{"id":818,"date":"2012-02-03T00:00:00","date_gmt":"2012-02-02T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=818"},"modified":"2015-08-07T10:41:32","modified_gmt":"2015-08-07T08:41:32","slug":"giustizia-in-panne-3","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/giustizia-in-panne-3\/","title":{"rendered":"Giustizia in panne"},"content":{"rendered":"

La giustizia \u00e8 in affanno anche in Umbria. \u201cQuesta macchina giudiziaria perennemente in panne deve essere riparata, rinnovata e rigenerata\u201d ha detto il procuratore generale presso la corte d\u2019Appello di Perugia Giovanni Galati durante la solenne cerimonia per l\u2019inaugurazione dell\u2019anno giudiziario. Mancano magistrati, personale amministrativo, e scarseggiano anche mezzi e risorse per il suo normale funzionamento. Quella civile rischia il collasso. La strada per riscuotere un credito non onorato o per risolvere una lite con un vicino \u00e8 come un labirinto alla fine del quale spesso non \u00e8 la giustizia vera a trionfare ma quella che premia i furbi che hanno soldi per pagare onorari salati ai \u201cprincipi del Foro\u201d. Un male che non \u00e8 certo solo dell\u2019Umbria, dove la situazione rispecchia quella nazionale. Il presidente della corte d\u2019Appello di Perugia Wladimiro De Nunzio<\/strong> ha parlato di \u201cfenomeni incancrenitesi nel tempo, come la formazione dell\u2019enorme stock di arretrato\u201d nella giustizia civile, che invece \u201crappresenta un elemento decisivo per la competitivit\u00e0 del Paese\u201d.<\/p>\n

L\u2019onnipotente prescrizione… Le \u201clungaggini del rito – ha proseguito De Nunzio – comportano un numero abnorme e sempre pi\u00f9 in crescita di estinzioni di reati per prescrizione. Il che assicura impunit\u00e0, scarsa protezione delle vittime del reato, diffusa insicurezza sociale e sfiducia nel controllo di legalit\u00e0 istituzionalmente demandato al magistrato. Non pu\u00f2 e non deve essere la prescrizione lo strumento destinato ad elidere l\u2019arretrato\u201d.<\/p>\n

Ancora pi\u00f9 esplicito \u00e8 stato il Procuratore generale: \u201cAppare evidente l\u2019ulteriore abbassamento della qualit\u00e0 del servizio-giustizia reso ai cittadini, e determinato a mio avviso in questi ultimi anni soprattutto dall\u2019assenza di volont\u00e0 dei poteri preposti di assicurare alla magistratura il necessario per garantire l\u2019indipendenza e l\u2019efficacia dell\u2019azione, cui si \u00e8 aggiunto un clima di diffusa sfiducia creato attorno ai giudici con finalit\u00e0 di delegittimazione, che grave danno ha provocato al Paese\u201d.<\/p>\n

Nel distretto dell\u2019Umbria (che comprende gli uffici giudiziari dei circondari di Perugia, Terni, Orvieto e Spoleto, e delle sezioni distaccate di Assisi, Citt\u00e0 di Castello, Foligno, Gubbio e Todi) sono in servizio 99 magistrati mentre l\u2019organico ne prevede 117. La sezione penale del tribunale di Perugia ha solo 6 magistrati su un organico di 10, tanto che continuano a saltare udienze con rinvii e processi che vanno in prescrizione. Mancano anche cancellieri ed impiegati: l\u2019organico ne prevede 535 e quelli in servizio sono invece 458. Il Procuratore generale ha detto che sono \u201csempre meno numerosi, mal retribuiti ed in stato di vero e proprio abbandono\u201d. Per cercare di tamponare la situazione, le Province di Perugia e Terni hanno messo personale dei loro uffici a disposizione. Quella di Perugia sta anche attivando tirocini retribuiti di giovani laureati. Il Governo si appresta a ridisegnare la mappa degli uffici giudiziari cancellando ed accorpando quelli minori.<\/p>\n

