{"id":8238,"date":"2010-02-19T00:00:00","date_gmt":"2010-02-19T00:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8238"},"modified":"2015-06-16T16:03:18","modified_gmt":"2015-06-16T14:03:18","slug":"tempo-da-prendere-sul-serio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/tempo-da-prendere-sul-serio\/","title":{"rendered":"Tempo da prendere sul serio"},"content":{"rendered":"<p>\u00c8 impressionante il fatto che lo stesso Spirito \u201cguidi\u201d Ges\u00f9 nel deserto per essere tentato dal Maligno. Potremmo quasi dire che la tentazione \u00e8 nella logica di Dio: occorre mettere a prova la nostra fede-fedelt\u00e0- fiducia in Dio, ed anche verificare il rifiuto del Maligno con le sue suggestioni e tentazioni. C\u2019\u00e8 di mezzo il grande dono della libert\u00e0, nell\u2019uso della quale ognuno gioca la sua vita e il suo futuro nel Regno. Dio rispetta la libert\u00e0 che ci ha dato, anche se la usiamo a nostro danno. Per questo Ges\u00f9 ci ha insegnato a pregare nel momento della prova: \u201cPadre, non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal maligno\u201d (<em>Mt<\/em> 6,13), e cio\u00e8 non ci esporre alla tentazione del male e alla prova della fede, ma in esse sempre sostienici.<\/p>\n<p>Le tentazioni ci sono, per tutti; per certi aspetti sembra che oggi abbiano una frequenza e una virulenza tutta particolare. E non meraviglia che sia cos\u00ec, visto il difficile contesto culturale e sociale di autosufficienza, di bramosia dell\u2019avere e del potere, di arroganza e di lussuria in cui siamo immersi. Lo Spirito che presiede alla nostra vita di credenti &#8211; ci assicura Paolo &#8211; \u201cnon permetter\u00e0 per\u00f2 che siamo tentati oltre le forze ma, insieme con la tentazione, ci dar\u00e0 anche il modo di uscirne per poterla sostenere\u201d (1 <em>Cor<\/em> 10,13). Occorre operare, per\u00f2, con precisi allenamenti spirituali, che la Chiesa torna ad offrirci nel tempo di Quaresima: \u00e8 la consueta triade quaresimale di preghiera, digiuno, elemosina.<\/p>\n<p>\u00c8 da tenere presente che la preghiera non pu\u00f2 ridursi a qualche orazioncella detta in fretta e furia, ma richiede una frequentazione assidua con la Parola di Dio e la contemplazione; che il digiuno non riguarda solo il cibo, ma anche aspetti goderecci della vita, sciupata assai spesso in modo dissennato; che l\u2019elemosina non \u00e8 un dare solo il superfluo, ma un aver compassione del bisognoso, calcolando il superfluo sul bisogno degli altri, per misurare su di esso il dono di s\u00e9 e delle proprie cose. Per un credente questi sono percorsi normali della vita, e non solo quaresimali. Dovrebbero essere percorsi anche per la persona umana in quanto tale, se vuole gi\u00e0 solo vivere appieno la sua umanit\u00e0 (i cosiddetti \u201cvalori\u201d), per la quale occorre parimenti una ginnastica morale continua e sensata. Approfittiamo perci\u00f2 del tempo di Quaresima per una revisione significativa della nostra vita.<\/p>\n<p>Tale revisione ha uno scopo preciso, particolarmente urgente ai nostri giorni obnubilati da amnesie, rifiuti, emarginazioni anche vistose e argomentate del mistero di Dio, che ci permea e ci sovrasta. Dio non sembra essere pi\u00f9 di casa nelle nostre case, quasi avessimo altre risposte sensate per la nostra ricerca di verit\u00e0, la quale soltanto ci far\u00e0 liberi. Ognuno \u00e8 comunque libero anche di non credere; provi per\u00f2 prima a chiedersi, come hanno fatto tanti illustri pensatori: \u201cPerch\u00e9 esiste il mondo con tutto quello che c\u2019\u00e8, noi compresi, anzich\u00e9 il nulla?\u201d. Le galline non si pongono questo interrogativo elementare, o altri simili, ma l\u2019uomo se lo deve porre perch\u00e9 non \u00e8 una gallina. La prima lettura, tratta dal Deuteronomio, \u00e8 il grande atto di fede nel Dio liberatore del popolo ebraico in schiavit\u00f9: \u201cIl Signore ascolt\u00f2 la nostra voce, vide la nostra oppressione, ci fece uscire con mano potente e con braccio teso\u201d (26,7). E fu quella la prima Pasqua di liberazione dalla schiavit\u00f9 politica, fondativa d\u2019un popolo libero, della quale fare solenne memoriale ogni anno.<\/p>\n<p>La seconda lettura, tratta dalla lettera di Paolo alla comunit\u00e0 cristiana di Roma, \u00e8 il grande evento di liberazione attuato da Ges\u00f9, Figlio di Dio, e la sua Pasqua di ulteriore liberazione dalle esose schiavit\u00f9 morali del male, fondativa di un nuovo popolo di figli di Dio. Di questa Pasqua occorre fare egualmente, ed anzi ancor di pi\u00f9, solenne memoriale ogni anno; anzi farlo anche ogni domenica e in ogni messa, tanto \u00e8 determinante per il nostro bene plenario. Il tempo di Quaresima ci invita fortemente a chiederci: che cristiano sono? credo veramente che Ges\u00f9 \u00e8 il mio Salvatore? consento che sia Lui a salvarmi con la sua Parola e la sua grazia? La Quaresima \u00e8 tempo di ripensamento sul significato e il valore che diamo alla nostra vita, e di conversione al bene e all\u2019autentica libert\u00e0.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"<p>\u00c8 impressionante il fatto che lo stesso Spirito \u201cguidi\u201d Ges\u00f9 nel deserto per essere tentato dal Maligno. Potremmo quasi dire che la tentazione \u00e8 nella logica di Dio: occorre mettere a prova la nostra fede-fedelt\u00e0- fiducia in Dio, ed anche verificare il rifiuto del Maligno con le sue suggestioni e tentazioni. 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