2019, e stare con i bambini. Credo che tutto questo mi abbia salvato dalla malattia, perch\u00e9 sono guarita completamente. Ogni giorno – racconta – andavo a pescare a 15 chilometri di distanza, a piedi. Poi, insieme ad alcune persone della trib\u00f9, accompagnavo i turisti pi\u00f9 sensibili alla scoperta dei luoghi meno conosciuti, a vedere la fauna locale, permettendo alla trib\u00f9 di guadagnare qualcosa per vivere. Certo la vita non era facile, c\u2019erano periodi di fame, di malaria. C\u2019erano i condizionamenti dei clan che non permettevano alle donne di essere completamente libere\u201d. I tre anni trascorsi in Africa con la sua nuova famiglia Lorena li racconta in un libro Mama Kenya (ed. Medium), che diventa subito un successo. Quando conosce \u201cItalia solidale\u201d, un\u2019associazione che promuove l\u2019adozione di bambini a distanza non solo in Africa ma in tutto il mondo, decide di proseguire il suo impegno con loro, con i volontari dell\u2019associazione fondata da padre Angelo Benolli. \u201cAttraverso il suo insegnamento \u2013 racconta Lorena \u2013 imparando a conoscere la sua filosofia di vita e di amore verso gli altri, ho potuto ripercorrere anche la mia. Perch\u00e9 non sono importanti solo i soldi, o le costruzioni, ma con l\u2019adozione di un bambino si aiuta anche la sua famiglia, a cambiare la loro mentalit\u00e0. Ci sono famiglie che a loro volta aiutano altre famiglie formando delle comunit\u00e0. Noi veniamo condizionati da cos\u00ec tanti problemi nel nostro mondo, dice padre Benolli, che non veniamo fuori come persone, cos\u00ec tendiamo ad adeguarci ad una vita che non \u00e8 pi\u00f9 la nostra… e nel mio caso \u00e8 stato proprio cos\u00ec. Con \u2018Italia solidale\u2019 impariamo ad ascoltare e rispettare gli altri, ad amare di pi\u00f9. Oggi Lorena \u00e8 tornata a Montone, ogni tanto torna in Kenya. In Africa ha conosciuto il suo attuale marito, il figlio del capo trib\u00f9, con il quale ha formato una nuova famiglia dalla quale \u00e8 nato un bambino. Ma Lorena non si \u00e8 fermata qui: ha adottato anche quattro bambini, figli di suo marito, dopo che la madre non era pi\u00f9 in grado di tenerli. Il suo \u00e8 davvero un amore grande.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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