Carissimi ceraioli, avvicinandosi ormai la festa della canonizzazione di sant\u2019Ubaldo, che quest\u2019anno coincide con l\u2019inizio dell\u2019850\u00b0 anniversario della sua morte, ho avvertito il dovere, come cappellano dell\u2019Universit\u00e0 dei Muratori, di inviare a tutti voi un messaggio. Ho riletto la bolla di canonizzazione: papa Celestino III, pur consentendo l\u2019allegrezza nell\u2019espressione del culto popolare a sant\u2019Ubaldo, aveva anche raccomandato che \u201cdietro l\u2019esempio del beato uomo\u201d fossimo \u201cpi\u00f9 zelanti che per il passato, nel rispetto di Dio e che gli altri prendano esempio dalla nostra condotta\u201d. Il rumoreggiare di questi giorni credo che nulla abbia a che fare con i Ceri e tanto meno con sant\u2019Ubaldo. N\u00e9 si pu\u00f2 dire che tale atteggiamento possa essere di esempio per gli altri. Giovanni Paolo II, in occasione dell\u2019apertura del IX centenario della nascita di sant\u2019 Ubaldo ci scriveva: \u201cNella societ\u00e0 del suo tempo, lacerata da innumerevoli rivalit\u00e0 di fazioni, di famiglie, di istituzioni, sant\u2019Ubaldo si distinse come uomo di pace, riconciliato e riconciliatore … Il suo ministero di riconciliazione non \u00e8 terminato con la sua vita terrena, perch\u00e9 a cominciare dal giorno della sua morte ogni odio viene messo sollecitamente da parte, le liti si ricompongono in concordia, tutti coloro che erano nemici fanno pace\u201d. Riconciliazione vuol dire riavvicinamento, riappacificazione, accordo, concordia. Il termine contrario \u00e8 discordia, dissidio, inimicizia, animosit\u00e0, rancore, odio. E allora con chi dobbiamo riconciliarci? Se \u00e8 vero che amiamo tanto il nostro Patrono e lo veneriamo come Santo della riconciliazione vuol dire che sant\u2019Ubaldo \u00e8 il santo che vuole farci riconciliare, riappacificare, riavvicinare a Colui che in vita prima, e dopo la morte poi, ci ha sempre annunciato: Dio. Proviamo allora a cogliere il significato di questa riconciliazione su tre insegnamenti che sant\u2019Ubaldo ha certamente voluto dare ai suoi eugubini. Ci preoccupiamo di dimostrarci grandi ceraioli per l\u2019ambizione di essere scelti, di essere creduti perch\u00e9 la verit\u00e0 sui Ceri, sulle tradizioni \u201cla conosco solo io\u201d. Ci preoccupiamo di dire che \u201ccome voglio bene io a sant\u2019Ubaldo non c\u2019\u00e8 nessun altro\u201d, ma non ci preoccupiamo di mettere in pratica quello che il Santo ha insegnato a noi: la ricerca della pace. Sant\u2019Ubaldo ha vissuto cercando di conformare la sua vita a quella del Vangelo. Pensare secondo Dio vuol dire cercare l\u2019unione con gli altri, adoperarsi per l\u2019unit\u00e0 tra ceraioli dello stesso cero e ceraioli degli altri ceri. \u00c8 pensare all\u2019amore e agire con amore. \u00c8 pensare al modo di sant\u2019Ubaldo. Sant\u2019Ubaldo ha preso la sua Croce e ha seguito il Signore per donarsi tutto agli eugubini: \u201cTu che fino ad oggi sei vissuto non per te stesso ma per noi\u201d. La vita \u00e8 spesso sacrificio, \u00e8 vivere per gli altri, \u00e8 spendersi per gli altri anche quando questi ci appaiono come nemici. \u00c8 per questo che il santo Vescovo ha speso la sua vita per noi. E allora, cari ceraioli, avviciniamoci a questo evento dell\u2019anno giubilare, cos\u00ec importante per tutti noi eugubini, con lo stesso spirito di sant\u2019Ubaldo; cerchiamo di far nostro il suo insegnamento e prepariamoci a questo grande evento venerd\u00ec 5 marzo con la veglia delle ore 21 in Cattedrale e domenica 7 salendo al monte per celebrare in un cuor solo l\u2019inizio dell\u2019anno 850\u00b0 dalla morte del Patrono. Don Giuliano Salciarini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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