{"id":8137,"date":"2010-01-15T00:00:00","date_gmt":"2010-01-14T22:00:00","guid":{"rendered":"http:\/\/www.lavoce.it\/?p=8137"},"modified":"2015-07-24T10:51:38","modified_gmt":"2015-07-24T08:51:38","slug":"dio-si-fa-riconoscere-dai-segni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.lavoce.it\/dio-si-fa-riconoscere-dai-segni\/","title":{"rendered":"Dio si fa riconoscere dai segni"},"content":{"rendered":"

Il \u201csegno\u201d \u00e8 un richiamo che ci rimanda a qualcosa d\u2019altro, di pi\u00f9 grande ed importante. La sproporzione innaturale tra causa ed effetto, come il guarire persone, radicalmente ed immediatamente, da qualsiasi grave sofferenza, non pu\u00f2 non destare meraviglia e stupore; eppure per Ges\u00f9, che non \u00e8 un prestigiatore o un illusionista, sono attivit\u00e0 normali, da vero Signore del cosmo. La natura divina di Ges\u00f9 non si dimostra solo da questi segni, ovviamente, ma ancor pi\u00f9 dal suo insegnamento e comportamento: se conosciuti, non possiamo non \u201cinnamorarci\u201d di Lui, del suo entrare consapevolmente e per amore di tutti noi peccatori nel paradosso della morte perdonando i suoi carnefici, del suo risuscitare da morte e dare prova ripetutamente del suo vivere, del suo identificarsi con la pienezza dell\u2019essere e dell\u2019esistente (ho On<\/em>, cio\u00e8 \u201csono l\u2019essere che esiste\u201d, scrivono gli iconografi orientali del Pantocrator nell\u2019aureola di luce).<\/p>\n

Non \u00e8 da dimenticare che la fede cristiana \u00e8 un dono sovrannaturale che non contrasta con la ragione, ma la eleva, e va chiesto ripetutamente a Chi pu\u00f2 darlo. \u00c8 vero, come \u00e8 stato detto, che \u201cla ragione crea gli idoli, e solo lo stupore conosce\u201d, ma trattasi di ragione assolutizzante e ideologizzante che esclude domande e interrogativi ulteriori. Lo stupore invece \u00e8 proprio della fede che invita a scoprire l\u2019ulteriore. Il Vangelo di Giovanni di oggi ci racconta il primo di questi segni. Fu tale per i discepoli e per la gente che festeggiava il matrimonio di una giovane coppia: Ges\u00f9 oper\u00f2 il suo primo miracolo, la moltiplicazione del vino, su sollecitazione di sua Madre che disse ai servi \u201cfate quello che lui vi dir\u00e0\u201d. Ges\u00f9, provocato da sua madre, mut\u00f2 l\u2019acqua di sei grandi giare di pietra in vino buono (kal\u00f2n<\/em>, bello, gustoso, dice il testo greco) per togliere d\u2019imbarazzo i due sposini. Con il suo comportamento Ges\u00f9 mostra d\u2019essere sensibile e vicino \u201calle gioie e alle speranze, alle tristezze e alle angosce degli uomini d\u2019oggi, dei poveri soprattutto e di coloro che soffrono\u201d, come afferma solennemente la Gaudium et spes<\/em> conciliare in apertura; e tali sono e devono essere i discepoli di Cristo, dal momento che \u201cnulla vi \u00e8 di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore\u201d (GS<\/em> 1).<\/p>\n

Questo vuole anche dire quanto sia importante quell\u2019insieme di virt\u00f9 e di attivit\u00e0 che danno corpo alla tipica carit\u00e0 cristiana, per le quali Cristo \u00e8 riconosciuto come l\u2019Emmanuel<\/em>, e sono riconosciuti anche i cristiani come suoi discepoli. Leggendo questo segno che ha interessato direttamente una giovane famiglia, il pensiero non pu\u00f2 non andare ancora una volta all\u2019importanza fondamentale della famiglia, della sua vita interna, degli stessi processi educativi, con i quali solamente un figlio pu\u00f2 crescere e diventare e dirsi con verit\u00e0 maturo e responsabile. \u00c8 di grande importanza anche per noi l\u2019intervento \u201cautorevole\u201d di Maria, che non sta tanto a discutere su ci\u00f2 che \u00e8 accaduto, ma d\u00e0 un ordine preciso, e fors\u2019anche uno sguardo \u201cdeciso\u201d a suo Figlio, quasi maternamente sollecitando ad anticipare la sua \u201cora\u201d.<\/p>\n

Questo comportamento di Maria \u00e8 molto significativo anche per noi, perch\u00e9 costituisce un legame permanente tra Ges\u00f9 e noi. Il Concilio, dopo aver detto \u201cMaria cooper\u00f2 in modo tutto speciale all\u2019opera del Salvatore\u201d (LG<\/em> 61), la qualifica anche come \u201cMadre della Chiesa\u201d che accoglie le nostre preghiere, le potenzia con la sua intercessione, ci rende disponibili all\u2019azione della grazia. \u201cLa maternit\u00e0 di Maria nell\u2019economia della grazia perdura senza soste\u201d (Paolo VI, breve apostolico In Spiritu Sancto, 8 dic. 1965). Viene cos\u00ec inteso ufficialmente dalla Chiesa quel titolo popolare di \u201cMediatrice\u201d usato spesso dalla piet\u00e0 dei devoti, che sembrerebbe contrastare la parola di Paolo: \u201cUno solo \u00e8 il mediatore tra Dio e gli uomini, l\u2019Uomo Cristo Ges\u00f9\u201d (1 Tim<\/em> 2,5), mentre va inteso \u201cin modo che nulla distrugga o aggiunga alla dignit\u00e0 e alla efficacia di Cristo, unico Mediatore\u201d (LG<\/em> 62).<\/p>\n

Torniamo quindi ad affidare con frequenza e con fiducia le nostre preghiere alla Madre del Signore, soprattutto con quei messaggini di richiesta che la Chiesa ha posto sulle nostre labbra, integrando il saluto dell\u2019angelo: \u201cPiena di grazia, prega per noi, peccatori, adesso e nell\u2019ora della nostra morte\u201d.<\/p>\n

TRE \u201cGIORNATE\u201d <\/strong><\/p>\n

In questa domenica, siamo anche invitati a riflettere su tre problemi di grande impatto religioso e sociale. Il primo \u00e8, nella giornata dedicata ai migranti e ai rifugiati, la riflessione, l\u2019interessamento e la scelta sociale e politica a favore di queste due categorie di persone, costrette a fuggirsene altrove alla ricerca del pane quotidiano e della sicurezza di vita. Il secondo \u00e8 la giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei. Dopo tutta la sofferenza inferta a questo popolo, cui appartenevano Ges\u00f9 e la Madonna e gli apostoli; dopo i dialoghi e le dichiarazioni solenni del Concilio e della Chiesa nei loro riguardi; non si pu\u00f2 pi\u00f9 accettare un atteggiamento e un comportamento antisemitico, che vanno qua e l\u00e0 risorgendo. Il terzo \u00e8 la settimana di preghiera per l\u2019unit\u00e0 dei cristiani. Le divisioni tuttora esistenti tra cristiani sono pur sempre un segno di infedelt\u00e0 a Cristo, il quale preg\u00f2 il Padre dicendogli \u201cche tutti siano uno, e cos\u00ec il mondo creda che tu mi hai mandato\u201d (Gv<\/em>\u00a017,21).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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