{"id":8306,"date":"2010-03-12T00:00:00","date_gmt":"2010-03-11T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8306"},"modified":"2023-05-11T16:43:15","modified_gmt":"2023-05-11T14:43:15","slug":"scelte-coraggiose-di-innovazione","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/scelte-coraggiose-di-innovazione\/","title":{"rendered":"\u201cScelte coraggiose di innovazione\u201d"},"content":{"rendered":"

Catiuscia Marini \u00e8 la candidata alla presidenza dlla Regione per la coalizione di maggioranza uscente. Il 7 febbraio scorso con il 53% dei voti ha prevalso su Gianpiero Bocci alle primarie del Pd per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Umbria. Marini, il Pd si \u00e8 lacerato nella battaglia congressuale e poi nella scelta per la presidenza. Come potr\u00e0 ricomporre queste divisioni? \u201cIn realt\u00e0 il Pd \u00e8 un partito dove esiste un confronto dialettico e democratico. Il congresso \u00e8 stato un momento importante per definire il profilo identitario e le linee programmatiche. Abbiamo scelto il segretario nazionale con le primarie, con la partecipazione di oltre 3 milioni di cittadini in Italia ed oltre 80mila in Umbria. Sull\u2019individuazione della candidatura a presidente della Regione il Pd ha avuto un confronto duro, ma aperto e trasparente e la scelta delle primarie \u2013 vi hanno preso parte 54mila cittadini di questa Regione – mi sembra una scelta molto pi\u00f9 significativa di chi viene scelto nelle stanze di un palazzo romano senza dare nessuna motivazione pubblica. Mi sembra che abbiamo dimostrato capacit\u00e0 di confronto ed anche di ricomposizione, perch\u00e9 abbiamo cultura di governo ed intendiamo lavorare nell\u2019interesse dell\u2019Umbria\u201d. La scelta dell\u2019Udc ha tolto qualche imbarazzo al Pd nella scelta delle alleanze? \u201cA me ha fatto molto piacere che l\u2019Udc, a livello nazionale e regionale, abbia dato la piena disponibilit\u00e0 a sostenere la mia candidatura a presidente, pur in un quadro modificato di alleanze che non \u00e8 stato possibile definire. Cos\u00ec come ritengo comunque interessante la scelta dell\u2019Udc di presentarsi in maniera autonoma dagli altri schieramenti, in particolare dal centrodestra, considerando che in Umbria per anni \u00e8 stato l\u2019alleato naturale. Sono anche convinta che a livello nazionale si stia aprendo una nuova fase tra le forze politiche che oggi sono all\u2019opposizione del Governo Berlusconi. Sono convinta che in futuro il Pd ed il centrosinistra dialogheranno in maniera positiva e costruttiva con l\u2019Udc per aprire una nuova stagione della politica italiana\u201d. La candidata Modena parla di gerontocrazia come criterio base nella scelta dei candidati della lista Pd.\u201cLa candidata Modena fa della sterile polemica politica, fine a se stessa e che fa parte, questa s\u00ec, della vecchia e \u2018gerontocratica\u2019 politica. A me non interessa. Preferisco parlare dei problemi che preoccupano oggi i cittadini: il lavoro ed il futuro delle attivit\u00e0 economiche. Le cinque liste che sostengono la mia candidatura a presidente hanno persone di qualit\u00e0 con esperienze di governo, di amministrazione e molte competenze professionali; ci sono donne ed anche una nuova generazione di politici e amministratori. Abbiamo costruito delle liste con l\u2019ambizione di governare questa Regione\u201d. La crisi economica investe anche l\u2019Umbria. Quali sono le politiche che metter\u00e0 in campo per superare questa situazione?