L\u2019Umbria ora ha una legge sulla famiglia. L\u2019ottava legislatura del Consiglio regionale dell\u2019Umbria si \u00e8 chiusa ufficialmente marted\u00ec alle 17.15, con il voto dell\u2019Aula sulla legge che recepisce le direttive comunitarie sul libero commercio e la concorrenza. In precedenza aveva approvato la legge sugli istituti di partecipazione dei cittadini alle funzioni legislative, amministrative e di governo delle istituzioni regionali ed in mattinata la legge sulla famiglia. La \u201cDisciplina dei servizi e degli interventi a favore della famiglia\u201d \u00e8 stata approvata all\u2019unanimit\u00e0, con 23 voti a favore e la non presenza in aula, al momento del voto finale, del consigliere di Rifondazione comunista Stefano Vinti che aveva votato contro l\u2019articolo 1 \u201cperch\u00e9 non riconosce dignit\u00e0 ed uguali diritti anche alle forme di convivenza\u201d. Il testo approvato per la prima volta introduce nella legislazione regionale la famiglia come soggetto cui destinare servizi ed interventi e istituisce un \u201cFondo regionale per la famiglia\u201d che parte con una dotazione di tre milioni e centomila di euro. I diciassette articoli della legge sono il frutto di un percorso avviato con la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare presentata dal Forum delle Famiglie nell\u2019agosto 2008. Dopo mesi di stasi l\u2019esame del provvedimento ha avuto una accelerazione nella Terza commissione consigliare che dal dicembre scorso ha riscritto il provvedimento per armonizzarlo con la legislazione regionale e nazionale vigente ma il punto su cui si \u00e8 concentrato il confronto politico era l\u2019articolo 1 nel quale si definisce l\u2019oggetto della legge, ovvero la famiglia. Soddisfatti i membri della Terza commissione per il risultato raggiunto. \u201cHanno prevalso gli interessi generali delle famiglie umbre rispetto a pregiudizi e contrapposizioni ideologiche\u201d ha commentato il presidente Enzo Ronca, Pd. \u201cL\u2019argomento pi\u00f9 volte \u00e8 stato oggetto di facili strumentalizzazioni preconcette ed ideologiche superate con il buon senso e la ragionevolezza\u201d ha detto Enrico Sebastiani, Pdl. Per Enrico Melasecche, Udc, la legge \u201crappresenta una pietra miliare nella legislazione regionale dando concretezza ai principi di genitorialit\u00e0 e sussidiariet\u00e0, valorizzando la funzione dei consultori e della maternit\u00e0 e paternit\u00e0 consapevoli\u201d. \u201c\u00c8 importante che la legislatura si chiuda con una legge che non merita ambiguit\u00e0 e che ha come nucleo centrale le politiche per le famiglie e la genitorialit\u00e0\u201d ha detto l\u2019assessore regionale Vincenzo Riommi, Pd. Soddisfatto il presidente regionale del Forum delle famiglie, Simone Pillon, che parla dell\u2019approvazione della legge sulla famiglia come di \u201cun primo passo nella giusta direzione\u201d, \u201cun avvenimento memorabile che ha portato la politica umbra a uscire dai rigidi canoni ideologici che rischiavano di isolarla completamente dalla societ\u00e0 civile\u201d. \u201cSi tratta di un testo assai diverso dalla nostra originaria proposta\u201d afferma Pillon ricordando che \u201csui valori fondamentali abbiamo rischiato la rottura con i membri della commissione\u201d ma il testo, commenta, \u201cfa finalmente chiarezza almeno riguardo alla definizione di famiglia, correttamente indicata come fondata sul legame coniugale, genitoriale o di affinit\u00e0 che \u00e8 – spiega per evitare equivoci – un vincolo di rilevanza giuridica che lega il coniuge con i parenti dell\u2019altro\u201d. Nella legge approvata mancano molte delle proposte che il Forum aveva inserito nel suo disegno di legge, per cui il Forum, annuncia Pillon, presenter\u00e0 un manifesto politico da sottoporre ai candidati alle prossime elezioni, e ci sar\u00e0 la richiesta di un pi\u00f9 deciso impegno a favore della vita umana, di sostegno alle famiglie in crisi e interventi pi\u00f9 incisivi sul fronte fiscale.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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