Lo scopo \u00e8 quello di ridurre le spese e di un impiego pi\u00f9 razionale di magistrati e personale amministrativo. Un progetto che in Umbria sta per\u00f2 suscitando proteste e reazioni di politici, amministratori ed avvocati in quei centri che rischiano di perdere i loro uffici giudiziari. In una situazione cos\u00ec complessa e difficile \u201crivendico – ha detto il Procuratore generale – la elevata qualit\u00e0 del lavoro dei magistrati umbri, sempre nei limiti in cui oggi \u00e8 possibile svolgere il nostro lavoro\u201d. Droga e infiltrazioni mafioseI dati forniti in occasione dell\u2019inaugurazione dell\u2019anno giudiziario confermano la gravit\u00e0 del problema della droga a Perugia ed in tutta l\u2019Umbria, che – ha detto il Procuratore generale – \u00e8 diventata un luogo di transito e di rifornimento anche per il consumo in altre regioni. I procedimenti penali che riguardano organizzazioni che gestiscono il traffico e lo spaccio sono aumentati nell\u2019ultimo anno di oltre il 20 per cento.<\/p>\n

Il sindaco di Perugia e presidente dell\u2019Anci regionale Wladimiro Boccali<\/strong> ha detto che questo \u201cprimato di morti per droga\u201d nel capoluogo umbro \u201c\u00e8 inaccettabile\u201d. \u201cUno scenario – ha aggiunto – che mina la serenit\u00e0 dei cittadini e li espropria di spazi pubblici\u201d. Negli ultimi mesi per\u00f2 le forze di polizia – ha soggiunto Boccali – hanno intensificato i controlli nel territorio, in appartamenti e giardini, con \u201crisultati importanti, anche se – ha sottolineato – dobbiamo interrogarci sul perch\u00e9 di una domanda cos\u00ec alta di droga nel nostro territorio\u201d.<\/p>\n

Per quanto riguarda il pericolo di infiltrazioni mafiose e della criminalit\u00e0 organizzata nella economia e nella societ\u00e0 dell\u2019Umbria, nei vari interventi \u00e8 stato sottolineato che il rischio \u00e8 alto ma che finora tutti i tentativi sono stati stroncati. Per prevenire questo fenomeno e garantire la sicurezza dei cittadini – ha detto il prefetto di Perugia Enrico Laudanna – \u201cva mantenuto ed intensificato il dialogo con le istituzioni, la Chiesa, le associazioni di categoria ed i sindacati\u201d.<\/p>\n

SEMPRE PI\u00d9 BABY-DELINQUENTI<\/strong><\/p>\n

I magistrati che in Umbria si occupano dei minorenni sempre pi\u00f9 di frequente si trovano di fronte a bambini. Il Tribunale dei minorenni nell\u2019ultimo anno ha emesso 12 sentenze di \u201cnon doversi procedere\u201d perch\u00e9 gli imputati avevano meno di 14 anni. Per quanto riguarda il tipo di reati, i furti rappresentano la maggioranza, spesso commessi da nomadi in appartamenti. Molti i danneggiamenti. \u00c8 stato definito \u201cmassiccio il coinvolgimento di minori, come bassa manovalanza, in attivit\u00e0 di spaccio di stupefacenti\u201d. La stragrande maggioranza dei minori sottoposti a procedimento penale sono stranieri. Nei loro confronti \u00e8 difficile intervenire per il recupero personale e sociale, a causa della loro situazione familiare.<\/p>\n

CARCERI SOVRAFFOLLATE<\/strong><\/p>\n

\u201cDallo stato delle carceri si misura il livello di civilt\u00e0 di un Paese\u201d ha detto il ministro della giustizia Paola Severino all\u2019inaugurazione dell\u2019anno giudiziario a Catania. Anche in Umbria le carceri sono sovraffollate. Dai 1.269 detenuti del 30 giugno 2009 si \u00e8 passati ai 1.730 del 30 ottobre scorso, mentre la capienza \u00e8 di 1.134. Il 40% di loro sono in attesa di giudizio. Vuol dire che sono in carcere senza essere stati ancora condannati, quindi potrebbero essere innocenti. Le donne sono il 5% di tutta la popolazione carceraria in Umbria, mentre sono 152 i detenuti con meno di 25 anni. Novantadue sono i detenuti con problematiche psichiatriche. Il 28 per cento sono tossicodipendenti. L\u2019affollamento delle carceri umbre ha peggiorato le condizioni di vita dei detenuti, tanto che nell\u2019ultimo anno ci sono stati tre suicidi e 22 tentativi di sucidio.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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