\u201cIl mondo del lavoro e dell\u2019impresa sono colpiti da una crisi di cui non si ha ancora un percezione netta e chiara, e che fa dire agli umbri che \u00e8 il lavoro la loro principale preoccupazione. In questo contesto \u2013 dove la disoccupazione cresce, le ore di cassa integrazione si moltiplicano, l\u2019export si contrae, l\u2019accesso al credito \u00e8 difficile \u2013 lo sviluppo passa per scelte coraggiose di semplificazione e capacit\u00e0 di innovazione. Innovazione che dovr\u00e0 riguardare la pubblica amministrazione e le imprese; si dovr\u00e0 inoltre investire in universit\u00e0, istruzione e formazione professione; spingere sull\u2019ammodernamento delle infrastrutture; scommettere su un modello sostenibile di crescita che metta in diretta connessione le tematiche dell\u2019ambiente, della ricerca e dell\u2019economia: \u00e8 il caso delle energie rinnovabili, che rappresentano un\u2019opportunit\u00e0 per valorizzare competenze scientifiche ed imprenditoriali locali\u201d. Della legge sulla famiglia approvata dal Consiglio regionale, cosa pensa? \u201cIl Consiglio regionale dell\u2019Umbria \u00e8 riuscito ad approvare una legge sulla famiglia che nessuna altra Regione italiana possiede. Alla normativa sono state destinate risorse significative per una sua concreta attuazione. Mi sembra un risultato importante, anche per coloro che di questa legge sono stati promotori\u201d. In questa legge non sono state accolte le proposte – contenute nel disegno di legge di iniziativa popolare – di sostegno alla maternit\u00e0, ma l\u2019Umbria \u00e8 tra le regioni pi\u00f9 vecchie. Tale questione \u00e8 presente nel suo programma? \u201cSappiamo bene che l\u2019Italia ha una bassa natalit\u00e0, cos\u00ec come l\u2019Umbria. Penso che si debba proseguire in pi\u00f9 direzioni. Varare politiche attive per il lavoro per giovani e donne, perch\u00e9 \u2013 nell\u2019incertezza e nella precariet\u00e0 del lavoro \u2013 \u00e8 difficile per una giovane coppia fare una scelta importante sulla nascita di un figlio. Abbiamo una buona legge sui nidi e dobbiamo proseguire potenziando la rete dei servizi all\u2019infanzia; anche se servirebbero pi\u00f9 risorse finanziarie, che purtroppo invece vengono di anno in anno dimezzate nelle finanziarie del Governo. Dovremmo infine avere una politica nazionale per le famiglie fondata su adeguate politiche fiscali, come \u00e8 accaduto per esempio in Francia dove la natalit\u00e0 si \u00e8 raddoppiata in pochi anni. Una presenza diffusa di popolazione anziana \u00e8 anche indice di benessere sociale, di una buona qualit\u00e0 della vita e di un sistema capace di tutelare la salute della popolazione: \u00e8 una grande questione italiana ed europea, ed occorrono politiche adeguate\u201d. L\u2019Umbria \u00e8 anche la regione con il pi\u00f9 basso indice di natalit\u00e0 e il pi\u00f9 alto indice di aborti\u2026 \u201cPer quanto riguarda le interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg), i dati ci dicono che in Umbria tra le donne italiane l\u2019Ivg \u00e8 diminuita costantemente ed in maniera consistente: ci\u00f2 significa che la legge \u00e8 stata applicata anche nella parte riguardante la prevenzione ed il sostegno alla scelta di maternit\u00e0. Sono invece le donne immigrate che ricorrono con pi\u00f9 incidenza all\u2019Ivg, forse anche per una maggiore difficolt\u00e0 di accedere alla rete dei servizi e di sostegno alla maternit\u00e0. Penso che su questo possiamo impegnarci a migliorare la rete dei servizi sanitari e sociali, per aiutare le donne e non lasciarle sole di fronte ad una decisione comunque difficile\u201d. IL PERSONAGGIO Tra politica, attivit\u00e0 sociali e umanitarie CCatiuscia Marini, nata a Todi, ha 43 anni. Laureata in Scienze politiche, \u00e8 stata sindaco di Todi dal 1998 al 2007, a capo di una coalizione di centrosinistra. Ha ricoperto l\u2019incarico di presidente di Anci Umbria. Nel 2000 \u00e8 nominata dall\u2019Unicef sindaco difensore ideale dei bambini, a seguito della promozione di progetti per la tutela dei diritti dell\u2019infanzia