Si \u00e8 svolta il 22 febbraio scorso a Perugia la cerimonia di inaugurazione dell\u2019anno giudiziario 2010 della Sezione della Corte dei conti per l\u2019Umbria. Il presidente della Sezione, Lodovico Principato, ha svolto la relazione sull\u2019attivit\u00e0 svolta nel 2009. Sono seguiti gli interventi del procuratore regionale, Agostino Chiappiniello, del rappresentante dell\u2019Ordine forense Michele Bromuri e del rappresentante dell\u2019Avvocatura dello Stato. Il presidente Principato, parlando con i giornalisti, ha definito \u201cil livello di buon governo nella regione molto superiore alla media generale\u201d, sollecitando tuttavia maggiori controlli. \u201cEmergono vicende illecite o irregolari – ha poi affermato il presidente nella sua relazione, evidenziando i limiti che derivano dalle poche vicende esaminate – che denotano indubbie carenze organizzative e la mancanza di seri controlli, nonch\u00e8 comportamenti di operatori contrari ai doveri di ufficio di ognuno di essi, con scarsa considerazione degli interessi generali delle proprie amministrazioni, nonch\u00e8 poca attenzione e professionalit\u00e0 per gli atti compiuti. I fatti portati a giudizio non hanno riguardato tanto la legalit\u00e0 di atti deliberativi di spesa, ma piuttosto comportamenti personali di singoli operatori preposti all\u2019esercizio di funzioni o servizi pubblici. I casi di condotte illecite, a volte rilevanti anche dal punto di vista penale, destano preoccupazione non tanto per il loro numero e diffusione, quanto per l\u2019allarme sociale che procurano o per le negative ricadute che inevitabilmente determinano sull\u2019efficienza e regolarit\u00e0 dei servizi e sull\u2019immagine pubblica\u201d. \u201cPerci\u00f2, senza toni allarmanti – ha aggiunto Principato – \u00e8 doveroso il richiamo ad una maggiore attenzione sulla adeguatezza delle strutture che vengono autonomamente costituite e sulla funzionalit\u00e0 della loro organizzazione, nonch\u00e8 sull\u2019efficacia del sistema dei controlli interni e di quello sui risultati conseguiti rispetto a quelli attesi\u201d. Quanto al ruolo della giurisdizione contabile, Principato ha osservato, fra l\u2019altro, che \u201coccorre far chiarezza sui ruoli degli organi istituzionali e sul coordinamento delle loro prerogative di autonomia\u201d. Il procuratore Agostino Chiappiniello ha dichiarato di non trovare una \u201ccorruzione in aumento, io non trovo in aumento i dipendenti fannulloni, io non trovo un\u2019amministrazione scorretta complessivamente considerata. Trovo che sicuramente ci sono molti casi di illecito che sono di gran lunga inferiori a quelli di cui la procura si potrebbe occupare se avesse pi\u00f9 risorse, pi\u00f9 strumenti sia finanziari che umani\u201d \u201cComunque questi illeciti – ha spiegato – che fanno molto scalpore perch\u00e8 quello che fa notizia \u00e8 il caso illecito e non i comportamenti virtuosi, rappresentano una percentuale minima rispetto all\u2019entit\u00e0 complessiva di tutta l\u2019attivit\u00e0 posta in essere dall\u2019amministrazione pubblica in Umbria\u201d. Anche Chiappiniello, come il presidente della Sezione, Lodovico Principato, ha auspicato un \u201crafforzamento dei controlli e l\u2019adozione di sistemi ordinari procedurali. Non le deroghe, che dovrebbero costituire l\u2019eccezione. Assistiamo, al contrario – ha osservato – ad una limitazione dei poteri istruttori\u201d. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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