Rosarno \u00e8 una cittadina di 16.000 abitanti della Calabria, il \u201cSud nel Sud\u201d, come ricordava Franco Verga nella prefazione del libro-inchiesta sulle Regioni del Meridione \u201cSud amaro\u201d, pubblicato nel 1970 da un giornalista, Adriano Baglivo, e un sociologo, Giovanni Pellicciari. Rosarno, l\u2019antica Medma, la citt\u00e0 di Filippo, segretario di Platone, \u00e8 come un balcone naturale che guarda alla piana di Gioia Tauro, la pianura verde della Calabria, all\u2019epoca romana definita \u201cgranaio dell\u2019Impero\u201d. Dagli schiavi di allora agli schiavi di oggi, la situazione di sfruttamento nella piana di Rosarno non sembra cambiata, alla luce delle immagini e dei fatti di violenza e di sfruttamento di cui tutti ormai siamo testimoni. Nell\u2019Angelus del Papa di domenica scorsa la citt\u00e0 di Rosarno \u00e8 diventata il simbolo di un rinnovato magistero e impegno sociale. Anzitutto, il Papa ha ricordato che \u201cbisogna ripartire dal cuore del problema! Bisogna ripartire dal significato della persona!\u201d. \u201cUn immigrato \u00e8 un essere umano \u2013 ha ricordato Benedetto XVI \u2013, differente per provenienza, cultura, e tradizioni, ma \u00e8 una persona da rispettare e con diritti e doveri, in particolare, nell\u2019ambito del lavoro, dove \u00e8 pi\u00f9 facile la tentazione dello sfruttamento, ma anche nell\u2019ambito delle condizioni concrete di vita\u201d. \u00c8 il ritorno al personalismo sociale, di cui sono stati maestri illustri Mounier, Maritain, Stefanini ieri, Ricouer e Levinas oggi, e di cui sono stati protagonisti della vita sociale italiana Giorgio la Pira, Adriano Olivetti, Amintore Fanfani, Giordano dell\u2019Amore, Aldo Moro, per ricordare solo alcuni nomi. Una seconda direzione a cui guardare, secondo il Papa, \u00e8 l\u2019esclusione di un ritorno alla lotta di classe, alla violenza sociale come base per la difesa dei diritti, ma un rinnovato impegno per il dialogo sociale, la mutualit\u00e0, di cui il mondo sindacale \u2013 che vede iscritti oggi 1 milione dei 2 milioni dei lavoratori stranieri in Italia \u2013 diventi un luogo fondamentale di tutela.\u201cLa violenza \u2013 ha ricordato Benedetto XVI \u2013 non deve essere mai per nessuno la via per risolvere le difficolt\u00e0\u201d. Anche la mafia, la \u2018ndrangheta che oggi \u00e8 ancora padrona in questo territorio non pu\u00f2 essere sconfitta solo con misure di polizia, ma con una grande azione sociale e di responsabilit\u00e0 comune. Infine, il Papa invita a una riflessione culturale nuova, come gi\u00e0 scriveva nella recente enciclica \u201cCaritas in veritate\u201d, che abbia al centro una nuova riflessione sulla relazione, necessaria per dare una base all\u2019incontro tra culture diverse, e che ha il suo fondamento nella visone \u201cfraterna\u201d del mondo, ma anche nella prospettiva conciliare di una \u201cnuova civilt\u00e0 dell\u2019amore\u201d. \u201cInvito \u2013 ha concluso il Papa \u2013 a guardare il volto dell\u2019altro e a scoprire che egli ha un\u2019anima, una storia e una vita: \u00e8 una persona e Dio lo ama come ama me\u201d. Per le comunit\u00e0 cristiane Rosarno, nelle parole del Papa, diventa il simbolo di un rinnovato impegno educativo in campo politico e sociale, che aiuti a costruire una \u201ccitt\u00e0 dell\u2019uomo\u201d, dove il lavoro, la casa, non sono \u201cmerce\u201d, ma beni comuni da promuovere e difendere per tutti. <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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