con attivit\u00e0 di cooperazione decentrata in Burkina Faso, in Palestina, nei Balcani e in Albania. Torna all\u2019attivit\u00e0 professionale come direttore regionale di Legacoop Umbria da giugno 2007 a maggio 2008, quando entra al Parlamento europeo, fino a giugno 2009, in sostituzione di Lapo Pistelli, nel frattempo eletto al Parlamento nazionale. Alle successive elezioni europee del 2009, per il Pd nella circoscrizione dell\u2019Italia centrale, con circa 63 mila preferenze, risulta la prima dei non eletti. Partecipa al Congresso del Partito democratico nell\u2019ottobre 2009 a sostegno della segreteria di Pierluigi Bersani e viene eletta nell\u2019assemblea nazionale del partito entrando a far parte della segreteria nazionale con la delega all\u2019Europa, alle relazioni internazionali e ai diritti. Un sintetico identikit delle cinque listeche la sostengono Nella sua corsa a palazzo Donini, Catiuscia Marini \u00e8 sostenuta da cinque liste che compongono la coalizione di centrosinistra (Partito Democratico, Italia dei Valori, Socialisti e Riformisti, Rifondazione Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia e Libert\u00e0). Il listino, cio\u00e8 il \u201csalvacondotto\u201d per essere eletti senza andare a caccia delle preferenze, \u00e8 composto da Lamberto Bottini, Gianluca Rossi, Fabrizio Bracco (terzetto targato Pd), Paolo Brutti (Italia dei valori), Silvano Rometti (Socialisti) e Roberto Carpinelli (Rifondazione comunisti italiani). A seconda della percentuale ottenuta dalla candidata presidente che poi vincer\u00e0 la sfida elettorale, entreranno in Consiglio – come per gli altri schieramenti – i primi tre oppure tutti i componenti del listino. Nel Pd schierati, tra gli altri, nel collegio provinciale di Perugia, gli ex sindaci Renato Locchi (Perugia) e Gianfranco Chiacchieroni (Marsciano), l\u2019attuale segretario regionale della Cgil, Manlio Mariotti, l\u2019attuale sindaco in carica di Citt\u00e0 di Castello, Fernanda Cecchini, gli assessori uscenti, Vincenzo Riommi e Maria Prodi, i consiglieri regionali uscenti Giancarlo Cintioli, Enzo Ronca, Franco Tomassoni e, nel collegio provinciale di Terni, Eros Brega e Mara Gilioni. In lizza anche Giampietro Angelini, gi\u00e0 sindaco di Norcia, e componente della segreteria di Carlo Liviantoni, Luca Barberini, presidente della Vus, la societ\u00e0 che gestisce i servizi di metano, rifiuti e acqua, nelle zone di Foligno, Spoleto e della Valnerina. Per l\u2019Italia dei valori partecipano Oliviero Bruno Dottorini, consigliere regionale uscente eletto per i Verdi, Remo Granocchia, esponente storico dell\u2019ambientalismo, l\u2019attuale assessore allo Sviluppo economico del Comune di Perugia, Giuseppe Lomurno. Tra i Socialisti, al di l\u00e0 del capolista Silvano Rometti, assessore regionale uscente e gi\u00e0 presente nel listino, si notano, tra l\u2019altro, Massimo Buconi, gi\u00e0 sindaco di Todi e assessore provinciale, e Walter Trivellizzi, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori. Uno dei due \u2013 qualora Rometti fosse eletto nel listino \u2013 potrebbe entrare in Consiglio regionale. La lista Rifondazione comunisti italiani, unita dopo un\u2019alleanza un po\u2019 travagliata, propone, nel collegio provinciale di Perugia, l\u2019attuale sindaco di Gubbio, Orfeo Goracci, il segretario regionale di Rifondazione, Stefano Vinti, consigliere uscente, due assessori provinciali in carica, Stefano Feligioni e Giuliano Granocchia, Roberto Carpinelli; mentre a Terni scendono in lizza due assessori regionali uscenti, Damiano Stufara e Giuseppe Mascio. Nella lista Sinistra ecologia e libert\u00e0 si candida il consigliere regionale uscente Pavilio Lupini. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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